Rilanciamo l’appello de* compagn* del CPS LA RESISTENZA
Sabato 29 ore 12:00 davanti alla Prefettura di Ferrara
Sono passati ormai diversi mesi dai fatti di Gaibanella, Bondeno e dagli insulti razzisti durante le manifestazioni della Lega Nord in zona GAD a Ferrara e, di nuovo, ci troviamo a denunciare azioni discriminatorie e razziste questa volta avvenute a Gorino.
Lunedì 24 ottobre a Gorino gran parte della cittadinanza si è mobilitata per impedire l’accesso al paese ad un ristretto gruppo di richiedenti asilo che doveva essere ospitato presso l’unico ostello locale (di proprietà della provincia) parzialmente requisito dalla Prefettura di Ferrara nello stesso giorno.
L’episodio ci riguarda tutte e tutti, ed è un dovere etico e non soltanto politico quello di condannare questi comportamenti razzisti e discriminatori. Pensiamo che l’unica via possibile sia una condivisione solidale degli spazi e la libertà di movimento per tutti, senza barriere né confini.
Ma una volta riconosciuta la responsabilità personale di ciascuno dei razzisti di Gorino, è fondamentale per noi denunciare anche le responsabilità politiche dell’Europa, del Ministro degli Interni e delle istituzioni locali, che con il loro piano volutamente emergenziale non fanno altro che trattare i migranti come dei pericolosi pacchi da smistare. Mentre i media principali fanno a gara per diffondere pregiudizi e paura nei confronti dei migranti, il governo parla di penalizzazione dei comuni che non sono disponibili ad accogliere, senza di fatto creare una comunicazione reale tra istituzioni e cittadini. Come nei peggiori anni del fascismo ci troviamo nuovamente di fronte a politiche scellerate calate dall’alto, che sempre più vengono accompagnate da parole come sequestri e deportazioni. In questo modo si lascia libertà totale a risposte razziste e a movimenti populisti di destra che fabbricano voti sulla rabbia e la disinformazione.
Vogliamo che chi specula sulle vite dei migranti si assuma la responsabilità delle proprie azioni.
Diciamo NO all’attuale gestione dei flussi migratori che paragona esseri umani a oggetti.
Diciamo NO alla speculazione sulla vita delle persone e alle guerre economiche che generano i flussi migratori.
Diciamo NO all’autoritarismo nel nome dell’emergenza.
Diciamo NO all’odio xenofobo. NO all’innalzamento di barriere e linee di confine, ai nuovi lager come Calais, Idomeni, Ventimiglia.
Diciamo NO a chi pratica quotidianamente l’assurda ideologia del razzismo: nelle strade, nelle piazze, con i propri vicini di casa.
Rivendichiamo il diritto di tutte e tutti all’autodeterminazione, a una casa e a un reddito, alla libertà di movimento. Solo attraverso principi e pratiche di eguaglianza sostanziale si può pensare di uscire dalla spirale di violenza tra oppressi per realizzare una società migliore.
VI ASPETTIAMO TUTT* SABATO 29 OTTOBRE ALLE ORE 12, DAVANTI LA PREFETTURA DI FERRARA (Via Ercole I d’Este, 16).
CPS LA RESISTENZA