Grecia
Grecia - Occupata una sede tv | Occupato un Comune | Occupate 100 scuole | Striscione multilingua
(ANSA) - ATENE, 16 DIC - Ad Atene circa 50 studenti hanno occupato pacificamente la sede della tv pubblica per chiedere la liberazione dei loro compagni detenuti. La protesta e' andata brevemente in onda sul tg che si stava trasmettendo in quel momento, prima che le immagini fossero sostituite dalla pubblicita'. Nei giorni scorsi gruppi di studenti avevano gia' occupato pacificamente stazioni radio e tv in varie localita' del Paese chiedendo di trasmettere il loro punto di vista sulla situazione.
Grecia: comune Ioannina occupato da gruppo di giovani
IOANNINA - Il comune di Ioannina, capoluogo dell'Epiro, nel nord-ovest della Grecia, è stato occupato da una cinquantina di giovani. Nella stessa città da ieri sera sono occupati anche la radio municipale e il centro culturale. Lo riferiscono fonti della polizia. Intanto ad Atene per questo pomeriggio il coordinamento degli studenti greci ha organizzato un'altra manifestazione di protesta dopo l'uccisione del quindicenne Alexis Grigoropoulus, il 6 dicembre scorso, per mano di un poliziotto. (Agr)
Atene - Dal politecnico occupato: La loro democrazia uccide
Sabato 6 dicembre 2008 il compagno Alexandros Grigoropoulos viene assassinato a freddo colpito da un proiettile nel petto proveniente dall’arma di una guardia speciale, Epaminonda Karconea.
Contrariamente alle dichiarazioni dei politici e dei giornalisti, suoi complici nell’assassinio, non si tratta di un “caso isolato”, ma della massima espressione della repressione statale che in modo sistematico e organizzato ha messo di mira chi resiste, chi insorge, gli anarchici- libertari.
E’ il culmine del terrorismo statale che si esprime attraverso l’evoluzione del ruolo dei meccanismi repressivi, il suo continuo munirsi e l’aumento della percentuale di violenza che viene indotta attraverso il dogma della “tolleranza zero” e la propaganda di criminalizzazione - diffamazione nei confronti di chi lotta.
Per maggiori informazioni su mobilitazioni e azioni in Grecia
Per aggiornamenti specifici su mobilitazioni e azioni in Grecia, informa-azione vi suggerisce alcuni siti internet in lingua inglese :
direct action greece - Blog che pubblica con solerzia resoconti di sabotaggi, scontri, documenti di rivendicazione. (anche in greco)
occupiedlondon.org - Blog che si sta occupando di pubblicare aggiornamenti inerenti le sommosse scoppiate dopo l'assassinio di Alexis. (anche in francese e tedesco)
anarcores.blogspot.com - Blog che pubblica informazioni su lotte e mobilitazioni in Grecia e, di recente, azioni di solidarietà dall'estero. Su questo sito si possono trovare alcune lettere di prigionieri e aggiornamenti sulla mobilitazione dei prigionieri iniziata il 3 novembre.
Lugano - Immagini dal presidio al consolato greco
Dom, 14/12/2008 – 14:10Ancona - Occupato il consolato greco
Dal corteo contro la fianziaria, uno spezzone di studenti e di altre realtà di movimento si è staccato per dirigersi verso il consolato greco. Attraversando il blocco sindacale alcune tensioni con il servizio d'ordine della Cgil.
"Grecia, la rabbia degna. Con Alexis nel cuore", questo lo striscione apparso su corso Mazzini dopo l’occupazione della sede della rappresentanza diplomatica ellenica da parte di un centinaio di attivisti.
I manifestanti hanno ottenuto di poter tenere una conferenza stampa all’interno degli uffici dove è stato richiesto al Console di farsi portavoce della solidarietà espressa anche dalle Marche ai movimenti studenteschi greci dopo il brutale assassinio di Alexandrous Grigoropoulos.
Perugia - Corteo spontaneo per Alexis
Questa mattina, un corteo spontaneo, dopo aver attraversato parte del centro della città, si è diretto verso il consolato greco.
Ovviamente, all’imbocco della via c’era ad aspettarlo un nutrito gruppo di servi in divisa e in borghese, che ha impedito il passaggio nella via ai manifestanti, lasciando invece che "chi non era interessato alla protesta" potesse liberamente passare.
La risposta del corteo è stata quella di bloccare totalmente la via, mettendo in crisi lo shopping natalizio.
Così, tra urla e spintoni, il corteo è riuscito a farsi strada e a raggiungere il consolato dove, con slogan, manifesti attacchinati e fumogeni, si è portata solidarietà alla lotta dei compagni greci e si è ricordato Alexis.
Lugano - Presidio sotto il consolato greco | testo volantino
Oggi 12 Dicembre anche a Lugano la rabbia e la solidarietà si sono espresse contro le autorità greche.
Arrivati al consolato in via Frasca 6 abbiamo notato con piacere che qualcuno prima di noi è passato a vergare un messaggio sull'entrata: ALEXIS VIVE!
Nonostante l'inquietante dispiegamento di forze dell'"ordine", per un’ora abbiamo ricordato al console che l'uccisione di Alexis non passa inosservata né in Grecia né altrove.
Grecia - Alcuni anarchici greci sulla sommossa in atto e altro
Risposte di alcuni compagni anarchici greci a domande di informa-azione.info su aspetti delle sommosse di questi giorni e sul contesto sociale, politico e urbanistico in cui bruciano. [S. e P. si trovano in Grecia, mentre O. a Londra]
Traduzione dal greco all'inglese a cura di directaction greece
I-A: Qualche parola sulla brutalità della polizia in Grecia
O.: A differenza della maggior parte degli stati occidentali, la tattica della polizia greca non è di arrestare le persone, multarle ecc., ma principalmente di intimidirle e “punirle” fisicamente. La repressione poliziesca viene così esercitata su un piano quotidiano, ad esempio con il pretesto di controllare i documenti per le strade, soprattutto contro giovani con sembianze “alternative”, poveri e migranti. Esistono diverse divisioni di polizia, la più nota è quella delle “guardie speciali”, idioti armati e completamente decerebrati; formata da 3-4 anni si è già resa responsabile della menomazione e dell’uccisione di non poche persone (come Iraklis Maragkakis, un giovane autista di Creta morto con un proiettile in testa per non essersi fermato a un controllo). Ci sono i “gruppi d’arresto”, che compiono fermi con mosse da arti marziali durante le manifestazioni violente (solo ad Atene), e molti gruppi di polizia-militare (come l’EKAM, spesso mandata a Creta quando i business locali, come la coltivazione di cannabis, interferiscono con i piani del governo), e le “guardie di frontiera” responsabili della morte di centinaia di migranti che cercano di valicare il confine. Per quanto riguarda gli ambienti politici c’è la “sicurezza di Stato” che identifica, molesta e crea i profili degli attivisti, occupandosi anche degli arresti durante le manifestazioni. C’è la “sicurezza dell’ordine costituito”, un gradino sopra i precitati dementi, che tiene nel mirino i circuiti anarchici e più in generale dell’azione diretta, ma anche la criminalità organizzata e il narcotraffico. Infine c’è l’unità antiterrorismo che fa all’incirca le stesse cose, ma è in cima alla gerarchia.
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