Delta del Niger - Esercito uccide 150 persone
fonte: ilpost.it
L’esercito nigeriano è intervenuto poche ora fa nel delta del Niger e nel corso dell’operazione militare ha ucciso circa 150 persone. La notizia è stata data dall’attivista Oghebejabor Ikim, coordinatore nazionale del Forum of Justice and Human Rights Defence. L’offensiva dell’esercito è iniziata mercoledì scorso e al momento non è ancora chiaro quante delle 150 vittime siano civili, ma secondo l’attivista il numero potrebbe essere molto alto poiché i militanti del Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger (MEND) avrebbero fatto in tempo ad abbandonare l’area prima dell’arrivo dei soldati, che per i loro raid avrebbero anche utilizzato alcuni bombardieri.
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L’ultima offensiva dell’esercito, spiega Press Association, è stata avviata per cercare di uccidere o catturare John Togo, uno dei leader del MEND che secondo le autorità del paese non avrebbe rispettato gli accordi per raggiungere un’amnistia per i militanti come proposto dal governo. Il progetto aveva portato a una relativa pacificazione dell’area, molto importante soprattuto per gli Stati Uniti, tra i principali estrattori e utilizzatori del petrolio nigeriano.
«Posso dire che si è trattato di una grande caccia che ha portato all’uccisione di civili innocenti. Le case sono state incendiate. Le donne sono state violentate. Ci sono stati omicidi. È questo il modo per arrivare a John Togo?» si chiede Ikim. Un portavoce del governo ha confermato che l’operazione militare è ancora in corso, ma non ha voluto fornire ulteriori dettagli.
La Croce Rossa nigeriana non ha ancora potuto raggiungere la zona perché l’esercito ha bloccato le vie di accesso e spostarsi nell’area paludosa del delta è sempre complicato. Dai villaggi interessati, dicono i soccorritori, si vedono alcune colonne di fumo salire verso il cielo e si possono sentire i rumori delle armi da fuoco.
La televisione di stato nigeriana ha mostrato alcune immagini dei soldati intenti a raggiungere la zona e in alcuni fotogrammi si sono anche intravisti alcuni prigionieri, probabilmente dei presunti militanti del MEND. Nei campi attaccati, l’esercito avrebbe ritrovato armi come mortai, granate, fucili automatici e della dinamite.
L’esercito non avrebbe ancora trovato Togo, che secondo alcune fonti non si troverebbe più nel delta ma in alto mare. Prima di avviare l’offensiva, spiegano i legali del militante, il governo avrebbe offerto a Togo di negoziare un nuovo armistizio, ma la proposta non si sarebbe mai concretizzata come dimostrano i recenti sviluppi violenti nella zona.
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