Antispecismo e Antifascismo - Cronaca e riflessioni sul corteo contro Harlan

In passato abbiamo segnalato i tentativi da parte di movimenti di estrema destra di scavarsi nicchie di agibilità nei movimenti di liberazione animale [1] [2] [3]. Recentemente, in occasione del corteo contro Harlan (industria di allevamento finalizzato alla vivisezione), alcune componenti anti-autoritarie e antifasciste hanno reagito a questa presenza.

Seguono cronaca della giornata e riflessioni tratte da indymedia piemonte:

Antefatto.

In occasione del corteo contro Harlan, che ha un centro di ricerca e vivisezione a Correzzana (MB), è stato organizzato un autobus da Ivrea e Torino. Alcun* compagn* torinesi, inconsapevoli di chi fossero le/gli altr* passegger*, al punto di ritrovo a Torino, si son trovati di fronte alcuni personaggi ambigui. Le/i compagn* si sono rifiutat* di salire sull'autobus con simile gentaglia. Ne è seguita una fervida discussione sulla loro reale identità, nella quale alcuni si sono dichiarati fascisti, hanno aggredito le/i compagn* con pugni e testate ed è seguita una breve colluttazione. Questi loschi figuri viaggiavano o fanno parte del gruppo “Squadrone Animalista”, riconoscibile da felpe e magliette indossate da molte persone. Alcune di queste ed anche alcun* compagn* hanno sedato la rissa. Il gruppo antifascista ha abbandonato il luogo.

Corteo.


A Lesmo, luogo di partenza del corteo, erano presenti i fascisti partiti da Torino ed altri personaggi riconoscibili come aderenti al gruppo “100% Animalisti”. Una folta compagine antifascista si è rapidamente organizzata, bloccando la partenza della manifestazione per oltre un'ora, per impedire la loro presenza all'interno del corteo. Molti agenti della DIGOS controllavano e filmavano ogni possibile scontro fisico, che peraltro, per volontà degli organizzatori e degli antifascisti, non è mai avvenuto. Tanti fascisti e (democratici) fiancheggiatori sono stati allontanati. Il corteo finalmente si è mosso, chiuso da un folto gruppo antifascista autodifeso, scortato da DIGOS e celere, che impediva l'accesso a provocatori, fascisti e fiancheggiatori. Queste persone hanno marciato dietro i cordoni della celere per volontà degli stessi antifascisti. Nonostante le provocazioni di ogni tipo, i cui autori od autrici sono state “gentilmente” allontanate, nessuno scontro fisico si è verificato sino al termine del partecipato corteo. Alla conclusione i suddetti personaggi sono rimasti isolati, oltre i cordoni dell'antisommossa, ed infine scortati agli autobus. Solo allora gli antifascisti hanno terminato la mobilitazione.




contributo di Individualità Antispeciste Taurinensi:

Estratto dal flyer distribuito da Freccia45 e FermareGreenHill, organizzatori del corteo nazionale contro HARLAN e la vivisezione:
“ANIMAL LIBERATION - HUMAN LIBERATION: Un movimento contro la discriminazione degli animali non può ammettere discriminazioni tra gli umani. Razzismo, sessismo, omofobia, transfobia e fascismo non sono accettati!”
Appare evidente il carattere dell'iniziativa.
Senza troppe sorprese, tuttavia, alla partenza dell'autobus da Torino si palesavano nostalgici del ventennio e ragazzini confusi.
Con buona pace degli animalisti benpensanti e delle isteriche ragazzine noi non tolleriamo ideologie fasciste, “siamo qui per gli animali, la politica non c'entra oggi” (ripetuto all'infinito da questi animalari) foraggia e fiancheggia l'infiltrarsi di personaggi ambigui quando non dichiaratamente razzisti-reazionari-fascisti. Ridicolo dunque sostenere che “la manifestazione è PER gli animali” e che “sfilare accanto ai fascisti non è un problema”. Questo è essere complici, esattamente come novant'anni fa. Noi non siamo stati complici: sincere individualità antispeciste, ritrovatesi al concentramento, hanno spontaneamente impedito ai fascisti di inquinare il messaggio dell'iniziativa.
Ed in merito alle parole vomitate a sproposito dagli scribacchini di regime e dai siti della suddetta gentaglia (con tanto di foto, nomi ed altre 'amene' infamità), precisiamo che non un solo schiaffo (sacrosanto) o spintone (più che lecito) è stato distribuito. La protezione statale e poliziesca passa anche attraverso gli attenti obiettivi delle telecamere presenti. E l'autobus partito da Torino era carico di... fascisti o ignari complici. Compagne e compagni taurinensi erano meno di una decina, giunt* a Lesmo per i fatti propri.
Proprio perché l'antispecismo è quell'idea, assolutamente politica, che lotta contro ogni distinzione tra le specie animali di questo pianeta, tra cui anche l'uomo, e di conseguenza lotta per la libertà di ogni animale, compreso l'uomo. In quest'ottica è ovvio che chi discrimina tra animali umani, come i fascisti, i sessisti, i razzisti o gli omofobi, nel movimento antispecista, NON DEVE TROVARE SPAZIO.
Vigiliamo affinché questa piccola vittoria non venga travisata, strumentalizzata e soprattutto non resti un caso isolato.

“Fuori i fascisti dal corteo!”

Individualità Antispeciste Taurinensi

Sab, 03/11/2012 – 20:53
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione