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« Domenica Febbraio 18, 2007 »
Dom
Start: 07:30
End: 21:00

Partenza: ore 7.30 nel piazzale A. Leone (ex Follone), a Rovereto. Appuntamento al casello di Trento centro per le 8.00. Per i bolzanini, appuntamento alle ore 8.40 al distributore AGIP in via Galilei (non lontano dal casello sud: il pullman poi rientrerà a Bolzano nord). Poi andremo nelle piazze di tre paesi altoatesini toccati dai primi lavori per il tunnel del Brennero. Dalle ore 10 alle 12 nella piazza di Prati di Vizze. Dalle 14 alle 16 in quella di Mules. Dalle 16.30 alle 18.30 in quella di Aica. Ci saranno un banchetto informativo, una mostra, bevande calde, musica. Lo scopo è quello di discutere con gli abitanti e portar loro la nostra solidarietà.

Start: 09:30
End: 13:00

NESSUNDORMA di fronte alla costruzione del rigassificatore che nascerà davanti alla costa livornese, impianto di morte che minaccia l'ambiente, la vita e la libertà di tutti/e noi!

NESSUNDORMA quando tutte/i decideranno di lottare assieme per dire NO AL RIGASSIFICATORE ed ai suoi costruttori e legittimatori/complici!

NESSUNDORMA quando l’opposizione ad un simile ecomostro crescerà con fermezza in difesa di tutti gli esseri viventi e del loro futuro!

NESSUNDORMA se dopo la costruzione di innumerevoli impianti ad alta nocività ed inquinamento del e per il territorio, queste ennesimo attacco alla Terra verrà fermato!

Start: 16:00
End: 19:00

(ed. Agenzia X)

"Il punk è sempre stata una cosa viaggiante, un manifesto che cammina, una provocazione che cammina... Chiunque abbia tentato di ingabbiarlo, di appropriarsene o metterlo in una categoria ha sempre fallito, in qualche caso siamo intervenuti direttamente noi a stoppare chi lo voleva riciclare in un fenomeno da baraccone, una cosa spettacolare fine a se stessa... Il punk fu l'urgenza di esprimere una rottura, e continua a presentarsi in quei giovani che si fanno il moicano o indossano pantaloni neri strappati, nei ragazzi che suonano in una band anche se non hanno mai preso uno strumento in mano o si mettono un giubbotto di pelle che urla frasi contro il potere e la guerra. Sono loro che si trasformano in manifesti sovversivi viventi e che oggi esprimono ancora quella stessa urgenza, un qualcosa di forte da comunicare che sta al di fuori del luogo e del tempo..."

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