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I° documento dei comitati di FOLIGNO
by messner Thursday, Jan. 12, 2006 at 1:02 PM mail:

questo è il testo del I°documento votato dal Comitato cittadino "Salviamo il Topino-salviamo i ponti storici di Foligno" nel mese di dicembre. E' ormai un mese e mezzo che la città di Foligno è in costante mobilitazione: aiutateci a darle un risalto massmediatico

Salviamo il fiume Topino ed i ponti storici della città!

In queste settimane l’ente di bonifica e la Regione Umbria stanno cercando di realizzare un progetto di messa in sicurezza del fiume Topino, in previsione di eventuali piene (sic!) che possano determinare rischi per la popolazione ed il centro abitato di Foligno.

Generalmente, gli interventi idraulici finalizzati a prevenire ipotetiche situazioni di rischio consistono nell’individuare ed attrezzare delle aree di esondazione, capaci di accogliere le acque del fiume in caso di piena. Tali aree solitamente (e per motivi facilmente comprensibili) vengono individuate a monte dei centri abitati, prima, cioè, che il fiume faccia il suo ingresso nell’agglomerato urbano. L’intervento a monte, infatti, permette di prevenire la situazione di rischio, salvaguardando la salute del fiume ed i centri abitati.

Anche il fiume Topino, pertanto, potrebbe essere messo in sicurezza rispetto al rischio di un’eventuale piena, individuando delle aree di esondazione “a monte” della città di Foligno, evitando così di intervenire sul letto del fiume nel tratto urbano e salvaguardando al tempo stesso anche i ponti storici della nostra città.

Il progetto presentato dall’ente di bonifica e sostenuto dagli altri enti territoriali, non prevede, invece, alcun intervento di carattere preventivo a monte del centro abitato, ed esclude la possibilità di individuare delle aree di esondazione nel tratto di fiume precedente al suo ingresso nell’agglomerato urbano.

Questa scelta incomprensibile, che contrasta con le soluzioni più avanzate, sostenute da tempo dalla letteratura scientifica più autorevole, rischia di produrre delle conseguenze gravissime. Siccome è comunque necessario mettere in sicurezza il fiume, nel rispetto della normativa vigente, la mancata volontà di individuare delle aree di esondazione comporta la necessità di intervenire sul tratto del fiume compreso fra le fornaci Hofmann e la frazione di Budino. Tale scelta determinerà la presenza di diversi cantieri sul letto del fiume per un numero imprecisato di anni (con la sua conseguente morte), la demolizione dei ponti della Vittoria e di Porta Firenze (che è, talaltro, monumento storico della città), l’allargamento del letto del fiume e quindi il dimezzamento della sua profondità già, peraltro, molto scarsa (specie nel periodo estivo), con evidenti conseguenze per la flora e la fauna ittica.

È evidente, dunque, il rischio di un danno irreparabile non solo per il patrimonio storico della città di Foligno, ma anche e soprattutto per l’ecosistema fluviale, già messo duramente alla prova in questi anni.

A rendere il tutto ancor più inaccettabile è il fatto che il progetto, già in fase avanzata di elaborazione, è stato studiato, redatto ed approvato dalla Conferenza dei Servizi degli uffici tecnici competenti senza il minimo coinvolgimento della popolazione interessata. Ma decidere di sconvolgere un fiume ed abbattere un ponte storico di una città piuttosto che individuare un’area di esondazione ambientalmente non impattante non è una scelta tecnica! È una scelta politica e come tale deve essere presa dai cittadini.

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vite sacrificabili...
by budino Thursday, Jan. 12, 2006 at 1:23 PM mail:

Negli scorsi giorni il Consorzio di Bonificazione ha risposto ai contadini di Budino che la loro realtà, il loro lavoro e le loro produzioni, sono tutto sommato sacrificabili in quanto poco significative, rispetto alla possibilità di costruire un grande centro commerciale e di togliere il vincolo di edificabilità per una buona parte del territorio folignate limitrofo al fiume. Lo scopo del progetto dell'ente di bonifica, infatti, non è tanto quello di mettere in sicurezza il fiume (un sistema fluviale come quello costituito dal Topino-Menotre-Caldognola può essere messo in sicurezza in mille altri modi...)quanto quello di permettere di aumentare le volumetrie (in particolare quelle del futuro IPERCOOP) e costruire lungo il fiume (assurdità permessa dal PRG!!!si vuole mettere in sicurezza il fiume e costruire affianco al suo letto!!!!)
E' EVIDENTE CHE QUELLE REALTA' CHE NON POSSONO E/O NON VOGLIONO MISURARSI SUL MERCATO GLOBALE (COME I CONTADINI DI BUDINO) SONO CONSIDERATI "PRODUZIONI TRASCURABILI". ORAMAI ANCHE LA REGIONE UMBRIA E L'AMMNISTRAZIONE DI FOLIGNO SEMBRANO AVER ASSUNTO COME PARADIGMA DELLO SVILUPPO LA COMPETITIVITA' SUL MERCATO GLOBALE: SONO LE PRODUZIONI CONFORMI ALLA GRANDE DISTRIBUZIONE SEMBRANO TROVARE DIRITTO DI CITTADINANZA IN QUELLA CHE UNA VOLTA ERA LA NOSTRA VERDE UMBRIA...

...MA ORAMAI DI VERDE(...E DI ROSSO) L'UMBRIA SEMBRA AVERE BEN POCO!!!

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