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[NO TAV] Post dinamico
by ((i)) imc italy Tuesday, Nov. 01, 2005 at 4:39 PM mail:

Post dedicato alla raccolta di informazioni, aggiornamenti, e approfondimenti

.: leggi la feature Treno ad alta voracità :.

:: post dinamici - howto ::

[Cronologia e rassegna stampa 13 e 14 Novembre]
[Cronologia e rassegna stampa 11 e 12 Novembre]
[Cronologia e rassegna stampa 9 e 10 Novembre]
[Cronologia e rassegna stampa 7 e 8 Novembre]
[Cronologia e rassegna stampa 5 e 6 Novembre]
[Cronologia e rassegna stampa 3 e 4 Novembre]
[Cronologia e rassegna stampa 1 e 2 Novembre]
[Cronologia, rassegna stampa e foto 30 e 31 Ottobre]

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nuovo blocco ferroviario
by da "repubblica.it" Tuesday, Nov. 01, 2005 at 4:49 PM mail:

Torino, 16:43 1.11.05

TORINO-LIONE: MANFESTANTI SU LINEA FERROVIARIA
Poco dopo le 16 alcuni manifestanti contro la Tav hanno bloccato la linea ferroviaria tra la stazione di Bruzolo e Bussoleno. I manifestanti hanno occupato i binari ed impediscono, quindi, la circolazione dei treni. Precedentemente era stata occupata per due ore e mezzo la stazione di Borgone di Susa.

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Prossimi blocchi in programma a Condove
by BlackOut Tuesday, Nov. 01, 2005 at 4:55 PM mail:

Prossimi blocchi in ...
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Fonte Radio Blackout:

Mentre i blocchi a Bruzolo continuano e dopo la statale è stata fermata la ferrovia con massi sistemati sui binari, alcuni manifestanti si stanno spostando verso Condove.

Nell mappa indicate da sinistra:
MOMPANTERO - Località dove dovrebbero iniziare i sondaggi
BRUZOLO - Presidio NOTAV, attualmente bloccate statale e ferrovia
BORGONE DI SUSA - Stazione bloccata questa mattina e liberata verso le 14.30
CONDOVE - Prossima destinazione dei manifestanti NOTAV

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mattere solo i link
by maska Tuesday, Nov. 01, 2005 at 5:14 PM mail:

mattete solo i link ai post sul newswire che senno' e' un delirio.

maska

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Nuovi blocchi
by no tav Tuesday, Nov. 01, 2005 at 5:27 PM mail:

Tav, ancora proteste
Nuovi blocchi in Piemonte

TORINO - Treni di nuovo bloccati in Piemonte. Poco dopo le 16 alcuni manifestanti contro la Tav, l'Alta Velocità ferroviaria, hanno bloccato i binari tra la stazione di Bruzolo e Bussoleno. I manifestanti hanno occupato le rotaie ed impediscono, quindi, la circolazione dei treni. Precedentemente era stata occupata per due ore e mezzo la stazione di Borgone di Susa.

Intanto a Bruzolo i sindaci e i rappresentanti del comitato contro l' alta velocità si sono riuniti nuovamente per proseguire la discussione sulle iniziative di lotta da intraprendere. Alcune centinaia di persone, nel frattempo, hanno bloccato la strada statale 25 del Moncenisio.

(1 novembre 2005)

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blocco del TGV
by blackout Tuesday, Nov. 01, 2005 at 5:54 PM mail:

Occupato in questi momenti il TGV, grazie all'intervento di alcuni manifestanti in passeggio sui binari.

Direzione per chi vuole portare solidarietà è per ora Condove.

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Val Susa blindata per l'alta velocità. Scontro tra sindaci e Regione
by da l'Unita online Tuesday, Nov. 01, 2005 at 7:34 PM mail:

Ingenti forze di polizia presidiano Mompantero, il paese della Val Susa che ieri ha assistito a oltre diciotto ore di tensione e scontri che hanno avuto come conseguenza 50 denunciati, più di dieci feriti e 40 treni soppressi. «È vergognoso che nel giorno dei morti, per poter andare al cimitero, i cittadini debbano esibire un documento di riconoscimento alle forze di polizia che presidiano il paese. Siamo in una situazione di vero e proprio stato d’assedio – dice il sindaco di Condove, Barbara Debernardi - d’altra parte uno Stato che ha bisogno di andare di notte, come i ladri, per portare a termine un lavoro che dovrebbe essere fatto alla luce del sole visto che interessa 70 mila persone, non può che essere considerato uno stato di polizia che si serve dello stato d’assedio per reprimere ciò che non riesce a controllare». Lunedì sera, quando ormai i manifestanti contro l’avvio dei sondaggi preliminari per la costruzione della Torino-Lione erano scesi a valle, sulle pendici del Rocciamelone, le forze dell’ordine hanno occupato l’area alla quale per tutto il giorno i dimostranti avevano impedito l'accesso e sono così stati recintati i terreni interessati ai lavori dell'Alta Velocità.

Intanto gli avvocati Gian Paolo Zancan (che è anche senatore dei Verdi) e Roberto La Macchia, che avevano presentato un ricorso al Presidente del Tribunale di Torino stanno lavorando alla preparazione di quello che sarà presentato domani «per contestare l’illegittimità dell’accesso effettuato fuori dagli orari consentiti e in assenza dei legittimi proprietari. D’altra parte – dice La Macchia - la comunicazione di Lft, la società che dovrebbe effettuare i sondaggi, prevista dalla legge per l’accesso ai siti, era in ritardo e priva di indicazione d’orario». Secondo i due legali, quindi si prospetterebbe una situazione di palese illegittimità e pregna di «forzature nell’azione della legge. Mi riferisco – dice La Macchia - in particolare al sito di Venaus, fatto passare come cunicolo e che altro non è se non una vera e propria galleria del diametro di 6,5 metri e lunga 10 chilometri. La stessa regione Piemonte e il ministro Lunari dicono che questo “cunicolo” dovrà essere utilizzato come galleria di servizio del tunnel principale; si tratta quindi già di una parte dell’opera che in questo modo inizia prima dell’avvio dei lavori».

Da martedì mattina è vietato percorrere la strada che conduce ai siti interessati, e le aree dove saranno effettuate le trivellazioni sono state delimitate da paletti e nessuno può avvicinarsi. «Un’ulteriore dimostrazione che viviamo in uno stato di polizia – dice il presidente della Comunità Montana Bassa Val Susa, Antonio Fermentino - e l’azione compiuta a tradimento ieri sera, dopo le manganellate di un’intera giornata, ne era stata il preludio. Ma per cortesia non ci vengano a dire che questa volontà repressiva ha qualcosa da spartire con la Torino-Lione. In ogni caso - continua Fermentino - la situazione che hanno voluto creare gli si ritorcerà contro perché a partire da oggi non ci sarà giorno senza manifestazioni». E infatti già stamattina alcune centinaia di persone hanno occupato pacificamente la stazione ferroviaria di Borgone di Susa. Altri manifestanti hanno raggiunto la statale 25.

L'iniziativa di protesta contro la Tav è stata adottata dopo che decine di sindaci della Valle di Susa e i rappresentanti dei Comitati contro l'alta velocità Torino-Lione si erano autoconvocati a Brufolo, località dove il 29 giugno avrebbero dovuto iniziare i sondaggi poi rinviati, per discutere sul picchettamento notturno dei terreni. «Nella riunione – dice Debernardi - noi sindaci insieme alla cittadinanza abbiamo discusso dell’azione illegalmente compiuta nella notte della polizia, ed è stata fissata la prossima riunione per mercoledì sera a Bussoleno. In quella sede sarà deciso lo sciopero generale della Valle, e sarà dato conto delle azioni legali che saranno formalmente avviate. Inoltre noi sindaci formalizzeremo la decisione, già presa, di non sederci più ad alcun tavolo delle trattative. Almeno fino a quando il governo non farà ammenda per quanto è successo ieri e stanotte».

Ma mentre i sindaci dei Comuni della valle di Susa protestano, il Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, e il Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, sostengono a spada tratta il progetto dell’ alta velocità ferroviaria. Entrambi si sono detti favorevoli alla realizzazione dell’opera. considerata strategica nel sistema delle comunicazioni internazionali e nello sviluppo economico piemontese. «Senza voler entrare in polemica con Chiamparino e la Bresso - dice il senatore Zancan - credo che un’opera di questo genere possa essere realizzata contro la volontà delle popolazioni coinvolte solo se vi è un’assoluta utilità. Allo stato, mi sembra che l’utilità sia tutta da dimostrare e allora dico: prima si studi, si verifichi, si parli e poi se mai vengano avviati i lavori e non il contrario». Ancora più chiara la posizione dei sindaci espressa da Debernardi: «Chiamparino e la Bresso, dovrebbero prima avere la dignità di venire in valle a presentare le loro motivazioni e ad ascoltare la gente. Un’opera di questa portata non può essere fatta contro di noi militarizzando il territorio, altrimenti anche i lavori dovranno essere fatti di notte». Su questo ultimo punto concorda il verde Cancan: «Un sondaggio si può garantire militarmente, ma la costruzione di un’opera che comporta stretti e decennali rapporti con gli enti locali non può certamente essere realizzata sotto stretta sorveglianza militare».

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Tav, occupata la stazione di Borgone di Susa
by dal Corriere online Tuesday, Nov. 01, 2005 at 7:36 PM mail:

Fermi per tre ore i collegamenti internazionali. Viaggi alternativi in autobus

Tav, occupata la stazione di Borgone di Susa

Alcuni treni bloccati per una questione di sicurezza. I manifestanti si sono presentati con un biglietto per non essere allontanati

TORINO - Dopo le manifestazioni di protesta e gli scontri con le forze dell'ordine che sono andati avanti per tutta la giornata di lunedì, alcune centinaia di persone hanno occupato pacificamente stamattina la stazione ferroviaria di Borgone di Susa. Anche se i binari non sono stati occupati, i collegamenti Italia-Francia sono stati interrotti per tre ore per motivi di sicurezza così come il traffico locale. I treni fermati sarebbero stati solamente cinque e le Ferrovie hanno ovviato ai disagi con l'istituzione di un servizio alternativo con autobus, come già era stato fatto ieri in occasione del blocco a Bussoleno. Altri gruppi di manifestanti avevano raggiunto la statale 25.

ALTRA STAZIONE OCCUPATA - Successivamente i binari della linea ferroviaria Torino-Bardonecchia sono stati occupati dai manifestanti anti-Tav nel tratto compreso tra Bruzolo e Bussoleno, in provincia di Torino. Dalle 16.12, ora in cui è avvenuta l'occupazione, sono stati bloccati due treni. I dimostranti hanno anche bloccato la Statale e un sottopassaggio a Bruzolo.

LA PROTESTA DEI SINDACI - L'iniziativa di protesta contro la Tav è stata adottata dopo che decine di sindaci della Valle di Susa e i rappresentanti dei Comitati contro l'alta velocità Torino-Lione si sono riuniti stamattina a Bruzolo (Torino) per discutere sul «picchettamento notturno» dei terreni dove dovranno essere fatti i sondaggi per la ferrovia ad alta velocità. All'incontro, presieduto da Antonio Ferrentino, presidente della Comunità montana della bassa Valle di Susa, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Condove, Barbara De Bernardi, quello di Caprie, Gian Andrea Torasso, di Vaie, Lionello Gioberto, e di Bussoleno, Beppe Joannass. «Sono indignata e offesa - ha detto Barbara De Bernardi - per quello che è accaduto - il nostro non è più uno Stato di diritto ma uno Stato di polizia. Uno Stato che si deve muovere con i favori delle tenebre non ha diritto di dichiararsi Stato democratico. Questa è una questione di democrazia e non c' entra la Tav».

MANIFESTANTI COL BIGLIETTO - Alla stazione di Borgone di Susa sono arrivati numerosi uomini della polizia e della guardia di finanza per vigilare sul presidio dei manifestanti. Questi ultimi sono rimasti sulle pensiline e hanno mostrato di essere tutti in possesso di un regolare biglietto ferroviario. Così le forze dell' ordine non hanno potuto faer nulla per sgomberare la stazione. I treni, a loro volta, sono stati fermati a scopo cautelativo per decisione dei macchinisti e non per i manifestanti. In questo modo il traffico internazionale è rimasto bloccato.

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Paesi Baschi, Tre giovani arrestati per il sabotaggio di un cantiere del TAV
by da anarcotico.net Tuesday, Nov. 01, 2005 at 7:40 PM mail:

Azione diretta: Paesi Baschi, Tre giovani arrestati per il sabotaggio di un cantiere del TAV

Venerdì 28 ottobre 2005 Comunità Autonoma Basca - Tre giovani sono stati arrestati ieri a Zornotza con l'accusa di avere provocato danni ad un macchinario per il carotaggio collocato presso un cantiere di lavoro sul tracciato del TAV (Treno ad Alta Velocità).
In base ad informazioni diffuse da Ertzaintz, i fatti sono avvenuti a mezzogiorno nel distretto di Bernabeiti. Secondo la versione della polizia diversi sconosciuti avrebbero attaccato con un'ascia una macchina per il carotaggio provocando danni alla pompa dell'acqua, al serbatoio del gasolio, e all'impianto del combustibile e dell'acqua.
Inoltre è stato danneggiato dell'altro materiale usato per le perforazioni e gli autori dell'attacco hanno lasciato sul macchinario colpito una scritta rossa contro il TAV.
Qualche minuto prima delle 14.00 gli agenti di Ertzaintza hanno identificato i tre presunti autori dei fatti,
che risultano essere due ragazzi, di 23 e 33 anni, A.G.M. e U.A.U, insieme ad una donna di 24 anni, E.O.A., tutti provenienti dai pressi di Durango. Gli arrestati sono accusati del reato di danni.

Fonte: alasbarricadas.org

Tratto da:
Urtica mailing list
Urtica@listas.nodo50.org

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Ma il Primo Premio Disinformazione
by va alla Stampa Tuesday, Nov. 01, 2005 at 7:45 PM mail:

e a chi se no? Gli articoli non li posto perche' sono una vergogna. Potete leggerli qua:

http://www.lastampa.it/redazione/nordovest/altavelocita7.asp
http://www.lastampa.it/redazione/nordovest/altavelocita8.asp

Ora e sempre NO TAV!

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BLOCCHI "A SINGHIOZZO", CAOS PER TRENI
by no tav Tuesday, Nov. 01, 2005 at 8:23 PM mail:

Torino, 18:50

TORINO-LIONE: BLOCCHI "A SINGHIOZZO", CAOS PER TRENI

I manifestanti della Val di Susa contro la Tav stanno procurando anche nella giornata odierna, non poche difficolta' ai collegamenti ferroviari sia internazionali che locali. Ad evidenziarlo sono le Ferrovie che stanno cercando quanto piu' possibile di limitare i disagi ai viaggiatori, facendo percorrere agli autobus le tratte ferroviarie bloccate, appunto, dal popolo "no Tav". Nella giornata, un primo blocco si era verificato alla stazione di Borgone di Susa, poi e' stata la volta delle stazioni tra Bruzolo e Bussoleno e, persino, un passaggio a livello a Condove e sulla statale 25. Sono stati cancellati due treni, ora fermi a Sant'Antonino di Susa; alla stazione di Oulx, ci sono in questo momento 7 autobus in attesa dell'arrivo del treno Parigi-Milano, che dovranno trasportare i viaggiatori, provenienti dalla capitale francese, nel capoluogo lombardo, (con 5 pullman) ed a Torino, (con due pullmann).

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Il TAV è comunque male?
by disinformato Tuesday, Nov. 01, 2005 at 10:20 PM mail:

Premetto che non conosco molto del TAV, quel poco che so' è che il percorso scelto andrà a devastare il bel territorio della Val di Susa.

Però mi chiedo..

Il treno ad alta velocità (TAV) è un male, di principio? E' un male l'idea di collegare velocemente l'Italia con il resto d'Europa con un mezzo, il treno, non inquinante ed efficiente (no traffico)? Che da un'alternativa reale alle auto come trasporto privato ed ai TIR come trasporto di merci? Ma che va anche a competere con l'aereo? Auto ed aereo, entrambi mezzi iper-inquinanti..

L'opposizione alla TAV è cioè una questione di SCELTA del percorso meno devastante per l'ambiente, oppure è il principio stesso del trasporto veloce ad essere contestato?


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No Tav la lotta continua !!!
by InfoLotta Tuesday, Nov. 01, 2005 at 11:27 PM mail:

Mompantero, il paese della valle Susa teatro ieri della manifestazione anti-Tav, e' presidiato dalle forze dell'ordine. Ieri sera, sulle pendici del Rocciamelone, sono stati recintati i terreni interessati ai lavori dell'Alta Velocita' ai quali per tutto il giorno i dimostranti avevano impedito l'accesso. Da stamattina e' vietato percorrere la strada che conduce ai siti interessati e le aree dove saranno effettuate le trivellazioni sono state delimitate da paletti e nessuno puo' avvicinarsi. Alcune centinaia di persone hanno intanto occupato pacificamente la stazione ferroviaria di Borgone di Susa. I manifestanti sono al momento sulle pensiline della linea internazionale Torino-Modane. Altri manifestanti hanno raggiunto la statale 25 che potrebbe essere bloccata in tempi brevi. L'iniziativa di protesta contro la Tav e' stata adottata dopo che decine di sindaci della Valle di Susa e i rappresentanti dei Comitati contro l'alta velocita' Torino-Lione si sono riuniti a Bruzolo per discutere sul 'picchettamento notturno' dei terreni

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Bresso e Chiamparino si schierano di nuovo....
by contro Tuesday, Nov. 01, 2005 at 11:34 PM mail:

Contro la magnifica larga lotta progressiva del popolo della Val Susa contro il TAV, Berlusconi e Lunardi sguinzagliano i "riformisti" a fare da battistrada alla repressione


Ci siamo! Chiamaparino il barone sindaco di "sinistra" di Torino sta per mobilitare i vigili contro i dimostranti della Val di Susa? la rampante vorace Bresso riuscirà a mobilitare i netturbini??

La lotta larga progressiva del popolo della Val di Susa inchioda da due giorni migliaia di armati sotto la pioggia, costruisce i blocchi qua e là con una tattica eccellente, mette in crisi questa ennesima grande truffa, questo bidone, questo tunnel sotto la manica, che servirà solo a riempire le tasche degli amici di Lunardi e a svuotare quelle dei pensionati.

E Allora Lunardi muove le sue pedine "sinistre" quei baroni di sinistra, quei progettisti, quegli esperti, quei tecnici,quei polirtici che anche loro vivono ingrassano costruiscono le loro carriere e le loro fortune non solo politiche con gli affari, con i grandi e piccoli progetti.
E così Chiamparino e la bresso scendono in pista contro il popolo. E così, prima della repressione violenta, come sempre, usano i comprati della "sinistra" per coprire l'attacco.Schifo e schifo per Chiamparino e la Bresso.

E anche qui, come a Bologna, come per la Nato, bisogna che qualcuno in primo luogo Bertinotti ci spieghi come è possibile andare con Cofferati, Chiamparino e la Bresso. Dove andiamo con questi arnesi di Lunardi and friends? Sono passati i tempi della marcia dei 40.000, il vento è cambiato e di nuovo fischia giusto in valle, ma Bertinotti e Fassino senbrano non accorgersene, pur avendo avuto a che fare parecchio con Torino.

Solidarietà piena al blocco popolare della Val di Susa. Solidarietà anche dalle Università in lotta.
Moratti e Lunardi sono uniti da uno stesso disegno. Che va rovesciato assieme. Le lotte si riuniscono, si organizzano, si rafforzano nei blocchi.

Chi può vada in val di susa, prepariamoci tutti a difenere i blocchi dalla repressione....

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Link sparito?
by Smemorato Tuesday, Nov. 01, 2005 at 11:46 PM mail:

Dalla feat mi sembra che sia sparito questo link che fino a ieri c'era

http://italy.indymedia.org/news/2005/10/910167.php

qualcuno puo' rimetterlo o spiegare perche' non c'e' piu'?

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SITAV
by VANTO Wednesday, Nov. 02, 2005 at 9:31 AM mail:

APPELLO PER TUTTI I PECORONI DEL GREGGE:

I PASTORI CHE RICHIAMANO AL PERICOLO SONO COMUNI VALSUSINI INCAZZATI PER LA LORO EMARGINAZIONE DAL BUSINESS E DALLA LORO INEVITABILE SCOMPARSA SE NON COME RESIDENZA PER ANZIANI CHE HA BEN POCO A CHE FARE CON IL BENE DELLA VALLE, SOSTENUTI DA QUATTRO SQUATTER CARPENTIERI CHE I BANCHI DI SCUOLA LI HANNO SOLO SCALDATI RIEMPENDOSI LA BOCCA DI RICERCHE DEVASTAZIONE SALUTE.

INFORMANDOVI BENE IL CASO IN QUESTIONE SI SMONTA IN UN SECONDO, SI PARLA DI AMIANTO E URANIO, BENE CARI RAGAZZI E ANZIANI INVECE DI STARE A SEBNTIRE STI IGNORANTI E DARE ACQUA AL LORO MULINO, INFORMATEVI:

URANIO ED AMIANTO DUE PAROLONE CHE SEMBRAN FAR PAURA SONO COMUNISSIMI ELEMENTI PRESENTI IN NATURA PRATICAMENTE OVUNQUE ANCHE DENTRO OGNUNO DI NOI, OVUNQUE RIPETO OVUNQUE, SE SCAVATE UNA BUCA DI 20 CM NEL GIARDINO DI CASA TROVERESTE LE STESSE QUANTITA' DEGLI ELEMENTI SOPRACITATI. SVEGLIA SVEGLIA SVEGLIA

QUESTI ELEMENTI NATURALI PERCHE' NATURALI SONO E INQUINANO COME LO STESSO UOMO INQUINA RESPIRANDO, POSSONO ESSERE NOCIVI PER L'UOMO SE TRATTATI DI SOLITO PER USO INDUSTRIALE O EDILIZIO.
TIPO QUEL FAMOSO AMIANTO CHE CI HANNO FATTO SUCARE NELLE ABITAZIONI E NELLE FABBRICHE PER DECENNI PER POI SCOPRIRNE LA TOSSICITA'.

BEH VIENE QUASI DA RIDERE PENSARE CHE AL GIORNO D'OGGI CHI RESPIRA
GIORNO PER GIORNO TALE VELENO SONO DEI POVERI SQUATTER CHE CI VOGLIONO SALVARE LA VITA E INTANTO OCCUPANO LUOGHI ABBANDONATI NON SMANTELLATI CIRCONDANDOSI DI FILAMENTI SPACCAPOLMONI.

I MIEI COMPLIMENTONI A VOI TUTTI SIETE PROPRIO DEI DRITTI!!!
UN'ULTIMA COSA SOLO PER ZITTIRE OGNI STRONZO CHE VUOLE FAR PAURA:
SE VI ROMPETE UN BRACCIO O AVETE IL TIMORE DI ESSERVELO ROTTO BASTA UNA SEMPLICE RADIOGRAFIA UNA DICO SOLO UNA CAZZO!!! PER ASSIMILARE TANTE RADIAZIONI PARI AL VIVERE PIU' DI DUECENTO ANNI NEL TUNNEL DI VENAUS CON LA ROCCIA PER LETTO!!!! CON QUATTRO SEDUTE AL SOLARIUM LO STESSO!!!!! CAZZO!!! INFORMATEVI!!!!

CAPISCO IL ROVINARE UN PAESAGGIO O ESSERE CONTRO IL PROGRESSO OGNUNO E' LIBERO DI MANIFESTARE LE PROPRIE IDEE MA QUANDO USCITE FUORI CON QUESTI ALLARMISMI DA DILETTANTI E IGNORANTI FATE IL GIOCO DEGLI AMERICANI CON IL TERRORISMO CREATE PAURE NON GIUSTIFICATE E MERITATE MERDA.

LE RAGIONI ECONOMICHE DI QUATTRO PAESUCOLI SFIGATI MASCHERATE DALL'AMBIENTALISMO CONTRO LE RAGIONI ECONOMICHE DEL POTERE MASCHERATE DAL PROGRESSO: QUESTA E' LA SITUAZIONE.

SIETE LIBERI DI SCHIERARVI DALLA PARTE CHE PREFERITE ANCHE VOI STRONZI CHE USATE L'AUTOSTRADA PER ANDARE A SCIARE POI MI FATE I NOTAVVISTI, MA ALMENO PRIMA LIBRI ALLA MANO E INFORMATEVI.

QUESTO APPELLO PER TOGLIERSI LE BENDE DELLO STATO MA ANCHE QUELLE DI QUATTRO RIBELLI INATTENDIBILI E INCOMINCIARE A PENSARE CON LA PROPRIA TESTA.

SE POI QUALCUNO VUOLE REPLICARE SI DIALOGA, BASTA NON INCONTRARLO A BARDONECCHIA CON L'ASTA DELLO SKILIFT NEL CULO IL SUO GIACCONE LA SUA TAVOLA NUOVA IL SUO SOLITO BUROCACAO, VISTO CHE IO PENSO A UN IMPIANTO DI RISALITA COME AD UN DETURPAMENTO DELLE NOSTRE STUPENDE MONTAGNE.

E' TUTTO.

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[NoTav] Bresso deve dire se sta con la polizia
by lastOmpa Wednesday, Nov. 02, 2005 at 11:43 AM mail:

«L’altra sera con la recinzione dei terreni in Valsusa è accaduto un fatto molto grave. Mi chiedo se siamo di fronte a uno Stato di diritto oppure a una situazione in cui le regole possono essere tranquillamente calpestate».

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Sulla TAV
by ex perplessa Wednesday, Nov. 02, 2005 at 12:15 PM mail:

Io sto lontanissima dalla Val di Susa, ma dopo essermi documentata con esperti veri mi sono convinta che l'opposizione alla Tav lì è ingiustificata. Adesso mi stodocumentando sulla questione del Ponte sullo stretto che è più coplessa. Un sacco di discussioni su Internet sono viziate da entrambe le parti.

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La valle che resiste !
by csoaAskatasuna=To Wednesday, Nov. 02, 2005 at 3:49 PM mail:

La Valle che Resiste Cronache NO TAV

La Valle che Resiste
Cronache NO TAV

La mobilitazione popolare della Valle di Susa del 31 ottobre, ha fatto storia ed oggi finalmente, ha sfondato il muro d’omertà che l’informazione gli ha sempre dedicato, approdando sui tg nazionali e sulle prime pagine dei giornali.
L’iniziativa è incominciata dal pomeriggio di domenica 30 ottobre, quando i comitati hanno organizzato una merenda sul luogo che poi risulterà essere uno dei punti fondamentali della resistenza del giorno dopo, al bivio tra Urbiano e il Seghino, punto di snodo delle due uniche strade che davano accesso ai siti individuati per i sondaggi, due al Seghino e uno a Mompantero vecchia.
Da lì è partita la mobilitazione permanente che dalla notte del 30 ci ha visti iniziare il blocco per il giorno dopo. Quest’esigenza nasceva, a ragione veduta, dalla possibilità che le forze dell’ordine bloccassero l’accesso stradale da Mompantero e occupassero i terreni nella notte per giocare d’anticipo. Così facendo abbiamo anticipato le forze dell’ordine che fin dalle 2 di notte si sono iniziate a radunare alla caserma di Susa e nei pressi del cimitero di Mompantero, luogo da cui parte la strada per raggiungere i siti, e luogo individuato dai sindaci come concentramento della manifestazione che doveva partire alle 7.15 per raggiungere noi e i siti superiori.
Alle quattro, mentre da un punto di osservazione seguivamo i movimenti di un vero e proprio esercito (1000 gli agenti schierati tra polizia, carabinieri e guardia di finanza), le prime avanguardie dei comitati e della popolazione ci raggiungevano salendo e posizionandosi sui siti di sondaggio.
Da lì abbiamo visto macchine della digos e una campagnola dei carabinieri salire verso di noi in avanscoperta ma sono stati bloccati e respinti.
Il movimento a valle si fa sempre più frenetico e iniziamo a ergere le barricate sulla strada per impedire il passaggio dei mezzi e degli uomini delle forze dell’ordine.
Nel frattempo alcuni amministratori hanno già imboccato sentieri e le mulattiere per aggirare il probabile ostacolo della questura, per giungere in tempo ai siti.
Poco prima che faccia giorno scatta l’operazione degli “occupanti”, la strada che dal cimitero porta al Seghino è chiusa, i mezzi s’incolonnano e iniziano a salire ammassandosi in maniera impressionante per i tornanti della strada riempiendola totalmente, non sappiamo quantificarli ma occupano l’intero tratto stradale per alcuni chilometri; tra loro vediamo la presenza di una ruspa e di due camioncini della ditta che deve recintare i terreni.
Da quel punto scatta la nostra risposta, rafforziamo le barricate e ci prepariamo a resistere con determinazione e convinzione.
Nel frattempo giunge dai sentieri il sindaco di Chianocco che insieme ad una consigliera di Avigliana (che era già con noi dalla notte) si schierano in fascia tricolore alla prima barricata, noi tutti dietro incoronati e pronti. Arrivano digos e poliziotti, il vice questore Sanna ci intima di lasciarli passare, tenta di intimidire, forte del mare di caschi blu alle sue spalle, gli amministratori identificandoli ma non gli riesce.
Dal concentramento di Mompantero intanto ci giungono le notizie di alcune cariche e di fermi, la popolazione ha provato a passare il blocco e ha tentato di impedire che salissero altri mezzi a dar manforte all’esercito già presente.
La polizia inizia ad avanzare, serriamo le fila e iniziamo a tenere duro spalla contro spalla facendogli pesare ogni centimetro di strada che gli lasciamo, non siamo molti, ma la ragione di questa lotta ci rende così determinati che gli facciamo guadagnare pochi metri. A un certo punto però tutto cambia, la nostra forza aumenta e la polizia arranca, ci giriamo e siamo tantissimi, alcune centinaia. La polizia si è mossa come un esercito di occupazione bloccando e investendo di mezzi le nostre strade, la popolazione valsusina invece agile e determinata aggira i blocchi da basso per sentieri e mulattiere e ci raggiunge, arrivano altri amministratori e la storia cambia. Come un tempo quando l’esercito nazista e i fascisti occupavano la valle, le brigate partigiane lavoravano d’astuzia, conoscendo il territorio, amando la montagna, trovando in essa i mezzi per difendersi al meglio. Così anche in questo caso, centinaia di persone hanno solcato i sentieri partigiani con astuzia e sono giunti da noi e ai siti superiori, prendendo di sorpresa il novello esercito.
Continua la resistenza e la polizia inizia a tentare di prendere trascinare da se alcuni manifestanti, riuscendo a fermare 3 persone tra cui la vigilessa di Villardora presente in divisa a dar manforte al blocco. La lotta continua e non lasciamo mai un centimetro alla controparte senza farglielo sudare, gli agenti cambiano più volte le prime file portando uomini freschi e dotandosi degli scudi di plexiglas per spingere più forte. La fila degli amministratori s’ingrossa e anch’essi si oppongono alle forze dell’ordine ricevendo, come nel caso del presidente del consiglio provinciale Vallero alcuni colpi di manganello.
Intanto la presenza ai presidi superiori aumenta, sono state erette barricate e la polizia inizia a salire a piedi verso gli altri. In basso man mano le azioni di disturbo aumentano, c’è qualche momento di contatto con i carabinieri che feriscono e fermano alcuni manifestanti tra cui un’altra vigilessa presente a manifestare impugnando il gonfalone del proprio comune. La gente continua a salire da altre mulattiere, ci porta informazioni, forza e allegria.Ci giungono le notizie di scioperi spontanei nelle fabbriche valsusine, almeno 4 sospendono il lavoro e scendono in strada a manifestare in solidarietà alla lotta NO TAV e alla battaglia in corso.
Sui sentieri che erano teatro della lotta partigiana, presidiati dalla IV Divisione "G.L." "Stellina” continua la resistenza e blocchiamo la polizia al ponte del Ganduglia, quello sarà, come in tute le battaglie della storia, l’elemento della nostra vittoria. Continua la resistenza, respingiamo l’ennesimo attacco e riusciamo a far indietreggiare di qualche metro gli agenti. Quello sarà il punto di stallo, si susseguirà ancora qualche tentativo di passare il blocco ma gli agenti non supereranno mai il ponte.
Intanto fin dalle 11 la stazione di Bussoleno è occupata e i treni sono bloccati, l’occupazione rimarrà fino a tarda sera, bloccando il TGV, facendo sopprimere 40 treni e ritardandone una ventina. Il treno Talgo che va verso Barcellona è fatto passare da Ventimiglia.
Lo scenario si sposta al presidio superiore dove la polizia è salita in un numero consistente, tenta lo sfondamento ma è respinta. Si trova in difficoltà estrema perché è bloccata su una salita che non gli consente movimenti particolari, la determinazione dei manifestanti la farà tornare indietro con un nulla di fatto.
Tornando indietro gli agenti evidentemente non soddisfatti, invece che ridiscendere dallo stesso sentiero dal quale erano saliti vogliono rientrare nelle loro fila passando da dietro il blocco del ponte che teniamo da ore, la situazione si scalda perché la provocazione è grande, le squadre di carabinieri si bardano e caricano i fucili lancia-lacrimogeni puntandoli contro. Ci si prepara e alla fine per sbloccare la situazione si creano due cordoni che li scortano al loro posto, facendoli passare tra due ali di folla, nel classico stile i carabinieri sfilano minacciando e insultando.
Siamo giunti all’imbrunire e il calare del sole ci porta verso l’ora in cui i tecnici non possono più prendere possesso dei terreni, la oro autorizzazione li copre fino alle 19. La polizia non smobilita del tutto e non intende andarsene prima di noi. Sentendo i legali del movimento e giudicando conclusa la giornata intavoliamo una trattativa che ci consente di lasciare i presidi tutti insieme per non rischiare che nessuno sia fermato. Così tutti insieme con le macchine e a piedi scendiamo dalla montagna e giungiamo a Mompantero dove altri manifestanti ci aspettano accogliendoci con una solidarietà ed una felicità indescrivibile. Intanto la stazione di Bussoleno rimane occupata e aspettano che noi li raggiungiamo e diamo garanzie sulla nostra presenza prima di smobilitare. Arriviamo alla stazione e usciamo da essa cantando Bella Ciao.
Sembra tutto finito, cantiamo vittoria e ci sembra giusto, i fermati vengono rilasciati, uno di essi è stato malmenato nella caserma di Susa, e sono tutti denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, comprese le due vigilesse.
Ma nella serata ci giungono le notizie della azione poliziesca, che vista la sconfitta subita decide di proseguire l’occupazione, stazionando in montagna, ri-bloccando gli accessi e annunciando la conquista dei terreni. I difensori della legge la infrangono e comunicano ai mass media di essere riusciti nell’intento prefissatosi.
In mille uomini, armati e istruiti, non sono riusciti a forzare nessuno dei blocchi, solo con l’inganno e l’illegalità che li contraddistingue riescono a conquistare i terreni.
Il risultato del movimento rimane, la vittoria è lampante, la provocazione della questura lascia il tempo che trova.
Probabilmente i legali della Comunità montana si opporranno a quest’azione ma il primo novembre dalle nove del mattino il movimento NO TAV si ri-mobilita e risponde alla provocazione occupando la stazione prima di Borgone e poi Avigliana mandando in tilt i trasporti ferroviari per il secondo giorno consecutivo.
Nel frattempo un gruppo di NO TAV eludendo il presidio delle forze dell’ordine sale fino ai siti in teoria picchettati dai tecnici di LTF ma documentando con fotografia, la grande notizia del possesso del terreno si rivela una bufala: nopn c’è un picchetto, né un macchinario, ci un nastro bianco rosso che delimitata in malo modo i terreni. Ciò significa che fino a ieri nel tardo pomeriggio il picchettaggio è stato solo un bluff da dare in pasto alle televisioni per sminuire la nostra giornata vittoriosa.
Poi alle 15 il movimento si riconvoca al presidio di Bruzolo e in poco tempo in più di 500 si occupa la statale per Susa. Si decide il da farsi è alle 17 ci si sposta a Condove, visto che il passaggio del TGV è fissato alle 17.25.
Lì avviene il blocco di massa della ferrovia e della statale 25. La polizia chiude il ponte che dalla statale 24 porta attraversando la ferrovia sulla 25 e allora chi non riesce a raggiunge blocca l’altra strada, così il risultato è completo: ferrovia e le due statali, la valle è bloccata!
Alle 17.30 si abbassano le sbarre del passaggio a livello con i binari occupati dai NO TAV, del TGV neanche l’ombra scoppia un applauso collettivo.
Teniamo i blocchi e per le 19.30 sciogliamo la mobilitazione.
LA BATTAGLIA CONTINUA

01/11/2005
Dalla Valle di Susa in Lotta

comitato di lotta popolare no tav
csoa Askatasuna


http://www.notav.info


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sciopero irrevocabile
by CUB Piemonte Wednesday, Nov. 02, 2005 at 6:43 PM mail: torino@cubscuola.it

La scelta del governo di forzare la situazione in Val di Susa ricorrendo ad ogni sorta di porcheria nonostante la resistenza della popolazione è intollerabile. È, infatti, la prova, se ve ne fosse bisogno, del fatto che gli interessi degli speculatori contano per questi signori assai più della volontà popolare.
D’altro canto, le oscillazioni e i richiami alla “legalità”, per non dire peggio, del governo regionale e del comune di Torino sono una riprova della loro subalternità alla lobby pro TAV.
Va detto con chiarezza che il diritto al reddito delle lavoratrici e dei lavoratori non si conquista - come pretendono di fare molti, troppi, dirigenti sindacali - sostenendo opere nocive alla popolazione che garantiscono, nella migliore delle ipotesi, lavori altrettanto nocivi, o abbiamo dimenticato i morti sul lavoro?, e a breve termine ma battendosi per la riduzione dell'orario di lavoro ed il reddito garantito a precari e disoccupati.
Solo la mobilitazione diretta della popolazione e dei lavoratori e l'estensione del movimento possono garantire la vittoria.

Di conseguenza, la Confederazione Unitaria di Base:

Ribadisce la necessità dello sciopero contro l'alta velocità per il quale ha già avviato le procedure previste dalla legge.
Rileva che i gruppi dirigenti dei sindacati concertativi sono più attenti alla pressione della lobby dell'alta velocità che alla volontà chiaramente espressa dalla popolazione dei territori che sarebbero devastati se l’alta voracità venisse imposta.
Aderisce all'assemblea dei delegati e s’impegna ad assumerne le decisioni per quanto riguarda la data dello sciopero.
Invita tutti i delegati ed i lavoratori, al di là delle appartenenze sindacali, ad attivarsi per la riuscita dello sciopero.

CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE
CORSO Marconi 34, 10125 Torino
Telefax 011655897 - 011655454

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ASSEMBLEA NO TAV
by Info Wednesday, Nov. 02, 2005 at 11:21 PM mail:

ASSEMBLEA NO TAV AL SALONE POLIVALENTE DI BUSSOLENO (piazza del mercato)

Oltre mille persone stanno partecipando all'assemblea NO TAV in corso questa sera a Bussoleno per decidere le prossime iniziative di lotta. La maggior parte dei valsusini non è riuscito ad entrare nella grande sala e aspetta fuori. La troupe del TG3, entrata ad assemblea già iniziata, è stata fischiata e coperta di insulti. Le principali proposte formulate finora durante l'assemblea aperta riguardano:
- uno sciopero generale di tutta la valle (probabile data: mercoledì 16 novembre) da estendere a tutte le categorie, compresi artigiani e negozianti;
- un corteo da Rivoli a Torino, per portare direttamente in città le ragioni della protesta;
- possibili iniziative "dirette" per bloccare i lavori nei terreni di Mompantero (i sondaggi potrebbero iniziare entro una settimana);

Ulteriori aggiornamenti in diretta su Radio Blackout dopo le 23.00

RADIO BLACKOUT - FM 105.25 - http://www.ecn.org/blackout

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16 Novembre - Sciopero generale in Val di Susa
by alan mistero Thursday, Nov. 03, 2005 at 10:34 AM mail:

Torino, 10:25

TAV: SCIOPERO GENERALE VAL DI SUSA IL 16 NOVEMBRE

La Val di Susa si fermera' il 16 novembre prossimo per uno sciopero generale contro la Tav. Lo ha deciso ieri sera l'assemblea dei sindaci e dei comitati no-tav, riunitasi a Bussoleno, approvando la proposta dei delegati sindacali di numerose aziende, che hanno gia' raccolto duemila firme e che altre ne stanno raccogliendo in queste ore. "Sara' uno sciopero generale - dicono - che coinvolgera' tutte le categorie, il pubblico ed il privato, oltre alla scuola ed al commercio". Sara' fatta la richiesta di un incontro a Cgil, Cisl e Uil di Torino per sostenere lo sciopero. Gli studenti delle scuole superiori della Val di Susa hanno, inoltre, deciso di inviare una lettera al Toroc, il Comitato Olimpico, nella quale annunciano la decisione di rinunciare ad essere volontari delle Olimpiadi Invernali del 2006. Intanto si attende una risposta dal tribunale di Susa all'esposto presentato dai legali Zancan e Lamacchia sui fatti accaduti lunedi' e la decisione di recintare i terreni oggetto dei sondaggi. L'orientamento dei Comitati No tav e' di sospendere in questi giorni le iniziative, che sono state attuate lunedi' e martedi' scorso con i blocchi alla strada e alle ferrovia, "ma - dicono - siamo pronti a riprenderle non appena dovessimo vedere arrivare le trivelle in Valle".

3.11.05

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Linee ferroviarie ad alta velocità: un inutile atto d’arroganza tecnologica
by rotafix 04 Thursday, Nov. 03, 2005 at 7:40 PM mail:

Vi segnalo a quest'indirizzo http://www.nimbus.it/effettoserra/2004/040608SuVTav_03.htm l'articolo "Linee ferroviarie ad alta velocità: un inutile atto d’arroganza tecnologica".

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FIACCOLATA
by kiara Friday, Nov. 04, 2005 at 11:46 AM mail:


Mompantero continua ad essere un paese militarizzato:
la gente che vi abita non può circolare liberamente, il 1 novembre ha dovuto esibire la Carta d'Itentità per entrare nel cimitero...

Mompantero ha circa 800 abitanti e la gente da lunedì non può muoversi liberamente, c’è paura ad uscire di casa, si viene continuamente fermati, perquisiti e interrogati, tutti, dai bambini ai vecchi che vanno al cimitero e nella stessa situazione si trovano altri Comuni della valle.

La presenza militare continua ad essere pressante, dalla sera del 31 i poliziotti presidiano questo paese, che è sotto assedio ed è stimato in 1500 il numero dei poliziotti presenti in Valle Susa che continuano il presidio militare anche se le manifestazioni sono finite.
Una donna che ha bisogno di assistenza medica in casa non ha potuto ricevere la visita dell'infermiera (è stato comunicao pubblicamente dal Sindaco di Bussoleno mercoledì sera ad un'affollatissima assemblea.


Perché la polizia è ancora li ora? I Sindaci e il Presidente della Comunità Montana hanno chiesto l’immediati sgombero delle forze dell’ordine, non conoscendo i motivi di una presenza così massiccia di polizia.

Per questi e per altri piccoli (grandi) segnali di militarizzazzione, è stata decisa una fiaccolata fra Susa e Mompantero per
SABATO 5 NOVEMBRE ORE 20,30

partenza piazza d'Armi Susa (vicino alla stazione) arrivo a
Mompantero


Nel frattempo rinnovo l'invito a visitare i siti
http://www.notavtorino.org/
http://www.legambientevalsusa.it/
che contengono una fornita ed ufficiale documentazione sulle inoppugnabili ragioni che rendono la TAV/TAC Torino-Lyone una follia economica, sociale, ambientale.

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Alta velocità: "A tutta velocità verso l'ignoto"
by rotafix 04 Friday, Nov. 04, 2005 at 7:07 PM mail:

"L'Alta velocità italiana è una telenovela -in onda da ben 12 anni- di cui ancora non si vede la fine. I benefici previsti, come una maggiore offerta di treni veloci per i passeggeri o la diminuzione del traffico pesante su strada, sono ancora incerti. Di sicuro c'è solo un buco nero che sta inghiottendo una montagna di soldi. Chi ci guadagna è un gruppo di aziende che oltre dieci anni fa ha firmato i contratti per la realizzazione delle linee. A trattativa privata."
Se volete leggere l'articolo, è qui: http://www.altreconomia.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=139

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TAV: ANCORA MOMENTI TENSIONE IN VAL DI SUSA
by cercatore di funghi Friday, Nov. 04, 2005 at 7:36 PM mail:

Torino, 19:04

TAV: ANCORA MOMENTI TENSIONE IN VAL DI SUSA

Ancora momenti di tensione oggi pomeriggio in Val di Susa. La "scintilla" questa volta e' scattata per l'arrivo di alcuni tecnici della societa' Ltf incaricati di compiere un primo sopralluogo nelle aree interessate dai sondaggi geologici. Secondo quanto raccontato da alcuni esponenti del Comitato No Tav "i tecnici sarebbero stati avvistati da alcuni cercatori di funghi che li avrebbero rincorsi". Dopo essere tronati indietro i tecnici e' poi salito nella zona interessata dai rilievi scortato dagli agenti. Al momento ci sono alcune centinaia di persone dei Comitati No Tav nella zona piu' in basso rispetto a quella dove si trovano i tecnici.

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SOLIDARIETA' DAL NORD EST
by COMITATO CONTRO IL CORRIDOIO 5 MONFALCONE-GO Saturday, Nov. 05, 2005 at 9:48 AM mail:

Monfalcone, 1 nov, 2005
Cari amici,
E` stata una grandissima emozione accendere la televisione, alle 14:20 ieri distrattamente sul TG3, e vedere, come prima notizia, la protesta nella Val di Susa contro la TAV; ovviamente nel secondo TG3 delle 19 la notizia non era piu` la prima, e si dava ragione ai costruttori, stesso servizio sul TG1, sul TG2 stranamente il filmato era diverso degli altri e non si parlava delle "ragioni" dei favorevoli, tra i quali beninteso ci sarebbero gli ambientalisti francesi che non ne possono piu` del traffico dei Tir nel loro territorio (ma fammi il piacere, e il traffico dei camion per la cantierizzazione?).
Ho sentito per telefono una fantastica rappresentante della protesta della VVal Susa a cui ho fatto avere tutta la nostra solidarieta`, lei era li`, in mezzo alla gente che
coraggiosamente manifestava e mi raccontava quello che stava succedendo, sono stati dei momenti bellissimi, che speriamo servano ad aprire gli occhi a chi ancora non capisce cosa significa vivere in mezzo a queste devastazioni.
Proprio ieri sul CorriereEconomia sono usciti diversi articoli che parlano del buco nei conti delle Ferrovie e di come le FS saranno costrette a tagliare parecchie linee per cui il trasporto merci su ferro puo' andare a farsi benedire, si parla anche di come per l'inaugurazione della linea ad Alta Velocita` Roma-Napoli si dovra` far ricorso ai vecchi treni perche` non ci sono i soldi per quelli nuovi (ma saranno riverniciati).
Questo e` il nostro Paese, un Paese in mutande che vuole andare in giro in Ferarri, e Montezemolo ringrazia.
Saluti NO TAV
IL COMITATO CONTRO IL CORRIDOIO 5
DELLE PROVINCE DI GORIZIA E TRIESTE
Georgina

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Ma che protesta è?
by vb Sunday, Nov. 06, 2005 at 12:14 AM mail:

Io, per ora, sono convinto che il TAV, tra tante grandi opere, sia una delle meno vergognose e più sensate - il traffico di persone e cose comunque c'è ed è meglio su treno che su gomma.

Se poi l'obiettivo è compiacersi della grande lotta di popolo contro il sistema, compiaciamoci; ma occhio a non confondere la forma di psicosi collettiva isterica che ha preso i contadini della Valsusa ("oddio, l'amianto l'uranio la polvere i cantieri la corruzione le onde radio i raggi laser gli alieni cattivi") con una battaglia politica circostanziata. A cavalcare l'irrazionalità della ggente, prima o poi si finisce disarcionati e pesti - altro che cambiare la mentalità e creare consapevolezza politica.

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vb
by futt Sunday, Nov. 06, 2005 at 12:25 AM mail:

se non sai che storia è leggiti la storia.
inizia dal 1988, capeggiata dalla famiglia Agnelli.
buona lettura

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vb
by futtete Sunday, Nov. 06, 2005 at 12:30 AM mail:

"psicosi isterica collettiva dei contadini".
inizia a chiamarli valligiani, se proprio vuoi fare del classismo.

comprendo perché non capisci per cosa si lotti.

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epifani a favore del treno
by operaio Sunday, Nov. 06, 2005 at 6:52 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/915563.php

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NO TAV SOTTO SEDE LTF
by NO TAV TORINO Monday, Nov. 07, 2005 at 11:50 AM mail:

Ieri manifestazione a Torino sotto la sede di L.T.F.
Per foto e comunicati http://www.progettotorino.org/presidionotav.htm
Organizzata da BMPT

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PERCHE' BISOGNA FERMARE IL TAV :
by Studenti contro il TAV Monday, Nov. 07, 2005 at 11:56 AM mail:

Perché bisogna fermare il TAV :

Ovvero, il più sinteticamente possibile, tutto quello che avreste dovuto sapere sulla protesta in Val Susa e i “media” non vi hanno mai raccontato (…e continueranno a NON raccontarvi…)

Su TG e quotidiani imperversano le notizie riguardanti la lotta contro l’Alta Velocità in Val Susa (valle attualmente militarizzata). Tuttavia, come al solito, i “media” si soffermano ben poco sulle ragioni della protesta, e preferiscono invece evidenziare il fatto in sé, i suoi aspetti più eclatanti, in grado di raggiungere facilmente il lettore/ascoltatore – trasformatosi in una marionetta da intrattenere nella speranza che possa cadergli l’occhio sullo spot pubblicitario di turno – senza però realmente informarlo del perché ciò stia avvenendo, dando inoltre grande visibilità (magari su invito di qualcuno seduto molto in alto?) ad episodi che gettano una luce sinistra sul movimento – vedi il recente ritrovamento di un pacco bomba e di deliranti volantini inneggianti alla lotta armata – che nulla hanno a che fare con esso.
Di fronte a tale degenerazione del mondo dell’informazione, sempre più asservito alla vuota e superficiale società dei consumi e alle lobbies del potere economico, è necessario rimboccarsi le maniche. Veniamo quindi al nostro problema:

Gli abitanti della Valle si Susa e dintorni sono forse improvvisamente impazziti?

La risposta non può che essere negativa. Innanzitutto l’opposizione al TAV è attiva da molti anni, a partire da quando, nei primissimi anni novanta, cominciò a prendere forma concreta il progetto dell’Alta Velocità. Fin da allora, l’informazione a livello regionale (es. TG3, La Stampa) e nazionale si è sempre posta come cassa di risonanza delle lobbies attive per la realizzazione dell’opera. Ma quali sono le ragioni che spingono gli abitanti e addirittura le istituzioni locali (basti pensare ai 40 sindaci, di destra come di sinistra, in prima fila per bloccare la polizia nei giorni scorsi) ad opporsi in modo cosi’ netto e determinato alla realizzazione di questa opera? Procediamo per punti.

◙ La Valle di Susa è una valle molto stretta (circa 1,5 Km) e lungo di essa corrono già: UNA AUTOSTRADA, DUE STRADE STATALI (statale 24 e 25) e UNA FERROVIA INTERNAZIONALE. Attualmente lungo questa valle transita già il 35% del totale delle merci che valicano le Alpi (alla faccia dell’egoismo di cui i valsusini sono accusati).
E’ evidente come tale zona sia già sottoposta ad un elevato stress dovuto alla presenza di queste infrastrutture e non possa – in termini di sostenibilità ambientale – sopportare un ulteriore intervento, e in particolare un intervento imponente e invasivo come la costruzione della linea TAV/TAC, che comporterebbe lo scavo di un tunnel lungo più di 50 Km sotto le Alpi, con conseguenze a dir poco impressionanti su più piani.

◙ La PRESENZA DI AMIANTO all’interno del Musinè – una delle montagne che verrebbero trivellate – è ormai accertata. Esiste anche uno studio molto dettagliato da parte dell’Università di Siena a confermarlo. Sono presenti inoltre numerosi GIACIMENTI DI URANIO, come documentato dal CNR già nel lontano 1965. L’emissione di polveri di tali materiali dovuta agli scavi esporrebbe gli abitanti della valle – tra cui già oggi si registra una percentuale anomala di decessi per mesotelioma – al rischio di un significativo aumento dei tumori. Ma non è finita: la valle è infatti interessata da forti correnti ventose che esporrebbero anche GLI ABITANTI DI TORINO a tali rischi. A tutto ciò viene a sommarsi il problema dello smaltimento del materiale estratto per la galleria, ancora avvolto dal mistero.
I carotaggi del terreno per testare gli eventuali rischi sono affidati alla stessa azienda costruttrice: il che lascia riflettere.

◙ La realizzazione dell’opera comporterebbe più di 10 ANNI DI CANTIERI, con un via vai continuo di mezzi pesanti lungo la valle e un conseguente aumento dell’inquinamento atmosferico e acustico, che darebbe cosi’ la mazzata finale sulla già compromessa situazione di vivibilità della zona, nella quale risiedono attualmente più di 40 mila persone.

◙ Tale opera, dal costo di circa 13 MILIARDI di €, non è necessaria come vogliono farci credere. Essa intercetterebbe solo una piccolissima percentuale (1 - 2%) del traffico merci su gomma – risultando quindi irrilevante come mezzo per risolvere la piaga dell’inquinamento – non gioverebbe affatto all’economia del paese e finirebbe per recare vantaggio soltanto ad un ristretto gruppo di multinazionali e di grandi imprese costruttrici (tra le quali, dal lato francese, spicca la ROCKSOIL del Ministro Lunardi, ora intestata alla moglie) oltre che alla mafia, puntualmente presente laddove vi siano grandi gare di appalto ed enormi torte di denaro pubblico da spartire in sordina sulla testa dei cittadini. Denaro che, oltre che per tentare di sanare i mille problemi presenti in Italia (sanità, edilizia scolastica, famiglie sulla soglia della povertà…) potrebbe essere impiegato per potenziare le già presenti linee ferroviarie e agevolare cosi’ i flussi commerciali (oltre che umani) senza calpestare l’ambiente, la salute collettiva e la dignità delle persone.

Non siamo contro lo sviluppo. Siamo contro QUESTO TIPO DI SVILUPPO.


Studenti contro il TAV

Per informazioni più approfondite: http://www.notavtorino.org

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x gli studenti
by x gli studenti Monday, Nov. 07, 2005 at 12:27 PM mail:

Gli studenti devono studiare come dice la parola. Non di certo manifestare o protestare.

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Sugli scontri del 31 ottobre
by rep Monday, Nov. 07, 2005 at 12:30 PM mail:

PAGINA 145 - ore 1.30 del 7.11.2005

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/pagina.jsp?pagina=145

ALTA VELOCITA': 70 DENUNCE PER INCIDENTI
Ci sono sindaci della Valle di Susa, rappresentanti delle istituzioni locali, giovani dei centri sociali e gente comune tra i circa settanta denunciati dalla Polizia in seguito agli incidenti scoppiati lunedì scorso durante la manifestazione contro l'alta velocità. Varie le ipotesi di reato formulate, a seconda dei casi, dagli investigatori: da inosservanza dei provvedimenti dell' autorità di Pubblica sicurezza a violazione dell'art. 18 del Tulps per manifestazione non preavvertita, da resistenza a violenza a pubblico ufficiale.

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CONSIL ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE IN VALSUSA
by consil Monday, Nov. 07, 2005 at 12:34 PM mail:

La Confederazione nazionale di
sindacati autonomi (Cosnil), con 60000 lavoratori in tutta
Italia, aderira' ufficialmente allo sciopero contro la
costruzione della linea ferroviaria ad alta velocita',
insieme alle altre sigle sindacali di base tra cui il
comparto pubblico del Cub di Torino. Il Co.s.n.i.l. oltre
allo sciopero nazionale ,aderira' anche alla manifestazione
della Val di Susa, prevista per il 16 novembre prossimo. Alla
manifestazione che avra' inizio alle 9:00 a Bussoleno, per
proseguire fino a Valle, parteciperanno alcune centinaia di
lavoratori Cosnil, che insieme ai sindaci dei paesi e alle
organizzazioni delle comunita' montane di alta e bassa Susa
si uniranno al corteo di protesta. E' quanto riferisce una
nota congiunta della Segreteria nazionale e dell'esecutivo
del Co.s.n.i.l. . ''Anche la Confederazione Sindacati
Italiani Lavoratori, aderira' allo sciopero contro la
decisione di dare il via ai lavori per l'alta velocita' in
val di Susa e si unira' in corteo a tutte le rappresentanze
delle comunita' montane contro la costruzione della linea
ferroviaria Torino-Lione - afferma il coordinatore nazionale
Cosnil Pietro Zannoni a nome di 60000 lavoratori - '' La
protesta del Co.s.n.i.l. non solo promuove le stesse istanze
di protesta delle comunita' montane e delle organizzazioni
''NO TAV'', ma e' solidale con i sindaci dei paesi della
valle che saranno interessati da una vera e propria
devastazione ambientale,cagionata dai lavori. Inoltre -
prosegue Zannoni che guidera' il corteo di protesta - il
Co.s.n.i.l., con l'adesione a questo sciopero, intende
chiedere al Governo che i fondi destinati al TAV vengano
indirizzati per il rilancio socio-economico del
territorio,piuttosto che per il suo deturpamento . Il Cosnil
chiede inoltre al Governo che con i fondi del progetto 'Tav'
venga invece indicizzato un piano di intervento finanziario a
sostegno dell'occupzione, del turismo e dello sviluippo degli
enti locali,della Val di Susa''.
Lo rende noto la segreteria nazionale del Cosnil.

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domanda
by misha Monday, Nov. 07, 2005 at 1:15 PM mail:

Ciao a tutti,

premetto la mia ignoranza in materia di alta velocità e impatto sull'ambiente, ma guardando cosa è successo (e cosa succede) in Italia ho alcune domande da porre:
meglio il treno superveloce o l'autostrada superinvasiva (guardare per credere lo scempio in val di susa e non solo)
meglio il trasporto su rotaie o il trasporto su camion (con relativo impatto ambientale, credo, decisamente più nefasto)
unico motivo per cui posso dare credito alle critiche è che avendo noi un governo quaquaraqua, il traforo del monte possa trasformarsi in un ulteriore traforo delle nostre tasche, e a proposito, niente da dire sulla abilissima operazione ponte sullo stretto del nostro dipendente silvio? Un ottimo modo per distribuire i nostri denari pagati col sudore della fronte ai simpatici mafiosi...

MIsha

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Campagna No Tav ...
by valsusa Monday, Nov. 07, 2005 at 1:25 PM mail:

E' in corso un enorme campagna denigratoria a riguardo dei manifestanti no-tav. I manifestanti sono stati chiamati dal ministro Lunardi "nullafacenti" che si trovano per qualche strana rqagione a far le fiaccolate...
e aggiunge...il progetto tav verrà portato a termine per l'importanza che ha per la nostra nazione, e per mantenere gli accordi con le altre nazioni..
intanto stanno per arrivare le denunce ad alcuni manifestanti.
tutti allo scipero generale.
Lunardi deve venirci a togliere di persona

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MONTEZEMOLO: IL TAV DEVE ESSERE FATTO....
by no tav Monday, Nov. 07, 2005 at 2:44 PM mail:

La linea d'Alta Velocita' che ha dato vita a forti proteste in Val di Susa e' un' opera che 'va assolutamente fatta e non puo' essere messa in discussione da localismi', una convenienza enorme per le imprese. A sostenerlo e' il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, a margine dell'incontro 'eurailSpeed' presso la Fiera di Milano. L'utilizzo dell'Alta Velocita' a livello europeo appare come un volano importante per 'fare crescere tutta l'economia e il settore delle infrastrutture'. Montezemolo, comunque, non ha fatto a meno di notare l'esistenza di problemi come l'elevata burocrazia. 'Le reti stradali - ha osservato - sono ancora il mezzo piu' usato per trasportare uomini e merci, il 72 per cento dei beni viaggia su strada, solo il 16 per cento su rotaia. Come presidente di Fiat - ha aggiunto - dovrei essere contento di questo. Ma non e' cosi, l'Alta Velocita' favorisce l'economia e il settore delle infrastrutture'. Intanto le tensioni esistenti in Valle di Susa hanno portato al rinvio della cerimonia di inaugurazione dell'impianto idroelettrico dell'Aem di Pont Ventoux-Susa, prevista per venerdi' prossimo.

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Lettera al sindaco di Torino
by www.notav.it Monday, Nov. 07, 2005 at 4:51 PM mail:

Caro sindaco di Torino
Luca Mercalli
3 novembre 2005
Due messaggi di Luca Mercalli, meteorologo e ambientalista, dal sito NoTav. Il secondo è una lettera aperta a Sergio Chiamparino, sindaco di Torino.


Carissimi, è stata una giornata epica qui in Val Susa. Sembrava di essere tornati nel medioevo più oscuro (anzi, ora ci siamo dentro). Non solo per il cielo cupo e nebbioso particolarmente malinconico tra i castagni ingialliti alla base del Rocciamelone. Sono appena tornato dai luoghi di guerra civile e ho la nausea. Fortunatamente non per un pugno in pancia, ho evitato i manganelli portando in giro un collega giornalista della Radio Svizzera Italiana. Ma ho il vomito per quello che ho visto, indegno di un paese civile e democratico. Oltre mille poliziotti, carabinieri antisommossa e finanzieri lanciati contro la gente comune, come se fossimo stati i peggiori delinquenti (quelli, invece, tranquilli agiscono impuniti... dove avete mai visto 1000 uomini in assetto di guerra, dico mille, fare un'operazione di polizia contro malviventi o truffatori?)


Fin da ieri sera centinaia di persone, pensionati, studenti, di tutti insomma, hanno dormito nei boschi, braccati come fiere selvatiche, per essere pronti all'alba a fronteggiare le ruspe. Così è stato, in mezzo ai boschi alle sei di stamattina sono arrivati i blindati, sembrava di essere a Baghdad. I sindaci in prima linea, rappresentanti dei cittadini regolarmente eletti, presi a sberle dai carabinieri, con frasi del tipo: "Lei chi crede di rappresentare con quella fascia tricolore?". Altri presi a cazzotti e buttati a terra, gente con le mani alzate e disarmata, che ribadiva la protesta pacifica, spostata di peso dai prati espropriati. Vigili urbani che proteggevano i propri concittadini arrestati (e poi rilasciati) dalla polizia di stato: ma come, Stato contro Stato? Chi è più ufficiale? Un pubblico ufficiale che difende il suo territorio dall'arroganza e dalla rapacità delle lobby cementiere o gli agenti aizzati da Roma dal ministro-talpa Lunardi?


Eppure le interviste che abbiamo raccolto erano di una maturità sorprendente: manifestanti maturi e competenti, gente che citava Gandhi e il picco del petrolio.
Gente che si chiedeva cosa mai dovremo trasportare tra vent'anni sui questi treni super-iper-mega, quando non si fanno funzionare decentemente nemmeno quelli che abbiamo ora. Gente che chiedeva di impiegare 15 miliardi di euro non per bucare un'ennesima volta le Alpi, ma per gli ospedali, per le energie rinnovabili, per il risanamento ambientale.


Tanto per fare esercizi di termodinamica della follia: 15 milioni di metri cubi di roccia estratta dalla galleria di 54 chilometri sotto il Moncenisio non sanno dove metterli. Ecco la brillante soluzione pensata dai progettisti: l'imbocco del tunnel è a circa 600 metri, a 2000 metri c'è la cava dalla quale fu prelevato il pietrisco per la costruzione della diga del Moncenisio nel 1968. Dunque, riempiamo la cava con lo smarino e il gioco è fatto! Con un nastro trasportatore lungo 16 chilometri eleviamo rocce della densità di 2500 kg/m3 su 1400 metri di dislivello. Solo la deriva dei continenti è capace di tanto, ma lavora con incrementi di un millimetro all'anno.


Capite cosa vuol dire il delirio dell'energia facile? E noi stiamo qui a pensare di risparmiare pochi miseri watt isolando il tetto o andando sul motorino elettrico...
I vecchi della montagna, fermi di fronte ai blocchi della polizia, dicevano che sono passati solo 60 anni da quando le bande partigiane facevano gli stessi sentieri inseguite dai tedeschi. Pensate a queste cose quando tra tre mesi vi presenteranno la Val di Susa imbellettata per le Olimpiadi invernali. Boh, ora sono troppo scosso per proseguire, rischio di scrivere stupidaggini. Ne riparleremo a sangue meno bollente. Grazie per i vostri messaggi di solidarietà...


Cari amici, a leggere i titoli dei giornali di oggi c'era da mettersi le mani nei capelli.
Roboanti dichiarazioni della destra e della sinistra sviluppista, del tipo: "Si è trattato di piccole proteste di ambientalisti e centri sociali, bisogna andare avanti senza esitazioni", "è un'opera fondamentale per il paese", "è strategica", "garantirà occupazione e prosperità"... E così via.
Questa è la lettera aperta che ho indirizzato al sindaco di Torino (ex Pci, ora sinistra sviluppista):


"Caro Chiamparino, nel febbraio 2004, Ti difesi pubblicamente contro le accuse di mancato sgombero neve durante una massiccia precipitazione. Presi questa decisione perché ritengo importante cercare di essere obiettivi e sforzarsi di capire quando le cose sono giuste o sbagliate. Ora ti chiedo indietro il favore. Ti chiedo di valutare con coscienza la questione dell'opposizione al Tav in Valsusa, lasciando perdere la propaganda retorica fatta di "opera strategica", "occasione di sviluppo", "corridoio internazionale".


Parole vuote, mancano i numeri che dimostrano effettivamente quali siano i vantaggi. Invece di numeri sugli svantaggi, in questi anni, se ne sono accumulati assai, messi nero su bianco da professionisti e docenti universitari (http://www.notavtorino.org). Ma si fa di tutto per non accettare la loro discussione. Ci sono molte contraddizioni nel sostenere - destra e sinistra insieme - questa "grande opera". In genere si dice che la politica ha la vista corta, pochi mesi o al massimo pochi anni. Per questo non si investe sulle energie rinnovabili, sul risparmio energetico, sul risanamento dell'assetto idrogeologico, sulla pianificazione urbanistica, sulla ricerca scientifica. Strano che per il Tav, opera che sarebbe pronta tra oltre 15 anni, si sia invece tutti così solerti... C'è qualcosa sotto. Intanto la "nobile Torino" è un colabrodo. Come ci si può agitare così tanto per far partire un'opera faraonica che sfregia le Alpi e manganella le persone, quando non si riesce a dimostrare nemmeno di saper chiudere piccoli cantieri aperti da decenni, come il passante ferroviario?


Ogni volta che vado in studio Rai a Milano, osservo sconsolato il degrado di Porta Susa, i rifiuti, il cantiere infinito di Corso Inghilterra, un biglietto da visita triste, altro che città olimpica. Si dimostri di saper risolvere prima l'ordinario dello straordinario.
Il Tav è un progetto fuori luogo nel contesto morfologico del territorio italiano. E' un simbolo di una voracità ambientale infinita che le leggi fisiche non permettono più di sostenere a lungo.


Chi percorre l'autostrada Torino-Milano vede oggi la nuova linea Tav che è uno scempio geografico, una muraglia opprimente di calcestruzzo che chiude il guardo a sud per 100 chilometri. Un atto d'arroganza tecnologica per guadagnare mezz'ora. Centocinquant'anni fa la ferrovia ancora oggi in servizio, assai meno invasiva, ridusse quel viaggio da quattro giorni a quattro ore. Miglioriamo il servizio che già c'è, fatto oggi di zecche e di ritardi sistematici. E' un problema di rapporto costi-benefici. Sette miliardi di euro per un inferno di cemento che scempia i migliori terreni risicoli d'Europa. Torino e il Piemonte non saranno lastricate d'oro né grazie a questo o a quel nuovo treno "veloce". Invece potranno trovare nuove opportunità nell'elaborazione di un nuovo modello di sviluppo meno invasivo, già suggerito da un grande manager Fiat torinese troppo presto dimenticato: Aurelio Peccei. Sì, proprio lui, il fondatore del Club di Roma, promotore dello studio Mit sui limiti dello sviluppo. E' un libro del 1972, in biblioteca si trova, e Tu, che sei un forte lettore, so che andrai a riprenderlo. Vedrai che abbiamo di fronte problemi assai più impellenti del Tav.
Luca Mercalli".


Pubblicato http://www.notav.it



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Voce dalla stazione di Oulx
by aaw Monday, Nov. 07, 2005 at 7:28 PM mail:

audio: MP3 at 2.6 mebibytes

intervista raccolta da radio cooperativa di padova - sabato 7/11/05 - ore 12.30

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x Misha
by non sapiente, ma informato Tuesday, Nov. 08, 2005 at 4:45 AM mail:

Misha, c'hai internet. Ma come ca%%o fai a dire di essere "ignorante in materia di alta velocita"?! E documentati! Questo e' un buon punto di partenza:
http://italy.indymedia.org/news/2005/11/916827.php
ovvero:
http://www.censurati.it/index.php?q=node/3202
E tieni d'occhio indy torino che escono sempre dati interessanti, e agghiaccianti. E ascolta radioblackout, 105.250FM se sei di Torino, altrimenti dalla rete
http://www.ecn.org/blackout/
E smettila di credere a Repubica, Corrieredellapera, Labusiarda e a Tv, ai Sorrisi e ai Cazzoni.

NO TAV!

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Associazione Antichi Passi di Avigliana - copia comunicato
by mkhtr Tuesday, Nov. 08, 2005 at 5:00 PM mail:

L'Associazione Antichi Passi di Avigliana mi chiede di
diffondere questa notizia.
Ricordo che l'Associazione Antichi Passi è strettamente
collegata al Parco dei Laghi di Avigliana e si occupa di
tutela e valorizzazione di varietà antiche e razze in
estinzione in Piemonte.

Vi prego di far girare il più velocemente possibile questa
notizia ai vostri indirizzari per "rompere" la cortina
"fumogena" sparsa dalla censura dei mezzi di informazione tv
sulla situazione in val di Susa. Li c'è gente che se la Alta
Velocità va avanti rischia la vita per l'amianto mentre lo
spreco di soldi per un'opera inutile riguarda tutti.
Sosteniamoli almeno facendo girare l'informazione.

Testo del messaggio

IMPORTANTE !

Per favore, leggete questo documento fino in fondo. Non vi
chiedo che
pochi minuti del vostro tempo.

Scrivo queste poche (spero) righe con l'unica ! intenzione
di portare a
conoscenza una situazione che la maggior parte dei media
cerca di tener
nascosta.

Da diversi anni è in corso in ValSusa una manovra di
resistenza
organizzata contro la linea ad alta velocità ferroviaria
Torino-Lione
(TAV).

Quello che fanno credere i media è che gli oppositori siano
pochi e
comunque motivati solamente dal fatto che "gli passa il
treno sotto casa".
Nella manifestazione di giugno c'erano 30000 persone (in
tutta la Val Susa
ci sono 50000 abitanti).

Non posso di certo smentire questa motivazione, ma in realtà
i motivi
veri (che vengono metodicamente nascosti dai media) sono ben
altri:

1.. La tratta Torino-Lione è completamente inutile: nella
Val Susa
esiste già una linea ferroviaria sottoutilizzata, in grado
di reggere il
traffico richiesto (considerando i tassi di crescita) almeno
fino al 2! 050.

2.. La linea in costruzione è esclusiv! amente m erci, non
si avrebbe
alcun vantaggio in termini di tempo per la percorrenza da
Torino a Lione. I
treni passeggeri comunque continuerebbero a transitare nella
linea storica
con i tempi di percorrenza attuali.

3.. Nel tratto montano (e quindi da Torino alla Francia),
comunque non
sarebbe una tratta ad alta velocità perchè la conformazione
del terreno
montano non la rende possibile.

4.. L'amianto sotto al Musinè c'e' veramente (è già
ampiamente
dimostrato), e nei progetti non c'è il minimo accenno ad un
piano di messa
in sicurezza dell'amianto estratto (è previsto semplicemente
uno stoccaggio
in valle a cielo libero), che con i frequenti venti della
ValSusa verrebbe
distribuito e respirato in tutta la cintura ovest di Torino
ed in Torino
stessa. Le malattie causate dalla respirazione di anche solo
1 fibra di
amianto vengono diagnosticate 15 anni dopo l! 'inalazione.
Dal momento della
diagnosi la mortalità è del 100%, ed il tempo di vita medio
è di 9 mesi.

5.. Il corridoio 5 (tratta Lisbona-Kiev) di cui questa
tratta sarebbe
parte fondamentale non esiste: da Trieste verso est l'opera
è bloccata in
tutti i suoi aspetti.

6.. Finanziariamente è un disastro annunciato: perchè vada
in attivo,
nella tratta dovrebbe passare un treno merci ogni 3 minuti,
24 ore al
giorno. Per questo motivo, al momento nessun privato si è
impegnato
finanziariamente, banche e fondazioni comprese. La tratta è
costosissima,
ed i soldi non ci sono: è notizia recente che nella
finanziaria di questi
giorni sono stati tagliati quasi tutti i fondi per le grandi
opere. Gli
unici soldi su cui si regge l'opera sono i finanziamenti
europei.

7.. Se dovessi elencare tutte le implicazioni legali del
ministro
Lunardi (! mi spiace, ma non riesco proprio a dare
dell'onorevole ad unaper sona del genere) questo documento
diverrebbe troppo lungo. Dico solo che
l'appalto per la costruzione del tunnel di 52Km (7,5
miliardi di euro) è
stato vinto da una ditta francese che l'ha subbappaltato
alla francese
RockSoil, di proprietà della moglie.

Forse ora è più chiaro e motivato perchè nelle proteste dei
ValSusini
sono presenti sempre, in prima fila, tutti i sindaci e le
istituzioni di
tutti i paesi della Valle, indipendentemente dal partito
politico di
appartenenza.

Il CIPE, incaricato di distribuire i fondi italiani, ha già
eliminato la
tratta Torino-Lione dalle opere da finanziare dallo stato
italiano
(nonostante quanto riferito dai media). L'unico obiettivo di
chi il TAV lo
vuole fare è quello di agganciare la pioggia di
finanziamenti europei per
le grandi opere; per far questo, devono entro fine anno
poter dire che i
lavori sono iniziat! i.

Lunedì 1 novembre ho partecipato al blocco dei lavori a
Mompantero: in
500 persone (saremmo stati molti di più, ma alla maggior
parte delle
persone è stato impedito di raggiungere i luoghi della
protesta,
militarizzando Susa) abbiamo bloccato senza alcuna violenza
per un giorno
intero 1200 demotivati esponenti delle forze dell'ordine. La
notizia che i
siti siano poi stati presi in possesso dalle forze
dell'ordine in nottata
(quando non c'era più nessuno ad opporsi e verificare)
sembrerebbe falsa,
alcune persone hanno verificato il giorno successivo che i
siti erano
ancora sgombri.

La questione NoTAV non è una questione di sinistra o destra:
l'opposizione è trasversale, ed ogni persona di buon senso
che sia
informata sul problema non ha difficoltà a capire le nostre
ragioni. Il
problema è che la voce dei NoTav ciene puntualmente
soffocata ! dai media,
per la grande quantità dei finanziament! i europe i in
gioco. Personalmente
penso che anche i più accesi interessati questo lo sappiano
benissimo, e
dell'opera non gli importi proprio nulla. L'unica loro
preoccupazione è
farsi rigirare nelle loro casse i soldoni europei.

Non chiedo a chi legge questo messaggio di crederci
ciecamente,
ovviamente può essere inteso come propaganda di parte, ma di
informarsi
anche dal altre fonti indipendenti. Purtroppo il quotidiano
La Stampa ed il
telegiornale regionale di Rai 3 sono le fonti di
informazione che si sono
rivelati più corrotti e di parte, non solo nei commenti alle
notizie ma
anche nel continuo riportare notizie false.

Qualche anno fa è venuta una troupe di Report diversi giorni
in valle a
fare un servizio sul problema. Risultato: il servizio non è
mai andato in
onda ed il giornalista è stato quasi licenziato.

Il mio intento non è solo di! convincervi sulle nostre
ragioni, ma
prevalentemente di informarvi. Se credete che le
informazioni di questo
messaggio siano false, vi invito a verificarle. Penso che
poi la
convinzione venga da sola.

Vi prego di inoltrare questo documento al maggior numero di
persone
possibile.

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Lavori in Valle Susa - Impresa di Lunardi
by copy&paste Tuesday, Nov. 08, 2005 at 9:58 PM mail:

http://italy.indymedia.org/news/2005/11/917665.php

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news sul notav
by ugo Wednesday, Nov. 09, 2005 at 7:52 AM mail: ugokind@virgilio.it

c’è stata una fiaccolata sabato sera di 15000 persone, la vigilessa del Villar , quella di Bussoleno e una di Susa sono indagate per resistenza alla forza pubblica, di notte (o nei giorni successivi non è chiaro) sono riusciti a recintare con fettuccia bianco – rossa i siti, ma se è stato fatto dopo le ore 19 non ha valore legale, inoltre un sito è stato recintato sbagliato di 4-500 metri, e altri due sono su terreni che sono franati, se questa è l’organizzazione e l’efficienza dei lavori cominciamo bene !!

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Finalmente un giornalista
by Roberto Wednesday, Nov. 09, 2005 at 5:01 PM mail:

Finalmente un giornalista vero che fa un servizio vero su amianto e uranio i valsusa. Meno di due minuti ma giá bastano, a meno che qualcuno ora si inventi che il contatore geiger era truccato. Il video preso dal tg3 lo potete trovare a quest'indirizzo

http://www.legambientevalsusa.it/

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Lettera aperta al movimento NO-TAV
by diversi compagni e compagne Wednesday, Nov. 09, 2005 at 8:50 PM mail:

LETTERA APERTA AL MOVIMENTO NO-TAV, AI COMITATI, AI VALSUSINI IN LOTTA...

Sul ponte del Seghino, il 31 ottobre, una splendida nottata/giornata di lotta ha dimostrato nella pratica quel che può fare una popolazione determinata a difendere la propria terra e il proprio futuro. Tra i sentieri di Ganduia si è fatta strada una dimensione diversa, qualitativa, della forza e dei rapporti tra le persone, che meritava di dispiegarsi ed allargarsi, nel confronto reciproco e nel prosieguo della lotta.

Invece no. Pochi giorni di bombardamento mediatico e una buona dose di rincoglionimento, hanno ricacciato indietro quell’entusiasmo e quella forza, riaprendo le "nere pagine dei misteri della Valsusa!" ...Che palle!!!

Sono bastati un volantino (che peraltro pare scritto più da un mitomane che da uno pseudo lottarmatista rincutito) e un pacchetto con qualche grammo di esplosivo, senza innesco, abbandonato sul ciglio di una statale... a far esplodere il finimondo. Non è successo sostanzialmente nulla, ma subito la rappresentazione mediatica e politica di quel nulla ha riversato con prepotenza sullo scenario valsusino l’"allarme terrorismo", quel mostro sempre buono a seminare confusione, paura e controllo.

Spiace vedere tanti compagni di lotta, pur nella legittima preoccupazione a non farsi strumentalizzare, avvallare così la sopravvalutazione mediatica di un fatto in sé pressoché insignificante (ci sono certo ben altre e più urgenti questioni su cui dibattere e, soprattutto, ben altro da fare, di questi tempi in Valsusa) e cadere nel giro di poche ore nell’isterismo da "prendiamo le distanze!", "subito la conferenza stampa!", "tutti devono prendere posizione!", "allarme, allarme!".

Saremo forse dei sempliciotti, poco inclini alle mediazioni e agli equilibrismi della politica, ma il fatto che ognuno prenda posizione ci pare abbastanza scontato... però le posizioni vere – quelle che contano – si vedono e si verificano più che altro sul campo, nel corso delle lotte condotte insieme, guardandosi negli occhi e conoscendosi con l’esperienza, piuttosto che con l’inchiostro su qualche scartoffia... come questa (che infatti avremmo volentieri evitato di scrivere). Ma tant’è... il clima d’isterismo ha inevitabilmente travolto anche noi, in quanto parte di questo movimento, e ci siamo sentiti quasi in dovere di metter per iscritto queste banalità.

E allora sia..., in questa foga da condanna, pronunciamo anche noi la nostra:

Se c’è qualcosa che merita di essere condannato, e senza dubbio lo è senza appello, è il tentativo di stornare la lotta no-tav dai suoi obiettivi, di creare spaccature, di frenare il suo slancio, la ricerca di mettere cappelli e di cavalcare la protesta, da qualunque parte tali tentativi arrivino. Da condannare, insomma, è chi sta cavalcando quel pacchetto per usarlo contro il movimento. Poco importa chi ce l’abbia messo, sia stato un valsusino incazzato, un mitomane, oppure gli stessi carabinieri. Del resto in una lotta popolare, per definizione lotta di tutti, può succedere di tutto, anche quel che si può non condividere o controllare; averne consapevolezza è premessa indispensabile per non farsi prendere dal panico e continuare sulla strada dell’autodeterminazione, senza passi indietro.

Per dirla tutta, poi, ci sembra evidente che il pericolo più concreto di strumentalizzazione della lotta in Valsusa arrivi non tanto da improbabili brigate lottarmatiste quanto, al contrario, proprio da quei settori istituzionali (e mediatici e giudiziari) che stanno approfittando di quest’allarme creato ad arte per costringere tutti a smettere di fare blocchi e boicottaggi, a fare un passo indietro per non alzare la tensione e a rientrare a capo chino nei ranghi della legalità (quella legalità, detto per inciso, che ha trasformato la valle in una sorta di West-Bank alpina, all’ombra dei check-point, dei blindati e delle mitragliette; quella legalità che inizia ora anche a dispensare denunce per chi ha compiuto il "crimine" di difendere la propria terra).

Giusto la sera precedente, in una riunione del coordinamento dei comitati, si sottolineava l’importanza di non cadere nelle prossime prevedibili trappole, nei tentativi di spaccare il movimento già preannunciati da media e magistratura. Neanche a dirlo, poche ore dopo, arriva la notizia-bomba. Neanche a dirlo, scoppia l’isteria collettiva e la corsa alla dissociazione e alla presa di posizione, si scatenano ipotesi, sospetti e interpretazioni, appelli alla vigilanza, alla difesa della sacra legalità e alla condanna del "terrorismo" (che non c’è). Tutto il resto sfuma in secondo piano, di fronte alla necessità di "schierarsi" per le prime pagine di giornali e TV, oggi così zeppe di Valsusa. Ma tutto quel resto, che passa in sordina, è esattamente quello che questo bombardamento mediatico-giudiziario vuole cancellare: la lotta popolare e autodeterminata contro il TAV, i sondaggi e l’occupazione militare della valle.

Evitiamo che proprio quella sacrosanta e imprescindibile attenzione a non farsi "sovradeterminare" da chicchessia, si ritorca su se stessa cascando nell’infido quanto banale trappolone. I segnali già ci sono: se la sera prima, al coordinamento dei comitati, l’intenzione condivisa era di costruire una iniziativa contro LTF, di caratterizzare la fiaccolata del giorno successivo contro l’occupazione militare, di costruire un presidio permanente a Urbiano, il giorno dopo tutto è cambiato: l’iniziativa contro LTF salta, alla fiaccolata il clima è cupo, non uno slogan, non lo striscione contro la militarizzazione, non il presidio, non il camper... Già, "non alziamo la tensione..." e poi "c’è stato altro a cui pensare...". Voilà, il gioco è fatto. I passi indietro pure. E a noi sono caduti i coglioni.

L’allarme mediatico è riuscito, in questo modo, a ottenere l’effetto sperato: farci sprecare energie a parlare del niente, energie tolte al vero allarme del momento: il blocco di sondaggi e trivelle, l’allontanamento dei check-point dalla valle. Queste sono e rimangono, a nostro avviso, le priorità. Su un pacchetto ritrovato su una statale, chiunque l’abbia messo, non ci interessa stare a menarci il torrone... Non sprecheremo più parole su questo nulla. Questa è la nostra "presa di posizione".

– NON UN PASSO INDIETRO –
– NO TAV – NO SONDAGGI – FUORI LE TRUPPE D’OCCUPAZIONE –


Diversi compagni e compagne
partecipi alla "battaglia del Seghino"
e solidali con la lotta contro il TAV


Scritto tra Susa e Torino, 6-7 novembre 2005
Fotocopiato in proprio – via S. Ottavio 20, Torino – 7/11/2005

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16 Novembre blocco generale NO TAV...
by NoTav Wednesday, Nov. 09, 2005 at 11:25 PM mail:

Mercoledi' 16/11/05 CORTEO da Bussoleno a Susa e BLOCCO GENERALE della VALLE

SCIOPERO di 8 ore dei lavoratori delle aziende private ed astensione dal lavoro degli addetti ai servizi e alla pubblica amministrazione
Sospensione dell'attività di commercio

MANIFESTAZIONE

Partenza da Bussoleno, Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto (piazza del mercato)
Ritrovo alle ore 9,30 - partenza alle ore 10,00
Il corteo terminerà a Susa, in Piazza d'Armi

a seguire CONCERTO a Susa, sempre in Piazza d'Armi, alle ore 15,00.

SCARICATE e DIFFONDETE il volantino in formato PDF a questo indirizzo:
http://www.notavtorino.org/documenti/sciopero-16-11-05.pdf

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Analisi scientifica impatto ambiente [Manifesto]
by il manifesto Tuesday, Nov. 15, 2005 at 10:24 AM mail:

La scienza dà ragione alla Val di Susa- di VIRGINIO BETTINI- Professore di analisi e valutazioni ambientali all'università di Venezia da Il Manifesto 10/11/2005

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/10-Novembre-2005/art47.html

E' un pò pieno di termini tecnici, ma la Bresso dovrebbe capirlo, visto che a quanto pare è autrice di un testo universitario dal titolo "Valutazione ambientale e processi di decisione. Metodi e tecniche di valutazione di impatto ambientale" (nonché di una serie di libri vari dai titoli evocativi come "Economia ecologica", "Per un'economia ecologica", "Pensiero Economico e ambiente")

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La scienza dà ragione alla Val di Susa [Manifesto online]
by Il Manifesto Tuesday, Nov. 15, 2005 at 8:37 PM mail:

La scienza dà ragione alla Val di Susa- di VIRGINIO BETTINI- Professore di analisi e valutazioni ambientali all'università di Venezia da Il Manifesto 10/11/2005.

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/10-Novembre-2005/art47.html

E' un pò tecnico, ma la Bresso dovrebbe capirlo, visto che a quanto pare è autrice di un testo universitario dal titolo "Valutazione ambientale e processi di decisione. Metodi e tecniche di valutazione di impatto ambientale" (nonché di una serie di libri dai titoli evocativi come "Economia ecologica", "Per un economia ecologica", "Pensiero economico e ambiente"). No comment.


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il futuro dei trasporti
by Domenico Schietti Wednesday, Nov. 30, 2005 at 1:02 PM mail:

Il futuro non è nella circolazione di merci e persone e quindi di TAV, aerei maxijumbo e bisogno di aumento della produzione di energia.... ma nella circolazione di software. Come prima si dovevano produrre e stampare milioni di dischi e cd e distribuirli capillarmente ora si manda un file della canzone. Lo stesso con i giornali, prima bisognava andare nel bosco, tagliare l'albero, farne carta poi procurarsi l'inchiostro poi stampare, poi distribuire nelle edicole e andare a comprarli ed ora invece basta entrare in internet nel sito del proprio giornale. Nel futuro il proprio pc avrà un'estensione tipo stampante ma leggeremnte più grande per "stampare oggetti". Si inserirà nella propria "stampaoggetti" della biomassa e ne usciranno pezzi da assemblare tipo ikea per tavoli, sedie e mobili. Basterà inserire delle fibre vegetali e si "stamperanno" camicie e così via.Il traffico merci e persone nel giro di dieci anni si ridurrà dell'80%. Sveglia ragazzi.


Domenico Schietti
Un Mondo a Misura di Bambino
http://www.liberaassociazioneilpopolo.it/1/3/semplificazione/societa-liberta/

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Sì al TAV, ma fuori dalla Val Susa
by Nix MC Tuesday, Dec. 13, 2005 at 1:00 PM mail:

download PDF (458.5 kibibytes)

Ovvio che qua nessuno è contro l'idea di Alta Velocità... qua non volgiamo che devastino popolazione e territorio... in allegate trovi un volantino che riassume alcune delle ragioni dei NO TAV... in più vai a fare un giro su http://www.legambientevalsusa.it/ lì troverai tutti gli approfondimenti necessari.

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