Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2003/10/395991.php Nascondi i commenti.

Movimento punto e a capo
by dal manifesto (interessante) Tuesday, Oct. 07, 2003 at 12:20 PM mail:

I no global si dividono sul corteo di sabato. Benzi della Cgil accusa: «C'è qualcuno che pensa già alle elezioni». I disobbedienti rivendicano lo «sfondamento della zona rossa» e attaccano le «burocrazie sindacali» sul palco di piazza del Popolo. Ma tra loro non c'è accordo sulle modalità di piazza. I Giovani comunisti: così paghiamo un prezzo troppo alto. E su Indymedia si parla di «vittoria della polizia».


Una sconfitta o una vittoria? L'inizio della fine o un nuovo punto di partenza? Se non aveva i numeri e le forze per impedire l'avvio della Conferenza intergovernativa, la manifestazione di sabato a Roma ha sicuramente prodotto il risultato di far discutere, probabilmente per la prima volta così in profondità, il cosiddetto movimento dei movimenti. Nei luoghi e con le modalità ad esso più consoni, ovviamente: dalle assemblee delle varie organizzazioni che lo compongono alla rete. Il bilancio della due giorni di contestazione al summit europeo è infatti impietoso, per quello che veniva presentato come l'avvio dell'«autunno caldo» del movimento: un corteo lontano dalle grandi adunate di un anno fa anche se dai numeri affatto irrilevanti visto che una parte consistente ha preferito puntare sulla Perugia-Assisi di domenica prossima, ma ingabbiato nella morsa di 5 mila agenti; un forum sulla Costituzione europea all'università di Roma che se da un lato è servito a creare «un clima di dialogo» e a evitare la contrapposizione con la contemporanea manifestazione dei sindacati europei, come spiega Gianfranco Benzi della Cgil, dall'altro è stato praticamente ignorato al di fuori del circuito militante. Parliamo dei media come di buona parte dei politici dell'opposizione ma soprattutto di chi avrebbe dovuto costituirne il corpo vivo, vale a dire gli studenti dell'università più grande d'Europa. Unici a intervenire, infatti, i pur lodevoli ragazzi che la sera precedente avevano occupato la facoltà. Nulla a che vedere con le centinaia e a volte migliaia di persone che hanno affollato le assemblee di movimento degli ultimi due anni. Cosa è accaduto nel frattempo? Il fatto è che «il movimento non può sopravvivere solo come riflesso di eventi esterni quali la guerra o il vertice di Cancun», spiega ancora Benzi, ma «deve entrare nel merito delle questioni sociali, altrimenti si esaurirà». «C'è troppa cautela nell'affermare cosa si vuole sul terreno delle lotte sociali e non dice nulla anche su grandi questioni sovranazionali come il conflitto israelo-palestinese», continua. E «può essere costruttivo solo se riesce a darsi un contenuto programmatico», non «se qualcuno pensa di utilizzarlo per candidarsi alle elezioni o qualche forza politica di poterne incassare i dividendi». Come a dire che la campagna elettorale è già cominciata e anche il movimento ne sta inevitabilmente facendo le spese.


La critica corre su Indymedia

Dopo sabato, quello che era latente già da qualche mese, più o meno dal dopo-referendum sull'articolo 18, è esploso con maggiore evidenza. Uno dei termometri più attendibili per misurare la febbre al movimento è ancora una volta Indymedia. Nato con il «popolo di Seattle» per raccontare attraverso gli stessi protagonisti i grandi eventi di contestazione, oggi si ritrova ad essere l'unico luogo in cui il confronto è alla luce del sole. Il «la» lo ha dato una delle anime del collettivo, Blicero. «Sabato si è dato lo scenario in cui gli unici perdenti siamo noi: la polizia è riuscita a tenere la piazza in maniera eccellente non prestando il fianco a possibili attacchi» e risanando «in parte Genova», ammette. Per questo ora non rimane che «surfare sull'onda di risacca». Altri commenti parleranno di «luci e ombre» o di «problemini e problemoni». C'è chi parla di «pratiche gruppettare» e chiede di «abbandonare la rappresentazione dello scontro» e «la sua spettacolarità», chi critica «il tentativo di sfondamento dei disobbedienti perché attuato in un punto pericolosissimo per la presenza di centinaia di agenti su ogni lato» che «se solo avessero voluto avrebbero chiuso ogni via di fuga e sarebbe successo un macello come a Napoli», e chi invece, pur «antidisobbediente», «a malincuore» rivolge loro i complimenti.

E qui veniamo al punto più dolente, che tocca una delle componenti più forti e vitali di questo movimento. L'assemblea di domenica al centro sociale Corto circuito di Roma ha partorito infatti un documento dai toni duri nei confronti delle «burocrazie sindacali» e che rivendica «fino in fondo la contestazione del vertice, in tutte le sue articolazioni», e segnato una frattura profonda in quel movimento con una parte significativa dei centri sociali che vi aderiscono e con i Giovani comunisti. Tanto che nei prossimi giorni la divisione dovrebbe produrre delle prese di posizione pubbliche da parte dei dissidenti. Problemi in parte preesistenti, se è vero che sabato notte per andare a Roma i disobbedienti milanesi hanno scelto tre orari e due stazioni diverse. E in piazza si è visto: il cospicuo spezzone disobbediente al momento del fronteggiamento con la polizia si è più che dimezzato, e Rifondazione ha addirittura fatto dietrofront senza arrivare alla fine del corteo. Tra i più insofferenti, il Leoncavallo di Milano che ora avanza «problemi molto seri di legittimità di quell'assemblea a decidere» per tutti, visto che ad essa sarebbero state presenti solo i disobbedienti di alcune aree geografiche, in particolare romani e del nord-est. «Ci sono ampi disaccordi di metodo e di sostanza», si limita a dire il portavoce Daniele Farina. Ma leggiamola, la «sostanza» contestata: «L'altra Europa non era sul palco di piazza del Popolo, se a parlare potevano essere solo le burocrazie sindacali, con il loro equilibrismo continuo che poco serve (o molto nuoce) a milioni di lavoratori. L'altra Europa non può nemmeno nascere se a parlare, anche all'Eur, fossero state le compatibilità o la testimonianza. L'altra Europa esiste se esistono coloro che sono disposti a costruirla, a conquistarla, anche scontrandosi con l'arroganza dei sovrani». E ancora: «La storiella che ci sono azioni "buone" e "cattive" è finita», scrivono rivendicando il diritto a non farsi utilizzare in piazza da nessuno. Posizioni che fanno storcere il naso ai Giovani comunisti, che non ci stanno a dire che le migliaia di persone scese in piazza sono «testimonianza», non condividono le accuse ai sindacati alla vigilia dello sciopero generale sulle pensioni e di quello della Fiom e pensano sia finita l'era delle zone rosse da violare. Così commenta il coordinatore nazionale Nicola Fratoianni: «Non si può presentare la giornata di sabato come un successo, perché rischiamo di pagare tutti un prezzo alto, a cominciare dai due arrestati». Uno dei quali è un dirigente del Prc di Arezzo.



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commento sull'articolo
by blicero Tuesday, Oct. 07, 2003 at 12:24 PM mail:

in realta' l'articolo mi ha un filino fatto incazzare.

1. perche' mi indica come membro di un collettivo, trasformando indy da una rete in un collettivo con membri, nonostante l'autore dell'articolo sappia come funzioni il tutto

2. perche' di tutto cio' che scrivo estrapola poco, facendomi passare per un amico degli sbirri, cosa che onestamente non mi sento molto addosso.

boh
intento interessante
risultato un po' scadente.

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stai calmo
by .........ora pedala Tuesday, Oct. 07, 2003 at 12:28 PM mail:

non panicare, peggiori il tutto.

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panicare ?
by blicero Tuesday, Oct. 07, 2003 at 12:35 PM mail:

ti sembravo agitato ?
non mi pare.
constatavo .

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In effetti...
by Lobster Tuesday, Oct. 07, 2003 at 12:35 PM mail:

In effetti, leggendo l'articolo si ha l'impressione che tu rappresenti l'anima buona del movimento.
Si, anch'io mi incazzerei x questo.

Ps
ricordo il commento x intero,
e assolutamente non dava questa impressione.

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credo
by mr. fotone Tuesday, Oct. 07, 2003 at 12:38 PM mail:

che chi legge il manifesto sia sufficientemente sgamato per capire che tu amico degli sbirri non sei. tranqui.

noto poi che i problemi "interni" arrivano anche a un media piu' o meno "mainstream" come il manifesto... bella figura si sta facendo...

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mr fotone
by h.k. Tuesday, Oct. 07, 2003 at 12:45 PM mail:

perchè "bella figura che si sta facendo"?
d'altronde..se i problemi sono quelli, riconoscerli mi sembra solo un segno di maturità del movimento
non siamo mica massoni

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terrore
by ....ora pedala Tuesday, Oct. 07, 2003 at 1:01 PM mail:

credo che in realtà il movimento (così chiamato) sia terrorizzato dalla propria immagine e che predichi una orrizzontalità inesistente.

con terrorizzato intendo che ci si affanna a dichiarare in continuazione quello che non si ha:

io non lavoro
io non sono amico degli sbirri
io non compro
io non mangio
io non lavoro per
io sono contro
io io io io io io io


non si capisce perchè il manifesto non debba cercare e pompare le "star" del movimento, avete mai letto la pagina cultura del manifesto? blicero volente o nolente è una star di indy, questo dovrebbe essere accettato con serenità e al limite più che preoccupparsi di "passare per amico degli sbirri" ci si dovrebbe occupare di come "intervenire" sui media ufficiali.

X blicero, IT'S HERO TIME, IT'S TIME TO SHINE.....

"if I'd listened everything that they said to me, I wouldn't be here!
and if I took the time to bleed from all the tiny little arrows shot my way,
I wouldn't be here!
the ones who don't do anything are always the ones who try to put you down
and you could spend your entire life walking around
in the nowhere land of self doubt
'coz when you start to doubt yourself the real world will eat you alive!
it's time, it's time to align your body with your mind, it's hero time
it's time, it's time to align your body with your mind, it's hero time
'coz when you start to doubt yourself the real world will eat you alive!
and you know it's true!
I'm talking to you: hero time starts right now! Yeah, hero time, yeah,
time to shine, hey, hero time!
if ya think you've got 100 years to mess around: you're wrong!
this time it's real, y o u r t i m e i s n o w . . . it's hero time!
Yeah, hero time,hey, time to shine, yeah, hero time, yeah!
hard times are gettin' harder, the liars are acting strong
you better get a grip on yourself or you won't be around too long"

Rollins Band






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belle figure
by mr. fotone Tuesday, Oct. 07, 2003 at 2:54 PM mail:

> perchè "bella figura che si sta facendo"?

perche' si', appunto, i problemi _ci sono_ e _vanno riconosciuti_; ma il comunicato del 5 (che poi non si capisce bene chi l'abbia scritto) non va certo in questa direzione: dice "tutto e' andato benissimo", non si pone il problema di cosa non ha funzionato (cioe' quasi tutto), dei metodi, dei modi di fare e di decidere... secondo me e' un comunicato del tutto fuori luogo che si arroga il diritto di parlare a nome di tutti i disobbedienti - quando buona parte non sarebbero d'accordo - e secondo me oltretutto spara diverse cazzate. ovvero: si fa una cazzata sulla gestione di piazza di sabato (non condivisa da tutti), e poi si rivendica la cazzata, facendone quindi un'altra, con questo bel comunicato (non condiviso da tutti).

noterai poi un certo atteggiamento simil-pravdiano, ovvero la negazione dei problemi, con grandi sorvoli e silenzi, da parte di certi media...

[e dopo tutti i discorsi sull'unita' di vedute ecc. ecc., era proprio _opportuno_ tuonare contro le "burocrazie sindacali"? ora, si puo' discutere, ma questo comunicato d'un colpo ci rimanda indietro di un bel po', dopo che tanti passettini faticosi erano stati fatti... e, di nuovo, dopo la magra figura di sabato non mi pare che siamo (siete? sono? boh!) nella posizione di tirare merda addosso a una manifestazione dove c'era molta piu' gente... e proprio alla vigilia di uno sciopero generale... bah...
il 17 c'e' lo sciopero della FIOM, che e' la cgil ma e' anche da sempre interna al movimento. Mi ricordo il rapporto positivissimo che c'e' sempre stato, mi ricordo gli applausi a casarini sul palco dello sciopero FIOM di qualche tempo fa... e ora???]

allora la faccenda si fa complicata, e vabbe' la trasparenza, ma i panni preferirei lavarli un po' piu' in famiglia: qui invece arriva qualcuno che pretende di parlare anche a nome mio e dice "i panni sono pulitissimi" sottintendendo, secondo me, che sono pure un po' stronzo io, perche' penso che non lo siano.

porcoddio, "le compagne protagoniste, come sempre del resto"... SE IL 4 OTTOBRE LE COMPAGNE SONO STATE PROTAGONISTE, IO SONO ELIO VITO. E STRAPORKODDIO, dire "come sempre, del resto" significa NEGARE del tutto il problema del maschilismo e del sessismo, significa che e' sempre andato tutto bene, che non c'e' niente da rimettere in discussione, che finora si e' sempre fatto bene e anche alle compagne va bene cosi', ovverosia che sabato e' dichiaratamente stato organizzato un giochino una-tantum per le ragazzine e ora si torna al solito, e cazzo, allora qui o ci siete o ci fate!!! mi sento in imbarazzo io di fronte alle mie compagne, figuriamoci loro come saranno incazzate!

"La situazione e' grave, ma non seria."

PORKODDIO, MA OGNI GIORNO UN PASSO INDIETRO???

meno male che ci abbiamo portato poca gente, ci sono stati meno spettatori per questa figura barbina, e chi sabato c'era, non so se tornera' con noi un domani. (E non me la sentirei di biasimarlo.)

8-(((

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mumble mumble
by mazzetta Tuesday, Oct. 07, 2003 at 3:30 PM mail:

....a Blicero l'onere (non credo lo consideri un onore) della celebrità, a qualcuno le mazzate, ad altri un po' di galera ed intanto le riflessioni serie latitano.
A parte le opinioni sull'onda degli avvenimenti, proviamo a promuovere un vero incontro delle realtà che fanno riferimento al movimento, per cercare di capire, ripartire etc etc etc?

Se c'è una lezione sicura che possiamo trarre da Roma, è che abbiamo bisogno di parlarci seriamente senza tante prgiudiziali.

Sbaglio?

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Tra l´ammettere e il constatare
by ! - pesaparoleeusieabusi Tuesday, Oct. 07, 2003 at 4:31 PM mail:

Il fatto inaccettabile é quell´"ammette" in relazione a Blicero. Blicero non ha ammesso nulla, blicero ha tanto semplicemente quanto validamente constatato una serie di cose e ha anche dimostrato molto coraggio e serietá nel farlo.

[Per Blicero: ti ho visto, anch´io ho vagato nella giungla delle valutazioni, dei battibecchi, dei tentativi di dialogo e delle presunzioni del day after. Ho deciso di risponderti per altra via e ci vorrá ancora un po´di tempo prima che io lo possa fare, ma vista una certa, secondo me illegittima, equazione dell´articolo sul manifesto, dichiaro in questa sede quanto segue]

Per una serie di ragioni quando ho letto l´articolo del manifesto avevo appena finto di rileggere parola per parola una settantina di pagine di materiale proveniente appunto da indy per il 4 ottobre. Lo studio ragionato di tale materiale fra l´altro permette anche un´interpretazione della dinamica dello scioglimento pesantemente forzato della manifestazione nell´ottica di una precisissima scalta di gestione dell´"ordine pubblico" che é ancora tutta da discutere, perché finora, contrariamente a quel che suggerisce il manifesto, la questione come tale non é stata trattata da nessuno, a parte, appunto da Blicero e pochissimi altri e sempre solo in breve; Tutto quello ché é successo é che blicero, almeno, in un breve commento in un thread, l´ha indicata, questa questione, senza peró nemmeno entrare nei dettagli. Il numero delle testimonianze e/o analisi riguardanti la gestione della piazza da parte della polizia come tali nellínsieme peró é bassissimo. Se esistono valutazioni e testimonianze, esse sono state per lo piú rese puramente "en passant" all´interno di dibattiti altrimenti impostati/configurati molto diversamente. Chi ha voluto andare a ricostruire una serie di fatti sa che ha dovuto andare a cercare col lanternino, in questa selva di svariatissima partecipazione a posteriori.
Ora, ío mi chiedo come si permette il manifesto di incollare con tanto torto a indymedia in generale e a blicero in particolare etichette cosí vincolanti (e altrettanto illegittime) tipo "quelli che parlano di 'vittoria della polizia' o, nel caso di Blicero, di 'quello che ha dato il la al coro che...'

Roba da matti. Non esiste. Avevo appunto appena riletto con massima concentrazione TUTTO quello che é stato detto e pubblicato su questo sito parola per parola dall´inizio della giornata di cui si discute fino ad oggi. L´argomento polizia come tale non é stato praticamente trattato. Se se ne é parlato, quasi sempre é successo in funzione di ben altri parametri di discussione. Quella di blicero é stata una constatazione che non ha quasi trovato risonanza o risposte. Eppure la gestione della piazza da parte delle istituzioni meriterebbe una valutazione proprio in quanto tale. Il giornalismo cosiddetto professionista dal canto suo fin troppo spesso é disposto a dare certe notizie per natura tra lo "scomodo" e il "pesante" solo se puó far riferimento a una fonte. Magari é questo il meccannismo (ben triste) che sta dietro al disonorevole scivolone. Spero che chi ha scritto tale articolo rifletta a fondo su questo atto, che considero profondamente illegittimo. Un caldo saluto a Blicero. La tua constatazione/osservazione a me non era sfuggita. L´avevo apprezzata molto, perché anch´io la vedo in modo simile. Peró tu non hai dato nessun la. Hai solo riflettuto e poi parlato, cosa che spero continuerai a fare.

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su blicero, indy e il 4 ottobre
by mastrandrea Tuesday, Oct. 07, 2003 at 7:43 PM mail:

sono consapevole del fatto che affrontare la questione del dopo 4 ottobre era a dir poco complicato. questo anche per la difficoltà di far parlare persone o organizzazioni le + diverse (senza l'intento di creare alcuna star, figuriamoci). in tale mancanza (è infatti molto + facile che qualcuno scriva anonimamente su indy che parli con il manifesto), una delle cose più interessanti uscite su indymedia mi sembrava quella di blicero. ovviamente so come funziona indy e non la identifico con blicero (era un po' una formula giornalistica per spiegare grossolanamente a chi non è del giro chi fosse blicero, non volevo assolutamente urtare nessuno). ho estrapolato solo una frase che mi sembrava particolarmente centrata, che fuori contesto forse può aver dato un'impressione diversa, ma da qui a dire che blicero (o indymedia) sta con la polizia mi pare esagerato, non fosse altro per le storie degli ultimi anni. sui disobbedienti invece il discorso è + lungo e mi ha esposto a dure critiche (e anche a qualche insulto) e a elogi, a seconda dei punti di vista. non volendo accontentare né scontentare nessuno ma cercando di raccontare quello che sta accadendo nel movimento, ovviamente mi assumo la responsabilità diretta di tutto ciò che ho scritto. sul risultato lascio il giudizio a chi legge

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ehi mastrandrea!
by l´essere del post delle 16.31 Tuesday, Oct. 07, 2003 at 8:02 PM mail:

Hai risposto ad altri, ma alle mie osservazioni non hai dato risposta. Ti spiacerebbe farlo? Nel nome della costruttivitá mi sembrerebbe un bel gesto, anche se so che é difficile.

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Ciao mastrandrea...
by red-one Tuesday, Oct. 07, 2003 at 8:04 PM mail: red-one@autistici.org

...io credo che chi segue e conosce bene le dinamiche del movimento debba stare molto attento quando scrive un articolo, parole come collettivo, la personalizzazione eccessiva, tutte cose che mi fanno pensare... evidentemente non si riesce a superare una visione tradizionalistica (italiana) delle dinamiche e delle pratiche, non è la prima volta che il Manifesto prende delle cantonate solenni, penso ad esempio a Firenze, agli articoli (su Alias) su GlobalTv e Hub.
Tutti sbagliano e non voglio fare il processo a nessuno ma un minimo di attenzione in + non dispiacerebbe soprattutto da chi dentro alcune storie ci passa.

p.s.
tu scrivi:
era un po' "UNA FORMULA GIORNALISTICA" per spiegare grossolanamente a chi non è del giro chi fosse blicero, non volevo assolutamente urtare nessuno...

senza polemica ma questa è... la MORTE!!!

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ecco la risposta
by mastrandrea Tuesday, Oct. 07, 2003 at 8:27 PM mail:

quanto dici mi sembra giusto. infatti io non attribuisco a indymedia alcuna analisi sulla polizia e sulla gestione della piazza. proprio x questo mi sembrava interessante il post di blicero, che peraltro è rimasto inascoltato su questo punto. che la sua sia stata un'ammissione o una constatazione non mi soffermerei + di tanto. il fatto è che secondo me ha centrato il punto. sul manifesto di domenica è uscito un articoletto sulla polizia (non è opera mia stavolta), ma è sicuramente poco. se vuoi una mia impressione, eccola. mi pare che si sia prestato il fianco a un'operazione di repressione profondamente diversa da quella di genova. sabato era perfettamente inutile e controproducente, dal punto di vista poliziesco, picchiarci in piazza, xché la sproporzione di forze e il meccanismo di controllo messo in atto aveva già sterilizzato qualsiasi rischio per il vertice. gli è bastato controllare e nel frattempo filmare e fotografare. tutto materiale che finirà nei dossier dei Ros e sulle scrivanie dei magistrati di turno. ci penseranno con calma ad andare nelle case e magari anche nei centri sociali. forse gli abbiamo offerto qualche motivo per farlo. se si aprisse una discussione in merito non sarebbe male.
ps x anubi: che abbia parlato con diverse persone e fatto un sunto x ragione di cose estremamente sintetico mi pare normale a meno di scrivere un saggio sui disobbedienti invece di un articolo giornalistico. e tu che hai lavorato in un giornale dovresti saperlo...

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x red-one
by mastrandrea Tuesday, Oct. 07, 2003 at 9:00 PM mail:

d'accordo con te che bisogna prestare attenzione e nessun problema su critiche e anche polemiche (non rispondo solo agli insulti gratuiti, e non è proprio questo il caso). ripeto: mi attribuisco pienamente la responsabilità su come ho definito blicero, e mi sono già scusato con lui, vuol dire che la prox volta presterò + attenzione. ricordo la vicenda globaltv-hub e su quella ho poca responsabilità poiché non ero fisicamente presente quando fu decisa quella copertina. e ricordo pure che mi incazzai notevolmente anche xché conosco bene le due realtà. questo x dire che sì, è vero, a volte accade ed è + facile di quanto sembri incapparci. x quanto riguarda la personalizzazione il discorso è complesso. in genere è molto complicato costruire degli articoli utilizzando esclusivamente i comunicati delle diverse organizzazioni, reti, ecc. x entrare nel merito delle questioni spesso tocca far parlare le persone (anche le radio lo fanno, x esempio), a volte in maniera anonima x non creare loro problemi (vedi intervista sull'azione diretta all'adecco). e sono consapevole del fatto che così facendo si creano leader e leaderini e la cosa è "la morte" del movimento. altre volte invece solo in questo modo si riesce a cavar fuori qualcosa di buono. quello che ritengo importante è non dare spazio ai personalismi ma dare voce solo se si ha qualcosa di interessante da dire. complicato anche questo, e infatti a volte si ottiene il risultato peggiore

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ricevuto
by 04:31 Tuesday, Oct. 07, 2003 at 11:26 PM mail:

Piccoli passi, ma forse vitali per tirar fuori almeno la testa da questo pantano e smettere subito, in tanti, di andare alla deriva. Grazie per la risposta. Lo so com´é difficile raccontare un movimento soprattutto in concomitanza con sue crisi e/o sconfitte. So com´é difficile non solo realizzare ma proprio "osare", con la pubblicazione, non importa dove, una qualsiasi analisi intorno ad avvenimenti di forte entitá come quelli attuali e conosco lo strumento giornalistico dello spiegare citando, rimanendo peró del parere che é stato giusto (e credo positivo) parlare apertamente di quello che io ho definito uno scivolone. Personalmente credo che l´uso di questa tecnica richieda sempre la massima coscienza. Erano due specifiche tematiche che tentavi di evidenziare nel tratto messo in discussione, tematiche che erano (e sono) davvero importanti. Sarebbe stato importante lavorarci su ancora un pó. Questo in una vera e propria redazione di quotidiano non é uno scherzo, lo so. Anche se l´intenzione era un´altra, dalla costruzione realizzata é uscita un´equazione forse non voluta ma sicuramente difficile. La "critica" che non solo tu hai rilevato qui in seguito al 4/10 e, appunto, quella "operazione di repressione profondamente diversa da quella di genova" (evidentemente ancora tutta da capire per la quasi totale maggioranza di chi né é stato in qualche modo colpito, dai vari protagonisti agli spettatori a distanza) sono sul serio fatti molto salienti, dei quali spero venga coltivato il primo e analizzato a fondo il secondo. Posso quindi solo sottoscrivere quanto scritto da mazzetta: "Se c'è una lezione sicura che possiamo trarre da Roma, è che abbiamo bisogno di parlarci seriamente senza tante prgiudiziali" e tornare, per quel che mi riguarda, a pensarci su. Buon lavoro a tutti.

PS.: Non voglio far cavilli, ma per me la questione delle scelte terminologiche sulla quale trovi non sia necessario soffermarsi piú di tanto rimane valida - non pretendo risposta, mi basta che tu lo sappia.

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Impastiamoli!
by luther Thursday, Oct. 09, 2003 at 4:52 PM mail:

Impastiamoli!...
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Contro lo sciacallaggio delle individualità!
Scegli la faccia da infilare sotto la torta!!!
Esempio:
http://bioticbakingbrigade.org/bbbgallery2.html

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