[Chiasso - CH] Presidio contro le frontiere

24/01/2009 - 14:00
24/01/2009 - 20:00

Sabato 24 gennaio è nostra intenzione creare a Chiasso, esattamente nel parchetto che si affaccia su via magistri comacini, un momento dove la solidarietà, l’odio per il razzismo e per i pregiudizi saranno i protagonisti dell’iniziativa per coinvolgere l’intero quartiere.

Ovunque nel mondo esistono spostamenti di persone, sono sempre esistiti sin dagli albori della terra. Un tempo, quando le nostre vite erano ancora scandite dalle stagioni e dai tempi di raccolta di ció che la terra disponeva, lo spostamento era un gesto compreso e reciproco nei popoli. Poi il recinto, base nascente della proprietà privata, portó ai primi “bisticci” legati all’ “invasione” del proprio terreno. Adesso purtroppo, ci ritroviamo tutti dentro enormi recinti chiamati confini, creati e mantenuti puramente dagli interessi economici, che negli ultimi tempi imprimono, a chi li varca in cerca di fortuna o di una vita migliore, il marchio di criminale o terrorista.

Ma chi è il vero criminale ?

Chi lascia le terre dove è nato per migrare in cerca di fortune, o chi in doppiopetto seduto dietro luccicanti scrivanie da ordine di bombardare e imporsi con la forza, le stesse popolazioni che poi si presentano ai confini?

Chi si auto proclama società democratica e neutrale, ma poi sguinzaglia la propria polizia nelle strade, alla ricerca di chiunque sia “extracomunitario”, comunicando con loro unicamente con la lingua di pestaggi e insulti, o chi nel silenzio dell’indifferenza che lo circonda quotidianamente, reo di essere straniero, prende botte e insulti dalle divise dello stato?

Chi nei ricchi salotti si scaglia in prima linea contro gli stranieri ma poi ne approfitta sottopagandoli nelle proprie imprese, o chi muore anonimamente sul lavoro per pochi franchi (o euro) ?

Chi pubblicamente, come Bignasca ( con il partito della Lega dei Ticinesi), punta alla chiusura delle frontiere, ma poi rende schiave alle catene della prostituzione ragazze “extracomunitarie”, o le stesse ragazze che rimangono recluse nei night al “servizio” dei “bravi” occidentali?

Il nostro non è un confronto per cercare come risposta la compassione o l’innocentismo nei confronti dei migranti, ma deve essere forte e unanime, per sorpassare quelle divisioni sociali che ci inculcano tramite TV e media, che criminalizzando qualunque persona provi a varcare i confini, difende a spada tratta l’operato dello stato ( rimpatri forzati, nuovi centri di accoglienza,..).

Torniamo a tessere reti di solidarietà tra chi è nella morsa dello stato, non solo per ragioni di documenti, ma per tutte quelle serie di ragioni che nutrono il malessere sociale ( carovita, sfruttamento da parte delle agenzie interinali,…)cancellando le divisioni di provenienza o colore della pelle, creando un fronte unito.
Nella vita quotidiana questo si traduce, per esempio, smettendo di chiudere gli occhi quando ci imbattiamo in una pattuglia di polizia che blocca uno straniero, cercando di ripeterci per auto convincerci, che lo fanno per noi, per la NOSTRA sicurezza. Quest’ultima è infatti una mera illusione creata e disegnata da chi ci vuole governare, per poter aumentare il controllo delle nostre vite. La paura è governabile, la rabbia no. Chi ci vuole governare questo lo sa e continuerà a escogitare di tutto per alimentare questa paura, creando situazioni di panico e allarmismo sociale ( es. le fantomatiche invasioni degli stranieri-terrorisi).

Vogliamo perciò proporre una serie di iniziative a Chiasso, dove creare situazioni libere da razzismo, permessi e passaporti. Semplicemente incontrandoci, liberandoci da quei pregiudizi che uno dopo l’altro formano le catene legate alla paura del “diverso”. Scoprendo che i “diversi”, quelli “pericolosi” non sono coloro che scavalcano nella notte una rete di un confine, ma sono quelli che seduti dietro ad una scrivania, si arrogano il diritto di gestire le nostre vite.

SABATO 24 GENNAIO DALLE 14.00 ALLE 20.00 PRESIDIO A CHIASSO
(NEL PARCHETTO DI VIA MAESTRI COMACINI).

anarchici e anarchiche

info:
per chi viene dall'italia uscire dall'autostrada a COMO M.TE OLIMPINO e seguire per la dogana.
Il parco é subito oltre la dogana svizzera.

Lun, 19/01/2009 – 22:39
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