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COMUNICATO STAMPA DELL'ASSOCIAZIONE MUSULMANI ITALIANI
by libera!!!! Friday, Jun. 13, 2003 at 2:15 AM mail:

...

COMUNICATO STAMPA DELL'ASSOCIAZIONE MUSULMANI ITALIANI - 8 giugno 2003

In riferimento ai contenuti dell'omelia (khutbah) del venerdì pronunciata
dal dott. Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim Moussa presso la Moschea di Roma, in
data 8 giugno 2003 il Consiglio Direttivo dell'Associazione Musulmani
Italiani ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Vogliamo manifestare pubblicamente la nostra completa e convinta
dissociazione da quanto affermato dal dott. Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim
Moussa in occasione della sua ventottesima omelia romana. Le affermazioni
riportate dal giornalista Magdi Allam nell'articolo pubblicato il 7 giugno
u.s. sul quotidiano romano "La Repubblica" risultano purtroppo essere
autentiche e confermate da altri testimoni attendibili che hanno preso
parte alla preghiera del venerdì presso la moschea di Monte Antenne in Roma.

"Biasimiamo la scelta, per una posizione di responsabilità come quella di
imam della moschea della Capitale, di un giovane laureato ancora fresco di
studi universitari, esponente non della dottrina sunnita tradizionale, ma
di quell'estremismo militante ispirato dalla setta dei "fratelli musulmani"
(ikhwan al-muslimun) e fautore del terrorismo suicida secondo le teorie del
dott. Yusuf al-Qaradawi. Comprendiamo bene come in Egitto l'estremismo
anti-sunnita abbia ormai preso il sopravvento in consistenti settori della
un tempo gloriosa e moderata Università di al-Azhar as-Sharif, ma ribadiamo
che a simili fautori del terrorismo non può e non deve essere consentito di
fungere da predicatori in un luogo di culto gestito in territorio italiano
da un ente morale come il Centro Islamico Culturale d'Italia.

"Nel corso della sua omelia, il dott. Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim ha ad
esempio dichiarato che 'il matrimonio di un musulmano con donne di
religione ebraica è oggi proibito', causando non poco sconcerto fra i
presenti, e venendo così a violare uno dei precetti islamici (quello della
liceità dei matrimoni fra uomini musulmani e donne della Gente del Libro)
che è esplicitamente insegnato dal Corano ed unanimemente accolto dai
sapienti sunniti di tutti i tempi. Ha inoltre fatto affermazioni ambigue
circa il cosiddetto 'delitto d'onore', guardandosi però dal precisare che
l'Islam lo condanna come omicidio senza attenuanti.

"Quanto poi alla pratica del terrorismo suicida, il dott. Abdel-Samie
Mahmoud Ibrahim ha espresso fattiva solidarietà sia ad Hamas che ai
miliziani ceceni di al-Qa'idah, ribadendo di considerare 'islamicamente
lecite' le azioni dei kamikaze che commettono suicidio al fine di fare
strage di inermi civili, e specificando che ad astenersi da azioni
terroristiche sono tenuti soltanto quegli immigrati che siano entrati in
Italia con regolare permesso di soggiorno. Queste affermazioni sono in
stridente contrasto coi precetti dell'Islam sunnita. Secondo l'Islam in
alcuni casi è lecita la guerra difensiva, condotta da parte di uno Stato
che invii i suoi soldati a combattere altri soldati, ma tanto il suicidio,
quanto il terrorismo da parte di formazioni irregolari, quanto il
deliberato intento di uccidere civili sono rigorosamente proibiti e
rappresentano delle violazioni capitali.

"In conseguenza di quanto sopra, il Consiglio Direttivo dell'A.M.I.

1) Ribadisce come le posizioni estremiste predicate dal dott. Abdel-Samie
Mahmoud Ibrahim siano incompatibili con la fede sunnita propria alla
stragrande maggioranza dei musulmani italiani, contrastino lo sforzo di
integrazione della minoranza islamica in seno alla società italiana e
rappresentino un grave pericolo per l'ordine pubblico in Italia.

2) Chiede al Dr. Mario Scialoja, nella sua qualità di responsabile della
sezione italiana della Lega Mondiale Musulmana, di dar prova fattiva della
già dichiarata adesione della sua organizzazione al 'patto per l'Islam
moderato', intimando tempestivamente al Dr. Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim di
rassegnare le dimissioni da imam della moschea di Monte Antenne.

3) Chiede al Ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu di voler considerare
l'eventualità di dichiarare persona non gradita ed espellere dal territorio
italiano il Dr. Abdel-Samie Mahmoud Ibrahim, attuando a partire dalla più
importante moschea d'Italia il principio in base al quale "Le moschee
italiane devono essere totalmente liberate dai predicatori della violenza,
dai reclutatori della 'guerra santa' e dagli agenti di interessi stranieri
nel nostro Paese". Quest'ultima richiesta verrà presentata in forma
ufficiale in occasione della prossima consultazione fra i responsabili
dell'A.M.I., il Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del
Viminale e la Direzione Centrale degli Affari dei Culti.

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questa al Palazzi gli fa le pompe
by è sicuro Friday, Jun. 13, 2003 at 11:24 AM mail:

Libera nos domine de libera.

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E' SICURO CHE SEI GELOSO
by Berenice Saturday, Nov. 01, 2003 at 7:08 PM mail:

Ma che per caso sei geloso, e pure un tantino invidioso di libera!!!!...?

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Non capite proprio
by Gianna Naim Saturday, Nov. 01, 2003 at 7:10 PM mail:

Possibile che tu non riesca a comprendere che Maulana Sheikh Palazzi, sparge fra coloro che sono in contatto con lui l'amore di Allah, non il desiderio dei corpi?

Coloro che amano lo Shaykh spesso si beano della sua compagnia magari una sola volta all'anno, e senza contatto fisico; altri ancora nutrono lo stesso sentimento in modo spirituale, senza nemmeno mai averlo incontrato.

Se sei arido e non lo capisci in prosa cerco di spiegartelo in versi, quelli di Maulana Jalalu-d-Din Rumi, il maestro di coloro che danzano per amore d'Unione, tradotti in italiano da Shaykh Palazzi.
Puoi trovare gli altri nel sito dell'AMI:

http://members.xoom.it/amislam/poesia.htm
Gianna Naim


Il califfo chiese a Laila: “Sei tu dunque colei
per cui Majnun ha perso ragione e senno?
Eppur non sei più bella di tant'altre fanciulle.”
Le rispose, “Taci! Dici questo perché tu non sei Majnun!”

Se ti fosse donata la vista di Majnun
Ammireresti i due mondi con un solo sguardo.
Tu sei cosciente, mentre Majnun ha trasceso se stesso.

In Amore esser desti è il peggiore dei tradimenti.
Più l'uomo è desto, più all'Amore è cieco;
esser desti, in Amore, è peggio che assopirsi.

E' lo stato di veglia a incatenare i nostri spiriti,
quando le anime nostre sono in preda a inutili brame,
a possesso e perdita, al timore dell'abbandono.

Allora non vi è più purezza, né dignità, né onore,
né desiderio di scalare il cielo.

E' davvero assopito colui che insegue ogni desìo
e che su ogni quisquilia intavola discussioni.

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Pompe e serenate: SIETE FUSI !
by Chicco Mariotto Saturday, Nov. 01, 2003 at 7:11 PM mail:

sicuro pensa a libera che fa le pompe al palazzi; berenice li invidia e ci si arrapa, gianna fa la romantica e posta le poesie...

pittoresco!!!

ma a noi che cazzo ce ne frega, me lo spiegate???

poi ditemi se dobbiamo andare avanti ancora per molto coi thread su queste stronzate

siete fusi e rovinati tutti e tre, peggio di dimitri buffa e magdi allam...

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Ma che ha fatto quell'imam?
by Zio Frankie Saturday, Nov. 01, 2003 at 7:13 PM mail:

Ma che ha fatto quel...
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Ma che ha fatto quell'imam?

Zio Frankie

Piuttosto qualcuno sa perché questo Magdi Allam, Buffa e il Palazzi si sono fatti in quattro per chiedere subito a Pisanu di cacciare Abdel-Samie da imam della moschea di Roma?

Glielo ha forse consigliato Giuliano Ferrara quando hanno marciato per Sharon?

E poi chi è questo dott. Yusuf al-Qaradawi? Ha scritto qualcosa di postabile?

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Saggio del Qaradawi-pensiero
by democratico antifascista Thursday, Nov. 06, 2003 at 10:59 PM mail:

Non ho trovato nessuna fonte diretta in italiano, ma solo un documento scritto dagli allievi di al-Qaradawi in Egitto. Da esso si evince qual è il fondamento teorico della legittimazione del terrorismo suicida da parte degli integralisti islamici.

E' pubblicato sul sito di al-Jazirah.it (dipendente dal ramo italiano di Hamas), tradotto dall'arabo da un amico fascista di Pasquinelli, Enrico Galoppini, e distribuito sulla lista Al-Awda-Italia (quella dei neonazisti Susanne Scheidt e Miguel Martinez) da Roberto Piccardo, amico di Claudio Mutti e di Maurizio Murelli, nonché segretario del gruppo integralista chiamato UCOII.

Insomma, oltre ad esprimere il pensiero di al-Qaradawi, un documento del genere sembra rappresentare molto bene anche quello di tanti nazi "antimperialisti" nostrani, aderenti al famigerato campo pro-Saddam del 6 dicembre.


° ° °

"Il martirio è il più alto grado di Jihad"

tratto dal quotidiano integralista egiziano al-Sha'b


LE OPERAZIONI DI MARTIRIO [CIOE' GLI ATTENTATI DEI TERRORISTI SUICIDI] SONO IL PIU' ALTO GRADO DI JIHAD


Dopo le molte benedette vittorie realizzate dall’Intifada di al-Aqsa, in primis le «operazioni di martirio», alcuni hanno gettato qualche sospetto di tipo politico sulla legittimità e sull'utilità di queste missioni. Tali dubbi potrebbero indebolire la forza di coloro che combattono contro gli usurpatori della terra, e allo stesso tempo fanno sì che l’arma che ha colpito maggiormente i sionisti e gli americani venga trascurata; l’arma della legittima resistenza e del martirio. I firmatari di questo comunicato confermano ciò su cui [certi] giurisperiti musulmani hanno precedentemente espresso il loro consenso:

L’Entità sionista è una entità razzista, colonialista, mirante ad insediarsi militarmente, composta da usurpatori portati in Palestina. Costoro ne hanno usurpato la terra, ne hanno ammazzato ed espulso gli abitanti, ne hanno distrutto le case e i luoghi sacri come le chiese e le moschee. Per tali motivi non possono che intendersi come aggressori ed usurpatori, e ritenerli innocenti è un errore ed una menzogna.

La divisione nella questione del Jihad e del conflitto tra civili e militari è una spaccatura ingiusta. La separazione giusta deve essere tra pacifici e combattenti, tra aggressori e aggrediti. Tutti coloro che usurpano la terra, violano la dignità, profanano i luoghi sacri sono considerati «combattenti» a prescindere dagli abiti che portano [quindi sono considerati "combattenti" anche le donne e bambini di cui i kamikaze di Hamas fanno strage].

Qualora un nemico entri in territorio musulmano, il Jihad diventa un obbligo divino per ogni musulmano fino a quando la terra musulmana venga liberata. Quindi il Jihad sulla retta via di Dio e la difesa della terra, della patria e dei luoghi santi, diventa oggi, più che in qualsiasi altro periodo del passato, un obbligo divino per tutti i musulmani affinché le terre musulmane usurpate ritornino ad essere libere. I nostri fratelli di Palestina sono i più coinvolti in questo obbligo divino benché tutti i musulmani debbano essere partecipi nell’attuazione di questo obbligo, perché la nostra terra e i nostri luoghi sacri, usurpati dagli ebrei sionisti, siano liberati.

Se un nemico entra in un paese, gli abitanti di quel paese devono mobilitarsi senza distinzione tra donne e uomini, né tra anziani e bambini. La donna, da questo momento, può uscire senza il permesso del marito, il figlio senza il permesso di suo padre, il dipendente senza il permesso del suo capo, perché la creatura deve obbedire al suo Creatore e perché l’ambito pubblico ha la precedenza su quello privato. Se i diritti dei singoli vengono a trovarsi in contrapposizione con i diritti della collettività, il diritto della collettività deve avere precedenza su quello dei singoli individui, poiché il diritto della collettività è capace di realizzare gli interessi della comunità [Sembra proprio di leggere il Mein Kampf di Hitler]. Per cui, è diritto-dovere delle donne, dei giovani, degli anziani e dei bambini compiere il loro ruolo nel Jihad, ognuno secondo le sue capacità e possibilità, affinché venga liberata la terra musulmana usurpata.

Le operazioni di martirio [cioè gli attentati suicidi] che i palestinesi compiono ora nei territori occupati per liberarsi dall’oppressione, sono il grado più alto nel Jihad, e la morte nel compiere queste operazioni è considerata la forma più alta in assoluto di martirio. Nessuno può dire che la resistenza con tutti i mezzi possibili contro l’occupazione è un fatto illegittimo. E’ sbagliato, altresì, il tentativo di confondere il «martirio» con il «suicidio», perché il suicida è un disperato a causa della sua vita, mentre il martirio è un atto eroico compiuto da una persona che sacrifica la sua anima sulla retta via di Dio per difendere se stessa, la patria, la comunità, la dignità, l’onore, la religione e i luoghi sacri.

Per tali motivi, respingiamo l’allineamento dell’Amministrazione americana con l’Entità sionista, respingiamo l’accusa di terrorismo nei confronti della resistenza legittima mentre la stessa Amministrazione descrive il terrorismo di Stato e l’aggressione a paesi e a luoghi sacri come diritto all’autodifesa. Ciò è un capovolgimento della realtà che va contro tutti i principi di tutte le leggi divine, contro le leggi internazionali e i diritti dell’uomo basati sulla giustizia.
La liberazione della terra, la difesa dei luoghi sacri e della dignità è un dovere di tutti, musulmano o non. Non si possono lasciare da soli i palestinesi, perché la questione palestinese è di ogni musulmano: il Jihad è diventato, da questo momento, un obbligo divino applicabile da tutta la comunità. Il Jihad con l’anima, con il denaro, con le parole, con la diffusione della verità, ciascuno secondo le proprie capacità e possibilità. Ciò permetterà di respingere l’aggressore e di restituire agli uomini i loro diritti usurpati.

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strano
by Il Veggente Friday, Nov. 07, 2003 at 12:22 AM mail:

Strano che quelli che hanno invaso e conquistato con la spada e impalamenti, torture, e altri atroci delitti, le terre e le patrie di mezzo mondo (e massacravano chiunque difendesse, la loro patria), oggi sono così patriotici.
Per me non è altro che una scusa per giustificare il loro completo disinteressamento al problema dei palestinesi, lasciandoli totalmente nella merda e uccidendone 15,000, come in Giordania.
Quel porco di Arafat non è nemmeno nato in Palestina ma la vuole tutta per se.
I musulmani hanno bisogno di un Vaticano secondo!!.
Vivono ancora come nel 600 quando quel porco e pedofilo di Maometto (che Dante ficco all'inferno) spronava loro a tagliare la testa di ogni infedele che incontravano e seguirli fino in chiesa per farlo.
Perchè non hanno fatto operazioni di martirio contro i giordani per esempio.
Essi vivevano anche li prima della spartizione.
Sappiamo che la ragione è un'altra.
Hamas, tanzim, alaqsa ha sempre detto che non smetteranno fino a che resterà un solo ebreo in Israele.

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x il Veggente
by Apione Friday, Nov. 07, 2003 at 8:45 AM mail:

E hanno ragione...!!!

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x Apione
by David Friday, Nov. 07, 2003 at 10:01 AM mail:

Fai rima con........?

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x veggente
by ciao Friday, Nov. 07, 2003 at 10:29 AM mail:

domenica sono cazzi tuoi!

CMQ VOLEVO DIRE UNA COSA:L' ISLAM DI CUI PARLI E' SOLO UNA PICCOLA PARTE MINORITARIA..LO STESSO KORANO INCITA ALLA PACIFICA CONVIVENZA TRA DIVERSE RELIGIONI...QUINDI CHI VORREBBE UCCIDERE TUTTI gli"infedeli" ha una visione distorta della sua religione..secondo me solo per fini politici..


guarda bin laden(se esite davvero eh ehe h )....a lui non gli frega un cazzo dei suoi fratelli della palestina ecc ecc.....lui vorrebbe scacciare la famiglia regnante saudita..scacciare glia mericani da tutti i paesi arabi...impadronirsi di buona parte del petrolio mondiale,tenere in scacco mezzo mondo e cosi potra' diventare il nuovo califfo di un mondo arabo unito e compatto...(questo secondo gli usa)...


ma bin laden e' una creazione di forattini?'ndo cazzo sta?


non vedo l' ora che sia domenica ci sara' da ridereee!!

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Dicono di Shaykh Palazzi
by libera!!!! Wednesday, Nov. 19, 2003 at 4:55 AM mail:




Dicono di Shaykh Palazzi:


"L'Uzbekistan sostiene le attività della Islam-Israel Fellowship

co-fondata da Shaykh Palazzi, in quanto essa incoraggia il dialogo fra

ebrei e musulmani in Israele, e fra Israele e i popoli musulmani,

secondo una lettura illuminata dell'insegnamento del Profeta Muhammad

come espressa nel Corano e nel Hadith.

Sua Ecc.za Rustam Issaev


Ambasciatore d'Uzbekistan in Turchia



************


"Quando si tratta di franchezza, per non dire di coraggio, allora

nessun musulmano moderato è pari a Sheikh Abdul Hadi Palazzi"


Jeff Jacoby, editorialista


Boston Globe


************

Il dipartimento scolastico del New Jersey ha ragioni di essere

soddisfatto: lo Sheikh Abdul Hadi Palazzi è stato meraviglioso, e

l'esito della sua lezione non poteva essere migliore. Per darvi un'idea

del clima di attesa, vista la capienza dell'Aula Magna e le adesioni

degli insegnanti e delle classi, siamo stati costretti a limitare

l'accesso ai docenti di ruolo e alle classi con la media alta dei voti

in materie quali storia mondiale, religioni comparate, letteratura

mondiale e giornalismo. Ci tenevamo a sollecitare gli inteventi dei

docenti e degli studenti politicamente più impegnati. Da un lato della

sala c'erano i giovani ebrei con gli yarmulke in testa, e dall'altro un

gruppo di studenti e studentesse musulmane, alcune delle quali velate.

Sono stati tutti ad ascoltare in religioso silenzio, sino a quando lo

Sheikh ha dato loro la parola per le domande. Erano spontaneamente

recettivi alle cose che diceva, nonostante al dibattito prendessero

parte attiva alcuni liceali del movimento no global, reduci dalla

marcia di new York contro la guerra. Uno di loro, che è stato mio

alunno quando insegnavo nella scuola media inferiore, mi si è

avvicinato e mi ha detto: "Adesso mi rendo contro che essere per

partito preso contrari a una guerra giusta significa farsi menare per

il naso come bestie. Ora penso che viene il momento in cui un essere

umano ha il dovere di decidere se una guerra è giusta o meno secondo la

sua coscienza, non secondo ciò che la massa fa per moda...".

I ragazzi avevano accerchiato il podio, e non la finivano di porre allo

Sheikh le domande più disparate. Volevano sentire la sua opinione su

un'infinità di argomenti, sia di religione che di storia contemporanea.

Ai ragazzi musulmani diceva che l'Islam non ammette giustificazioni per

il terrorismo, e agli ebrei che l'accordo di Oslo era stato un

disastro.

Sono stata felice ad ogni istante, da quando mi è stato presentato sino

a quando ho avuto il privilegio di riaccompagnare lo Shaykh

all'aeroporto. Sono stata l'ultima a salutarlo prima della partenza per

l'Italia e mi sono resa io stessa conto di come la sua cortesia fosse

squisita. Le sue ultime parole prima di lasciare la sala sono state:

"Ragazzi, se la guerra al terrorismo integralista è giusta, allora i

giusti con l'aiuto di Dio e il contributo di noi tutti la vinceranno.

Sarà dura, ma la libertà umana è sopravvissuta a prove peggiori." Tutto

mi sarei aspettata, fuorché vedere gli studenti uscire dall'aula

cantando l'inno nazionale con le dita alzate a fare la V di vittoria.

Durante la lezione, la giornalista Susan Rosenbluth ha avuto bisogno

della cattedra per prendere appunti mentre lo Sheikh parlava, e mi ha

chiesto di spostarmi a sedere vicino al podio. Maldestra come sono,

sono passata davanti allo Sheikh in piena lezione, e l'ho costretto a

interrompersi. Come padrona di casa, la cosa mi ha creato non poco

imbarazzo, ma l'ho vinto pensando allo strambo look da nobiltà

britannica che la giornalista di Engelwood aveva scelto per la serata.

Io invece ero vestita in modo più informale, quasi casual, proprio

adatto per una giornata che è stata un vero piacere dall'inizio alla

fine. Spero che al suo ritorno negli Stati Uniti Sheikh Palazzi onori

nuovamente le Scuole Superiori del New Jersey.


Goldie Minkovich
Direttore del Dipartimento Scuole Superiori
Teaneck, New Jersey


************


"Caro Shaykh Palazzi, colgo l'opportunità per esprimerLe il mio

profondo rispetto e la mia ammirazione per le sue coraggiose prese di

posizione."


On. Kaare Kristiansen


Ex Presidente del Comitato per il Premio Nobel
Ex Presidente del Parlamento della Norvegia


************


"Grazie per l'importante messaggio che ci giunge dai leader islamici

amanti della pace. Al giorno d'oggi corriamo il rischio di scordarci

della loro esistenza."


Rev. Dott. Franklin Littell

Annual Scholars Conference on the Holocaust and the Churches,
The Richard Stockton College of New Jersey;


************

Posso ben dire che gli imam come Sheikh Palazzi hanno coraggio da

vendere


Newt Gingrich

Membro del Congresso degli Stati Uniti d'America
Ex Presidente dellla Camera dei Rappresentanit

************


"La speranza di pace, comprensione, comunicazione, cultura e amore fra

gli ebrei e i musulmani è anche affidata alle capaci mani dello Sheikh

Abdul Hadi Palazzi. E' un docente appassionato che ricerca la verità,

aperto, raffinato, gentile e cortese. Conoscerlo è una gioia e una

fonte d'ispirazione per tutti noi."

Susan Rosenbluth


Direttore
The Jewish Voice and Opinion
Englewood, New Jersey


************


Caro Shaykh Palazzi, La ringrazio degli auguri e del passo del Corano.

Mi unisco a Lei e a tutta la Comunità Islamica nella preghiera al Dio

della Pace nell'invocare per tutti noi riconciliazione e perdono"


Card. Carlo Maria Martini
Già Arcivescovo di Milano
Già Preside del Pontificio Istituto Biblico


************

Egregio ed Illustre Dottore, il suo messaggio mi onora e mi rallegra.

Le ricambo vivissimi voti augurali"


Sen. Giulio Andreotti
Già Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri


************


All'improvviso, quasi dal nulla, esponenti del clero islamico moderati

e coraggiosi emergono dall'anonimato e iniziano a protestare contro le

distorsioni estremiste dell'Islam, una religione che secondo la loro

convinzione non ha nulla contro il popolo ebraico, la religione ebraica

o lo Stato d'Israele. Queste posizioni le avevo già sentite esprimere

dal Mufti di Gerico, Rajib Abdu. I capi religiosi delle Repubbliche

dell'ex-Unione Sovietica e della Turchia hanno con Israele relazioni

assolutamente normali. Un'altro oratore colto e sofisticato è stato

ospite dei programmi della Root & Branch di Aryeh Gallin presso

l'Israel Center di Gerusalemme. Parliamo del nostro lettore Sheikh

Abdul Hadi Palazzi, un imam della Comunità islamica italiana che ha un

dottorato in scienze islamiche su decreto del defunto Gran Mufti

d'Arabia Saudita. Nella sua relazione ha spiegato che l'Islam e il

Corano confermano le rivendicazioni ebraiche su Israele, mentre la

Terra Santa dei Musulmani è l'Arabia. Ritiene che l'attuale

anti-Ebraismo e anti-Sionismo di buona parte del mondo arabo dipenda da

una distorsione delle Scritture operata da integralisti fanatici, dei

quali peraltro anche noi possiamo citare alcuni equivalenti ebrei e

cristiani. Ha risposto in modo eccellente alle numerose domande. Il

pubblico è rimasto a discutere con lui sino alle undici di sera

passate. La mattina successiva era all'Università Ebraica per il 12°

Congresso Mondiale di Studi Ebraici, dove ha tenuto un seminario

comparato di giurisprudenza ebraica e islamica con esempi pratici delle

rispettive cantillazioni e degli inni di preghiera. Gli imam arabi che

erano presenti nell'aula invece di limitarsi ad ascoltare si sono messi

anche loro a recitare preghiere. Tutto ciò con l'entusiastica

partecipazione di docenti universitari e saggi dell'Ebraismo di tutte

le tendenze, dai Charedim ai patiti della teologia protestante. E

tutti, me incluso, eravamo in amicizia, rispettosi e tolleranti, e mi è

sembrato proprio essere un vistoso paradigma, v'nahafoch hu,

dell'emergere contemporaneo dell'era messianica.

Rav Yaakov Fogelman
The Jerusalem Jewish Voice
Torah Outreach Project

************

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non cascarci
by cioè Wednesday, Nov. 19, 2003 at 6:42 AM mail:

Per saperne di più di questo narcisista che posta i complimenti che gli fanno (compresa la risposta prestampata di Andreotti a un suo biglietto di auguri), cioè sul finto musulmano Abdul Hadi Palazzi e la sua virtuale "Associazione musulmani italiani", andate qui:

http://www.ifrance.com/amipalazzi/

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Martinez deficiente o masochista?
by Zio Frankie Wednesday, Nov. 19, 2003 at 2:01 PM mail:

Ma questo Martinez è davvero così deficiente o è solo un masochista?

Ha dei guai spaventosi: fa parte di una banda di nazinfiltrati che è sotto inchiesta per istigazione al terrorismo, assieme a Pasquinelli e Piccardo è colpevole di avere pubblicamente solidarizzato con i terroristi iracheni che hanno fatto strage dei Carabinieri, e invece di pensare ai guai serissimni in cui si è cacciato da solo continua come niente fosse a pubblicizzare il sito pieno di calunnie che lui stesso ha messo in rete sotto il falso nome di "Francesca Russo" e a pensare ai biglietti di auguri di Andreotti.

Eppure - quanto a biglietti d'auguri - di recente lui stesso ne ha ricevuti alcuni che non sono niente male. Quello di Luttwak ad esempio, spedito in diretta TV. Non sappiamo se ne abbiano ricevuto copia anche il Sismi e l'Arma dei Carabinieri.

Fatto sta che a questo punto Martinez potrebbe pure iniziare a darsi una regolata...

A meno che ormai - a forza di frequentare certa gente - non sia sorta anche in lui la vocazione al martirio.

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