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Appello ai cantanti
by contro la legge FIni Friday, Jan. 23, 2004 at 10:53 PM mail:

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questo l'appello ai cantanti
Appello ai cantanti

"Basta con il mito della droga! Non usiamo questa parola come uno
spaventapasseri. Dichiarare 'attenzione ai cantanti che dicono che la droga
un diritto' ha il sapore di censura, suona un po' intimidatorio ed evoca il
tentativo di voler limitare la libertà di opinione e di parola, in antitesi
con i principi della libertà di espressione sanciti dalla Costituzione.
Nessun artista 'propaganda' o 'incita' dal palco il suo pubblico a fare uso
di sostanze stupefacenti. "Basta demonizzare il mondo della cultura e dello spettacolo"
Iniziava così l'appello lanciato da alcuni cantanti contro l'aggravamento
della criminalizzazione dei consumatori di droghe, novità fantasticamente
proposta da Fini, che è stata una delle poche iniziative significative a cui
abbiamo assistito, ma dopo il clamore iniziale quasi nulla è seguito né
altri hanno rilanciato il messaggio. Al contrario, gli effetti nefasti della
nuova legge hanno iniziato a manifestarsi ancor prima della sua entrata in
vigore e sono sotto i vostri occhi ancor prima dei nostri. La campagna
mediatica e repressiva è già partita, pronta a terrorizzare casalinghe, ad
intimidire gli studenti con perquisizioni nelle case e cani davanti alle
scuole alla ricerca di poche canne, a censurare le poche voci (intonate e
non) che si oppongono al delirio securitario. Così, immediata arriva la
proibizione ad alcuni di voi di partecipare a S.Remo; prove generali di un
avvelenamento del clima culturale che ha il sapore del ritorno alla barbarie
e dell'autoritarismo e non si limita allarmisticamente a condannare le
condotte ma censura la parola.
La realtà del nostro paese è quella di almeno 4 milioni di consumatori di
marijuana, molti dei quali poliassuntori che vivono nell'illegalità
un'esperienza evolutiva, con un alto rischio non tanto legato al consumo in
sé quanto alla criminalizzazione, alla disinformazione, alla mancata
possibilità di un controllo della qualità delle sostanze.
Siamo certi che l'approvazione della proposta Fini comporterebbe un
pericolosissimo aggravamento della situazione e non intendiamo assistere
inermi allo sfascio che si preannuncia. La legge infatti, aldilà della folle
equiparazione tra droghe pesanti e leggere e delle pesantissime pene
previste anche per i semplici consumatori, ridisegna completamente il
sistema degli interventi. Affidando alle comunità di recupero il potere non
solo di curare ma anche di diagnosticare lo stato di tossicodipendenza apre
ad una possibile caccia al 'drogato' che ci fa solo rabbrividire.
Un vasto cartello di soggetti ha lanciato nel paese la propria opposizione
al proibizionismo di FINI, un opposizione variegata che va dal paesino più
piccolo di provincia alle grandi città, dagli insegnanti agli amministratori
passando per i centri sociali, le comunità, i Sert. E' un'opposizione quella
che si è creata che ha la voglia ed il coraggio di sfidare con
argomentazioni lucide e pragmatiche chi vuol farsi la propria carriera
elettorale sbattendo in carceri sovraffollate milioni di consumatori.
Siamo un insieme vasto ed eterogeneo di persone e gruppi che per passione
politica e culturale da anni sono impegnati contro il proibizionismo, una
mostruosità non solo responsabile di rispondere con inutili vessazioni (dal
carcere al ritiro della patente) alle scelte a agli stili di vita non
allineati di migliaia di persone ma anche in grado di infettare la sfera
morale, com'è riconoscibile nell'ipocrisia che regna nel paese quando si
tocca il tema delle sostanze. Siamo consumatori, operatori sociali e
sanitari, semplici cittadini, riteniamo che questa realtà, che insieme
vediamo e sentiamo, negata e manipolata dai poteri forti, richieda in questo
momento un riconoscimento ed una mobilitazione straordinaria perchè
riguarda, direttamente o meno, TUTTI.
Riteniamo necessaria un'opposizione forte, trasversale, che vada oltre le
forze attualmente in campo, che raduni le energie provenienti da diverse
parti sociali e che diventi soprattutto una battaglia di civiltà a difesa
delle libertà e dei diritti di tutti.
Stiamo organizzando per il 21 febbraio a Roma una grande
manifestazione/evento nazionale, per questo vi chiediamo di collaborare con
noi, aderendo all'ampio cartello e partecipando al concerto che stiamo
organizzando per la sera.
Siamo convinti che nel paese milioni di persone sono contrari a quanto si
sta profilando e che fuori dal parlamento sia prevalente una coscienza più
sensibile ed evoluta di quella rappresentata in quell'aula. Proviamo
insieme a farla vincere!

Campagna ConFini Zero
per adesioni
artisti@confinizero.it

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