Antifascismo Antirazzismo
Antifascismo, antirazzismo, antinazismo e xenofobia dilagante, nel mondo e in Italia.
Madrid: scontri tra neonazi e antifascisti, un morto - AGGIORNATO II
MADRID - Un ragazzo e' morto e almeno altre otto persone sono rimaste ferite a Madrid durante gli scontri tra un gruppo di giovani neonazisti e di militanti anti-fascisti. Lo riferisce l'agenzia Europa Press, citata dal quotidiano francese Le Figaro. Secondo un portavoce della polizia gli scontri sono iniziati all'interno della stazione della metropolitana di Legazpi e sono proseguiti all'esterno. I soccorritori hanno tentato invano di rianimare il giovane per circa mezz'ora. Uno dei feriti e' in condizioni molto gravi. (Agr)
Seguiranno aggiornamenti
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Resoconto tratto da Kaosenlared.net
Torino - Contropresidio Antifascista al gusto di albume
Questa sera una cinquantina di solidali si è ritrovata sulle sponde dello Stura a formare un contropresidio, in occasione dell'appuntamento organizzato da Alleanza Nazionale e Azione Giovani.
Faenza - "Attentato" contro FN. Roberto Fiore minaccia nuova azioni squadistre.
Leggiamo da uno dei siti di forza uova di come sia scoppiato un "ordigno" davanti al portone della sede forzanuovina di Faenza.
Roberto Fiore, preoccupato per la sorte dei suoi camerati avverte:
“E’ sintomatico che, proprio mentre FORZA NUOVA, mettendosi alla testa della protesta contro l’invasione rom raccoglie sempre più ampi consensi popolari, i soliti provocatori tirino fuori dalle cantine gli arnesi del mestiere con cui hanno tenuto bloccato il quadro politico nazionale da decenni. FORZA NUOVA, non cadendo in nessuna provocazione, intensificherà l’attività in Romagna e su tutto il territorio nazionale”.
Faenza - Aggressione Fascista al CSA Capolinea
Nella notte fra il 31 ottobre e l´1 novembre, tra mezzanotte e l´una circa, mentre al c.s.a. Capolinea di Faenza si é da poco conclusa la presentazione di un libro, non lontano dall´ingresso del centro, due ragazze ed un ragazzo scendono dalla loro auto e si apprestano ad entrare.
Torino - Resoconto antifascisti torinesi [da parte di un imputato]
fonte http://www.autistici.org/fenix
Torino - Dal presidio davanti al palazzo di giustizia
Continua il processo agli antifascisti torinesi, accusati di devastazione e saccheggio.
Comunicato antifascisti/e processo verona aggressione 2005
IL CIRCO E’ FINITO !!!!
Il 23 Ottobre nel tribunale di Verona di fronte il giudice Monica Sarti si è concluso l’ultimo atto ignobile dell’aggressione fascista a Volto S.Luca del 17 Luglio 2005, perpetrata contro 5 compagni/e antifascisti/e. Senza dover ricordare cosa fu quella aggressione infame (già abbondantemente chiarito in passato), dove oltre 40 fascisti assaltarono a sprangate e coltellate 2 compagni e 3 compagne di cui una minorenne e le ripercussioni che ebbe sulla politica veronese, nazionale e sulla vita dei 5 militanti, vorremo soffermarci sul circo giudiziario, mediatico e sociale, che ha caricato di squallore e sinistri presagi tutta la vicenda. Di oltre 40 fascisti provenenti da mezza Italia per la festa della squadra calcistica dell’Hellas Verona (raduno nazista sponsorizzato dalle varie giunte comunali di ogni colore, tristemente noto ogni anno per gli atti di razzismo e di squadrismo fuori e dentro la festa), le solerti forze dell’ordine che seguivano il branco da ore per la possibilità di“intemperanze”, arrestarono 6 fascisti di Forza Nuova e FiammaTricolore, dopo l’aggressione e il tentato omicidio dei/delle 5 compagni/e. Il resto della “spedizione”non furono in grado di identificarlo anche se tutti conosciuti dalla questura per altri atti di violenza e scontri allo stadio. Le indagini della Digos e del pubblico ministero, tentarono fin da subito e per tutte le successive udienze, di far passare un tentato omicidio per una rissa tra opposti estremismi, dove tutti un po’ ubriachi hanno esagerato. Ci si chiede se le indagini della digos su i fascisti abbiano lo stesso accanimento e la stessa bramosia repressiva che adottano nei confronti di anarchici e comunisti, lavoratori in sciopero, senza casa o immigrati. La stampa e i pennivendoli asserviti incalzarono per oltre due anni l’opinione pubblica cercando di giustificare o sminuire l’accaduto e la situazione creatasi a Verona di totale impunità nei confronti dei vari soliti noti fascisti che aggredivano, accoltellavano e bruciavano centri sociali e sedi di immigrati (una di queste infami figure è seduto oggi nel consiglio comunale e si chiama Andrea Miglioranzi) Il pubblico ministero Motta, per evitare ogni coinvolgimento di altri fascisti e accuse più pesanti, ha cercato di chiudere il prima possibile la questione, cancellando testimoni, asserendo con un medico legale della procura che le ferite dei compagni non erano mortali ma “epidermiche” e non c’era pericolo di morte (uno dei compagni ha avuto 150 punti di sutura da armi da taglio su tutto il corpo e sul petto, un altro mandibola rotta, costole rotte, accoltellamento alla testa e una disfunzione uditiva, e una ragazza 3 costole incrinate e ematomi e tagli su tutto il corpo!!). Poi si arrivò al ridicolo con la digos che fa sparire i tabulati telefonici di quella notte delle telefonate tra i fasci e altre documentazioni dell’indagini, probabilmente troppo compromettenti dato che nel branco dei vigliacchi molti erano figli della Verona bene e ricca, della Verona del sindaco fascista Tosi (il quale, al tempo che non era ancora sindaco, andò a trovare in carcere i 6 fascisti arrestati per portargli tutta la sua solidarietà). La Verona che produce e vuole ordine. Addirittura mettono sotto indagine altri compagni che quella notte non c’erano e non sapevano nulla, l’importante era offuscare la verità. In questi due anni ci si pone l’interrogativo di che fine abbiano fatto gli avvocati degli aggrediti e cosa avranno fatto di fronte a continue coperture verso i fascisti veronesi a discapito dei loro assistiti: UN BEL NIENTE!!! Gli avvocati veronesi in quanto tutti colleghi, intrallazzati negli stessi studi legali tra difensori dei fascisti e degli aggrediti, tutti seduti alla stessa “mangiatoia” (si sa….. cane non mangia cane, un cliente oggi è tuo, domani è mio!!), hanno tenuto un“terrore” reverenziale nei confronti del pubblico ministero scocciato e annoiato da tanto clamore e con gli avvocati dei fascisti hanno pensato ad un ridicolo risarcimento di qualche decina di migliaia di euro per potersi riempire le tasche con la parcella e fare “contenti” i compagni“morti di fame” che nella loro vita proletaria quei soldi non gli avranno mai visti!!! La fine del circo è quella di un tribunale che equipara il “terribile” crimine di alcuni ragazzi che scrivono solidarietà con bomboletta su di un muro, a una quarantina di assassini fascisti che tentano di uccidere 5 compagni/e!!!!
Comunicato in vista dell'udienza di appello per i fatti dell'11 marzo 2006 | Aggiornato
Lo scopo di questo breve comunicato, diretto a chiunque abbia manifestato solidarietà o solo interesse alle questioni del processo per i fatti dell’11 marzo scorso, è quello di chiarire anzitutto la posizione di alcuni di noi imputati rispetto la sentenza in primo grado.
Vogliamo ribadire fermamente, che ciò che verrà emesso alla fine delle udienze non cambia di una virgola il significato che ha avuto, per noi, l’opporsi ad una sfilata in pubblico di nazifascisti. Questo anche se si tratta del processo in appello, anzi, una ragione in più per tornare a ripeterlo.
Vorremmo anche chiarire, una volta per tutte, che pur nelle nostre diversità individuali, il nostro essere antifascisti implica necessariamente il rifiuto della delega delle nostre lotte a qualsivoglia realtà, partito o singola persona che si muova in ambiti istituzionali, o che attraverso essi cerchi legittimazione.
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