L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2003/12/454136.php Nascondi i commenti.
Schedati 250 anarchici. Proposte modifiche al Codice | ||
by anarcotico Tuesday, Dec. 30, 2003 at 2:38 AM | mail: | |
Castelli accusatori demenziali che identificano chi parla di "cancro marxista" con Europposizione, anarchici leninisti del centro Krupskaja, insurrezionalisti superodotati e dappertutto. Fallito il tentativo di criminalizzare l'antagonismo anarchico con il caso dell'acqua sabotata i 'poteri oscuri' ci riprovano su scala più vasta? Tra allarmi sociali e l''all'armi' dei fascisti si apre l'ennesima voragine repressiva.
Pisanu convoca i capi degli apparati. Poi consulto con Berlusconi: spunta l´idea di modifiche al codice |
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eh beh | ||
by venacut Tuesday, Dec. 30, 2003 at 2:42 AM | mail: | |
claudia fusani strikes again. |
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il migliore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
by il peggiore Tuesday, Dec. 30, 2003 at 4:32 AM | mail: | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
warm greetings L'obiettivo
principale dei canali televisivi ed editoriali
del Cavaliere è quello di spingerci verso
un nichilistico disimpegno personale, facendo
di noi meri consumatori. La Belusconia, Inc.,
è uno strumento di controllo sociale che
bombarda il pubblico con trasmissioni idiote.
Una vera fogna spirituale. La RAI segue le stesse
tracce, ma solo perché deve assoggettarsi
all'assai improbabile legge dell'"audience",
degli indici di ascolto. Ora poi, con il controllo
in Viale Mazzini da parte del centrodestra, i
vari Santoro - ovvio - vengono complimentati fuori. In questa società dei media, la star politico-televisiva
è innalzata a garante del principio di
realtà. Presto avremo delle "starlette"
stipendiate dalla Berlusconia, Inc., apposta per
interpretare la parte della moglie dei dirigenti
e dei politici che altro non sono che giocattolini
(forse androidi) manipolati dalla burocrazia statale
e dal potere economico. Nello squallido zoo di
"personaggi pubblici", l'attricetta-simbolo,
la presunta garante della realtà, è
la più ipocrita di tutti. Porebbe dare
il suo corpo a una manciata di onesti operai,
studenti o disoccupati, e invece lo vende al miglior
offerente. Ovviamente, a Berlusconi non verrebbe mai in
mente che non tutti vedono il mondo nello stesso
modo, o, in un certo senso, che non tutti vedono
lo stesso mondo. Il lavaggio del cervello tele-mediale
(e tele-medianico) tende a renderci tutti uguali.
E confusi, perché soli. L'uomo-massa è
fatto in effetti di solitudine, fruitore solitario
a domicilio dell'informazione dettata dall'alto
e dei beni prodotti da altre solitudini. Già nel 1954 lo scrittore, regista e situazionista
Guy Debord (recentemente deceduto) aveva formulato:
"Un avventuriero è colui che fa sì
che un'avventura accada." E
i persuasori occulti la fanno da padrona... Molti obietteranno: "Perché parlare
sempre male della televisione? Essendo che la
vita è dura e ingiusta, fuggire dalla realtà
è più che lecito!" Ma evidentemente il Messia (il Berlusca, cioè)
e i suoi apologeti non hanno fatto i conti con
la solidarietà che lega tra loro gli esseri
umani, soprattutto i più umili. Saranno
questi (i senza-rolex, i senza-cellulari, quelli
che non si possono permettere di seguire le mode)
a insorgere contro la violenza del potere e l'assurdità
dei processi tecnologici. È inevitabile
che l'affievolimento del rapporto tra realtà
soggettiva e realtà oggettiva provochi
la creazione di realtà alternative, in
primo luogo - lo sottolineo - da parte di gruppi
marginali. Soltanto nuove realtà potranno
aiutarci a sopperire alla mancanza di riferimenti
stabili. A meno che non si voglia assumere un
Fede, uno Sgarbi o i protagonisti delle telenovelas
quali riferimenti stabili! Questi sono gli squallidi
miti che la Berlusconia, Inc., ha saputo sottilmente
innestarci nel tessuto cerebrale... La nostra
memoria è piena zeppa di falsi reperti
archeologici. Non se ne può più!
Dovremmo apporre dei filtri nel nostro sistema
culturale, fare entrare a casa nostra solo le
voci, le immagini e le notizie che ci sono realmente
necessarie, insomma chiudere i rubinetti e le
finestre per aver tempo di poter "rilavorare"
quel poco, o quel tanto, che abbiamo già
immagazzinato. Bisogna che recuperiamo i ricordi
personali cancellati dalla teleidiozia, e che
abbandoniamo l'allegra comitiva di questa gita
"virtuale" per intraprendere finalmente
un viaggio vero; il nostro viaggio. | torna
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