Borgoforte - Liberazione da allevamento di visoni

Da fino alla fine

Informazioni ricevute in forma anonima via email:


"Lunedì 15 novembre ci siamo recati all'allevamento di visoni di Ivano e Antonella Antoniazzi a San Cataldo (MN). Dopo aver aperto alcuni squarci nella rete esterna, abbiamo aperto le gabbie di 6 capanni, dando a circa 3000 visoni la possibilità di fuggire. Mentre aprivamo le gabbie, i visoni ci aspettavano accalcati verso l'apertura, pronti a saltare fuori. Una vita di prigionia e sofferenza non cancella l'innato istinto alla libertà! Molti di questi animali verranno ricatturati, altri moriranno, alcuni invece ce la faranno: sicuramente quelli rinchiusi una possibilità non ce l'hanno, dato che a dicembre verranno tutti uccisi con scosse elettriche o camera a gas per produrre stupide merci di consumo. In ogni caso meglio un giorno di libertà che 100 di prigionia! Chi detiene e uccide animali per profitto è interessato soltanto al proprio guadagno. Speriamo di aver causato un bel danno economico all'allevamento Antoniazzi, dato che questo è l'unico linguaggio che comprendono. Auguriamo tante notti insonni agli sfruttatori di animali e a chi devasta il pianeta. Ci sarà sempre chi lotterà per la libertà e per la distruzione di ogni gabbia. ANTONIAZZI CHIUDI! Torneremo quando meno te lo aspetti. ALF"





informazioni tratte da gazzettadimantova.gelocal.it:

"Blitz degli animalisti, liberati 500 visoni*

Visoni in fuga da un allevamento di Borgoforte. I sospetti si concentrano su un gruppo di attivisti del Fronte Liberazione Animali, in passato autore di gesti analoghi. Molti dei 500 animali liberati sono morti schiacciati dalle auto.

Lallevamento di visoni a BorgoforteBORGOFORTE. La carica dei visoni è partita prima di mezzanotte. Aperte le gabbie, cesoie e tenaglie per tagliare la recinzione dell'allevamento mantovano e gli animali si sono dispersi per la campagna. Il Fla, fronte di liberazione animale, è tornato a colpire l'allevamento di Ivano e Antonella Antoniazzi a San Cataldo. Più di 500 i visoni che sono stati liberati dal commando.
Per tutta la giornata di ieri i titolari, aiutati dalle guardie provinciali e da alcuni volontari arrivati da tutto il paese, hanno cercato di catturare gli animali da pelliccia in fuga, nei fossi, nella campagna, sotto le auto, al vicino cimitero.

Qualche visone è stato trovato morto, schiacciato dalle automobili e altri già divorati dai loro simili. Al freddo, senza cibo, quelli che sono riusciti a sfuggire alla cattura, abituati in cattività, non avranno una vita lunga. Prima, però, c'è da immaginare che faranno stragi di galline e polli in tutta la zona. Invece di passare dal macello per diventare costose pellicce ormai fuorimoda per signore un po' agè moriranno in strada.

«È un gesto sconsiderato, da veri criminali. Queste non sono persone che amano gli animali - sbotta Antonella Antoniazzi - noi non facciamo niente di illegale, è un allevamento per il commercio. Credono di averli salvati e invece li hanno condannati. I visoni moriranno comunque».

Davanti alle gabbie stavolta non sono stati lasciati cartelli di rivendicazione, ma i carabinieri e gli agenti della Digos, che sono intervenuti in via Colombarole, non hanno dubbi. Il gesto è da attribuire ancora al Fla, il gruppo da anni impegnato per la liberazione degli animali da pelliccia, che ha già preso di mira altre volte l'allevamento di San Cataldo. Il commando ha agito nella serata di lunedì, probabilmente verso le 9 e mezzo.

Intorno a quell'ora, infatti, un ragazzo che abita vicino all'allevamento ha sentito le oche che starnazzavano, molto agitate. La proprietaria è partita per Mantova verso le undici, ma non si è accorta di nulla. Impossibile non accorgersene, invece, ieri mattina: i visoni scorrazzavano per i campi e i fossi intorno a San Cataldo.

Subito è scattata la caccia per recuperarli, con gabbie e retini, che è continuata per tutta la giornata. Alcuni animali erano rimasti intrappolati nei fossati che costeggiano strada Colombarola. Quelli che riusciranno ad evitare la cattura potrebbero formare delle colonie"


Ven, 19/11/2010 – 12:42
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