Aosta - Perquisite case di due compagni
fonte: indymedia piemonte
La mattina dell’8 maggio, intorno alle sette, la Questura di Aosta ha autorizzato a due gruppi di agenti della DIGOS la perquisizione delle abitazioni di due compagni dell'area “antagonista” valdostana. Il motivo? Secondo il questore, i due compagni potevano essere gli artefici dell'attacco con lancio di bottiglie molotov verificatosi poche ore prime (intorno alle 4:30 del mattino) contro la filiale della banca Unicredit in corso Padre Lorenzo ad Aosta.
Queste perquisizioni ai nostri occhi hanno un significato molto chiaro: quello di reprimere sul nascere il giovane movimento antagonista valdostano, che dal mese di marzo ha iniziato a prendere forma nella Valle con manifestazioni e iniziative legate soprattutto al tema dell'immigrazione e delle libertà negate (nel mondo del lavoro, in quello della scuola, nella società tutta). Intimidazioni che ovviamente non ci faranno desistere dal nostro obiettivo, che resta sempre lo stesso: aprire nella barriera delle costrizioni, dei pregiudizi e dell'immobilismo sociale e culturale di questa terra una breccia, uno spiraglio di libertà.
Antagoniste/i della Valle d'Aosta
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