Attacco Adinolfi - Due arresti e perquisizioni [aggiornamento 4]
Un'operazione repressiva organizzata dalla procura di Genova in merito al ferimento dell'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, ha sguinzagliato ROS e Digos in diverse abitazioni e tratto in arresto due compagni anarchici torinesi, Alfredo e Nicola; Anna sarebbe indagata, ma non inprigionata. Le veline diffuse dai media di regime riportano di perquisizioni in corso a Torino, nel Cuneese, in provincia di Pistoia e a Bordighera.
Potendoci basare, per il momento, esclusivamente su quanto diffuso dalle veline delle questure e riportato dai media di regime, invitiamo chiunque avesse maggiori notizie su fermi e perquisizioni a scrivere alla mail del sito.
Alfredo, Anna e Nicola, da mesi hanno reso pubblici i dispositivi di sorveglianza a cui erano sottoposti: dal ritrovamento di microspie ai continui pedinamenti da parte dei segugi in borghese. Oggi, sui peggiori giornali-gogna tra cui spicca la penna di Massimo Numa (La Stampa), possiamo leggere di una casa di famiglia al mare, in cui passare i fine settimana, che si trasforma in covo dove "alleggerire eventuali pressioni investigative e sparire dall'area torinese per un po' di tempo"; mentre l'abitazione/domicilio nel quartiere torinese di San Salvario, diventa "La Base".
Nel complesso, sotto il profilo mediatico, i soliti meschini tentativi di trattenere sotto il proprio ovile, con spettacoli e menzogne, quei sudditi che iniziano a dubitare che i facinorosi e gli anarchici siano più pericolosi e truci dello Stato e del Capitalismo.
La "repressione tecnica" doveva dimostrare la propria efficenza producendo prontamente dei responsabili per il ferimento di Adinolfi, al termine di un'estate che tra "Ardire", "Mangiafuoco", "Thor" e "Zecca", ha visto gli anarchici balzare al primo posto tra i nemici interni da sterilizzare per evitare pericolosi e virulenti contagi di ostilità e di lotta.
Solidarietà agli arrestati e ai perquisiti, Nicola e Alfredo liberi!
Secondo quanto diffuso da alcuni telegiornali, tra gli elementi in possesso degli inquirenti vi sarebbe un filmato che riprenderebbe i due anarchici arrestati mentre si recano, in momenti diversi, alla stazione di Genova. Per arrivare a ottenere qualche fotogramma, estratto dai dati di una videocamera di sorveglianza di un bar, sarebbero state sottoposte a software di controlli biometrici e di riconoscimento facciale centinaia di ore di registrazioni provenienti da telecamere pubbliche e private.
Apprendiamo che, in attesa della convalida degli arresti, i due compagni sono prigionieri nel carcere di Torino. E' possibile che nei prossimi giorni vengano trasferiti. Durante l'interrogatorio con il GIP (Giudice indagini preliminari) hanno scelto di non rispondere. Nel frattempo, per scrivere e inviare loro telegrammi:
Nicola Gai
Alfredo Cospito
C.C. via Pianezza 300 - 10151 Torino
Il GIP ha convalidato l'arresto di Alfredo, mentre ha respinto quello di Nicola, che comunque resta in carcere in seguito ad una nuova ordinanza di custodia cautelare.
riceviamo e diffondiamo:
Massima solidarietà ai compagni arrestati e perquisiti.
Un abbraccio fraterno e rivoluzionario.
Ai nostri compagn@ arrestat@ e perquisit@ per la vicenda Adinolfi va tutta la nostra solidarietà!
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