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le legge non legge!!
by amici e familiari dei prigionieri rivoluz. Thursday, Jan. 06, 2005 at 10:31 PM mail: unlibroinpiu@libero.it

repressione

LA LEGGE NON ………. LEGGE !!!

Lunedì 20-12-2004 è stata effettuata una perquisizione nella sezione speciale (composta da 14 detenuti fra politici e non), del carcere di Biella, da parte della polizia penitenziaria agli ordini del comandante, da poco arrivato in questo carcere.
Ritornati nelle celle i detenuti hanno trovato non solo tutto sottosopra, con modalità particolarmente barbariche, ma quel che è peggio e più importante, era stata fatta una vera e propria “razzia”. E’ stato portato via tutto quanto di scritto abbiano trovato (blok notes, posta), tutte le foto dei familiari, gli atti giudiziari; cartoline, buste da lettera, francobolli, musicassette (tranne alcune), gran parte del vestiario, coperte (ne hanno lasciate due, come pare da regolamento interno, sufficienti a parer loro a far fronte al clima gelido di Biella!).
E, cosa più importante, libri e riviste, dalla Bibbia al capitale di Marx ( han portato via anche i libri presi in prestito dalla biblioteca di Biella!), lasciandone in tutto solo 4, cioè 2 libri e 2 riviste o 1 libro e 3 riviste, 2 libri e 2 riviste….. In tutta la loro esperienza carceraria i compagni non ricordano un fatto del genere: neanche nei momenti peggiori, in cui tutto gli era stato tolto, è stata messa in discussione la possibilità di leggere e studiare. Anche la storia ci ricorda come, durante il ventennio fascista, persino a Gramsci non avessero imposto limitazioni sulla quantità di libri da utilizzare. L’assunto, da parte della direzione carceraria è che, intanto, i libri si leggono uno alla volta! Poco inclini alla lettura, non sanno che per chiunque studi o legga, 2 libri e 2 riviste non sono nulla e ci si fa ben poco.
E’ chiaro che togliere ai compagni (alcuni dei quali stanno vivendo da più di vent’anni questa condizione), la possibilità di leggere e studiare equivale a togliergli praticamente tutto.
Va precisato che è stata offerta la possibilità di richiede ulteriori libri o riviste oltre i 4 concessi, a condizione però che i compagni ne facciano esplicita richiesta motivata alla direzione, la quale deciderà se soddisfarla o meno (in base a cosa?...umore del mattino, gradimento delle letture, simpatia…????). Appare evidente quanto questa nuova prassi, non risponda a nessun criterio o logica di tipo organizzativo, gestionale o di sicurezza, ma abbia come unico scopo, quello di instaurare un clima di subordinazione, riverenza totale all’”autorità” carceraria.
Peraltro, anche in barba al “garantismo totale”, tutto il materiale è stato portato via in sacchettoni neri dell’immondizia e prelevato senza nessuna notifica di verbale di sequestro.
Ad ulteriore sostegno di questo esercizio di “stile” già all’inizio della perquisizione era stato portato in isolamento un detenuto comune senza alcuna motivazione, se non quella di essersi rifiutato di spogliarsi completamente per la perquisizione. Si tenga conto che quella stessa mattina lo stesso aveva chiesto di essere sottoposto a visita medica perché non stava bene. Giovedì, dopo 4 giorni di isolamento è stato riportato in sezione.
Si evince chiaramente l’atteggiamento provocatorio, in assenza di una qualsivoglia motivazione, anche nei confronti degli altri prigionieri di quella sezione e in generale nei confronti di tutti gli altri detenuti del carcere, sottoposti la mattina di giovedì 30 a loro volta a perquisizione.
Va sottolineato che tutta “l’operazione” è stata svolta in un clima di assoluta quiete, in assenza cioè di situazioni conflittuali o dimostranze in atto, che possa “giustificare” un intervento del genere.

Non sappiamo se questa sia stata un’iniziativa intrapresa autonomamente da zelanti esecutori locali o disposta a livello ministeriale, certo è, che quest’azione aderisce perfettamente alla figura e allo spessore del ministro leghista Castelli e alla sua gestione politica del carcere, che va dall’avvallo e mistificazione dell’operato dei suoi “uomini” durante i selvaggi pestaggi al G8 sino alle recenti rivolte carcerarie. Non ci stupirebbe, quindi, che le direttive finalizzate alla privazione di quelle poche cose indispensabili alla sopravvivenza, così come la negazione di ogni legame con la realtà attraverso la limitazione della conoscenza, l’informazione, la cultura, provengano direttamente dal Ministero di grazia e giustizia.
D’altronde comprendiamo che, per il ministro Castelli e i suoi accoliti, leggere un libro alla volta, almeno che non si tratti di letture pornografiche, le uniche forse a non richiedere ulteriori consultazioni, sia già un’impresa titanica e comprendiamo ancor di più, che si stupiscano che qualcuno riesca a leggere più di 4 libri alla volta!
Del resto, anche S.Tommaso diceva: “Diffida dall’uomo che legge un solo libro”.
CONTRO:
.i reiterati insulti all’intelligenza;
.i censori tentativi di impedire di allargare e approfondire la conoscenza soggettiva;
.la volontà di svuotare le nostre menti da ogni pensiero di ribellione o trasgressione all’ordine vigente
INVITIAMO tutti ad aderire all’iniziativa promossa da chi è abituato a leggere “un libro in più di Castelli”, ad inviare con raccomandata più libri e/o riviste possibili al carcere di Biella, in particolar modo alla sezione speciale, ai seguenti nominativi:
Nicola De Maria
Cesare Di Lenardo
Ario Pizzarelli
Casa circondariale
Via Dei Tigli, 14
13900 Biella

Amici e familiari dei prigionieri rivoluzionari
email: unlibroinpiu@libero.it


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notizia shock
by red Monday, Jan. 10, 2005 at 2:55 AM mail:

un articolo simile meriterebbe la prima pag di indy...certe sfaccettature di governo berlusconiano non sono ancora ben chiare a tutti...

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pacco rifiutato
by Ge Tuesday, Jan. 18, 2005 at 8:08 AM mail:

pacco rifiutato...
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Ragazzi io ho spedito un pacco di libri il 13 gennaio e risulta smistato a Biella e rifiutato dal destinatario il 14 e il 17. (allego copia della schermata del sito delle poste).

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dimenticavo...
by Ge Tuesday, Jan. 18, 2005 at 8:15 AM mail:

dimenticavo di dire che il pacco aveva come destinatario Ario Pizzarelli.

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informazioni
by Giovanni Thursday, Jan. 20, 2005 at 3:08 PM mail:

Scusate ma se la polizia penitenziaria sequestra i materiali(libri riviste etc) all'interno del carcere, come mai dovrebbero lasciar entrare i nostri pacchi di libri???
Domando perchè non ho la più pallida idea di come funzionino determinate cose.
Spero qualcuno risponda

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sempre peggio
by Ge Monday, Jan. 24, 2005 at 9:03 AM mail:

sempre peggio...
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In effetti, la situazione è un po' assurda. Quelli di unlibroinpiu@libero.it mi hanno detto che (ovviamente) il destinatario non ha rifiutato nulla.
Un addetto al casellario del carcere mi ha detto che, per ragioni di sicurezza, i detenuti possono ricevere pacchi solo dai parenti (smentita: possono ricevere libri che ordinano dalle librerie e possono riceverli regolarmente) ma che se mettevo nel mittente il nome ad esempio del padre allora non c'erano problemi.....bizzarro no?
Poi mi ha detto di richiamarlo dopo un paio d'ore che si sarebbe informato.
Richiamo e dice che c'è stato un errore e che ora non c'erano problemi e avrebbero ricevuto il pacco (molto vago... si scusava di errori umani...)
Parlo infine con la SDA e l'addetto mi dice che il rifiuto del pacco era a nome del direttore e che avrebbe rimesso in consegna il pacco che invece è stato di nuovo rifiutato...

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opere ario pizzarelli
by w4 Tuesday, Jan. 25, 2005 at 12:07 PM mail: foglitimbrati@virgilio.it

Ad Ario Pizzarelli sono stati sequestrati anche i pochi strumenti per disegnare.
Vi segnalo uno spazio web con le sue ultime opere (2003/2004):

http://utenti.lycos.it/ariopizzarelli/

(spazio in via di aggiornamento)

Ciao!

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attenti a come spedite
by sam Friday, Jan. 28, 2005 at 12:56 PM mail:

ovviamente se spedite il pacco e il carcere lo rifiuta, le poste, o il concessionario, lo mettono in deposito e lasciano l'avviso, a questo punto e solo il destinatario può ritirarlo (caso impossibile per un detenuto), se arriva non come pacco ma come corrispondenza il carcere non può rifiutarsi di inoltrarlo. la questione è molto complessa e ovviamente il carcere gioca sul fatto pacco e/o corrispondenza. sarebbe opportuno che il comitato di sostegno ci desse delle informazioni precise e delle modalità di invio certe, sarebbe utile inoltre che un qualche avvocato inoltrasse una istanza al giudice per ribadire la inviolabilità della corrispondenza e denunciare alla magistratura quanto in relazione al rifiuto dei pacchi. capisco che è difficile ma è una lotta dura perchè si scontra con la volontà di imbecilli ... e si sa che con gli imbecilli c'è poco da fare. Ho spedito alcune buste con libri (non pacchi) ma buste specifiche con la dicitura contiene libri (anche perchè spedire libri costa pochissimo, meno che le stampe) vedremo se tornano ...
Resistere!
Sam

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ben fatto!
by colombe nere Sunday, Jan. 30, 2005 at 9:59 PM mail:

Vi lamentate delle galere italiane?
fatevi un giro nella LIBERA Cuba e provate solo ad avvicinarvi ad un carcere....
AH! gia' dimenticavo per voi le leggi vanno rispettate in un solo senso....

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+LIvre+l(i)BRE!
by not-in-my-name Tuesday, Feb. 08, 2005 at 8:00 PM mail:

+LIvre+l(i)BRE!...
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W le livre libre!

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Aprofitto per ricordare la scomparsa un compagno che si è occupato delle carceri piemontes
by Radicale Monday, Feb. 21, 2005 at 4:57 AM mail:

Radicali Piemonte: sincera commozione e profondo turbamento per la morte di Mario Contu
Onore al memoria di un politico combattivo e preparato.


Torino, 19 febbraio 2005


Appresa l’improvvisa e tragica notizia della prematura morte del collega Mario Contu, consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Bruno Mellano e Carmelo Palma hanno dichiarato:


“Vogliamo esprimere, anche pubblicamente, la nostra sincera commozione e il nostro profondo turbamento per una notizia davvero tragica ed inattesa.

Molti, moltissimi gli elementi di distanza e di differenza fra noi radicali e Mario Contu, ma ci sembra opportuno, anzi doveroso ricordarlo testimoniando della sua combattività, della sua dedizione e, soprattutto, della sua preparazione amministrativa e della sua indubbia capacità politica.

Vogliamo, oggi, ricordare il suo costante impegno sulle carceri e a favore delle persone detenute. Nelle nostre assidue visite agli istituti penitenziari piemontesi, i direttori, gli agenti e gli stessi detenuti ci parlavano spesso delle visite compiute da Mario Contu, praticamente l’unico altro consigliere che ha usato, in questa settima legislatura, le prerogative conferite anche ai consiglieri regionali dall’ordinamento penitenziario italiano di compiere visite ispettive alle strutture detentive. Un impegno comune, su cui ci siamo più volte confrontati, che lo ha portato, solo la scorsa settimana, a fare anche sua, sottoscrivendola, la nostra ultima proposta di legge: “Istituzione dell’Ufficio del Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale”.

Ciao, Contu!”

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all'idiota colombe nere
by claudio Wednesday, Feb. 23, 2005 at 8:16 AM mail:

quindi,se tu dici che a cuba c'è un regime illiberale e l'italia fa lo stesso,vuol dire che c'è un regime illiberale anche qui.



solidarietà ai compagni prigionieri

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