Ancona - Protesta di detenuti

10 agosto 2009
Sale di tono la protesta, iniziata giovedì, contro l’affollamento a Montacuto. Nella giornata di venerdì alcuni detenuti, oltre a battere suppellettili contro le sbarre, hanno bruciato delle magliette in cella. Un comportamento che ha preoccupato non poco gli addetti alla sicurezza della Casa Circondariale, per i pericoli d’incendio in una struttura in cui le celle sono stipate oltre ogni limite.
I detenuti hanno iniziato a manifestare il loro disagio quando la popolazione carceraria è salita a 391 unità, contro una capienza massima di 172. Per ospitare tutti, la direzione è stata costretta a mettere fino a tre letti nelle celle, tutte singole.
Così giovedì, all’improvviso, è esplosa la contestazione. Verso le 19,45 i detenuti hanno iniziato a battere, con posate ed altri oggetti, contro le sbarre. Poi venerdì sì è passati alle magliette bruciate. Commenta il segretario regionale del Sappe (agenti di polizia penitenziaria) Aldo Di Giacomo: "La situazione di Montacuto si sta aggravando, e ora rischia di sfuggire di mano. L’affollamento è assolutamente preoccupante: non è possibile ammassare detenuti in questo modo, con possibili conseguenze per loro e per chi li deve controllare. Il Provveditorato regionale è disponibile ad affrontare la situazione, poi non risolve il problema. Il Dipartimento penitenziario, a Roma, nemmeno ci prende in considerazione".
Tratto dal Messaggero

Mer, 12/08/2009 – 15:31
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