Val d'Aosta e Canavese - Perquisizioni domiciliari per 270 bis

Ore 06:00, giovedì 17 giugno. La polizia irrompe nelle case di diversi anarchici valdostani e piemontesi. La scusa è sempre la stessa: articolo 270 bis, vale a dire “associazione sovversiva con finalità di eversione dell'ordine democratico”. Anche il risultato della perquisizione è sempre lo stesso: computer, volantini, giornali e corrispondenza sequestrate.
Sotto tiro della questura e della procura torinese è il circolo “Lo Sconfino” di Ivrea, ancor più del circolo sono sotto accusa le attività dei compagni che intorno a tale locale gravitano, il loro impegno nella diffusione delle idee libertarie, il loro impegno antirazzista, la loro lotta contro tutte le nocività.
Come dicevamo in tutto questo non c'è nulla di nuovo.  Ciò che troviamo grave in questa vicenda sono gli attacchi e le intimidazioni fatte non tanto ai compagni quanto ai loro famigliari, ai loro affetti.
Non sappiamo ancora quante effettivamente siano state le perquisizioni, ciò che sappiamo è che la polizia si è recata nelle case di molti parenti e amici dei compagni, che persone che avevano la sola colpa di essere legate affettivamente agli anarchici hanno dovuto subire pressioni e minacce.
Esprimiamo in queste poche righe la nostra piena solidarietà ai compagni inquisiti e a tutti coloro che hanno dovuto subire le infamie poliziesche.

A presto aggiornamenti.

Alcuni anarchici del Canavese e della Valle d'Aosta

Dom, 20/06/2010 – 19:45
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