Genova, nuove scritte contro Bagnasco

fonte indymedia.ch

Il presidente della Cei ancora nel mirino: graffiti vicino al centro sociale nel quartiere di Sampierdarena. Minacce anche al Papa e a Ruini

La scritta anti-Bagnasco trovata nei giorni scorsi sul portone della cattedrale di San Lorenzo
GENOVA - Nuove scritte contro monsignor Angelo Bagnasco, presidente della Cei, sono state scoperte in due zone del quartiere di Sampierdarena, nel Ponente genovese. Utilizzando in entrambi i casi una vernice rossa, ignoti hanno disegnato sui muri delle case che affiancano due chiese il simbolo della falce e martello e poi scritto «Bagnasco attento» e «Bagnasco a morte». Le scritte sono state trovate in vico delle Catene e in piazza del Monastero, vicino al Centro sociale Zapata.
LE SCRITTE - Su un muro di una casa di vico delle Catena qualcuno ha disegnato con vernice nera il simbolo della falce e martello e sotto la scritta P38. A fianco «Bagnasco attento ancora fischia il vento», un remake di una canzone della Resistenza. A qualche metro di distanza la seconda scritta, in vernice rossa: «Bagnasco a morte» e a fianco il simbolo della stella a cinque punte. Altre scritte si riferiscono al Pontefice («Morte al Papa») e al cardinale Camillo Ruini, che ha preceduto monsignor Bagnasco al vertice della Conferenza episcopale italiana.

PRECEDENTI - I nuovi graffiti contro l'arcivescovo di Genova seguono quello trovato nei giorni scorsi sul portone della cattedrale di San Lorenzo («Bagnasco vergogna») in seguito al quale prefetto e questore hanno deciso di affiancare costantemente al prelato una scorta di agenti.

09 aprile 2007


fonte adnkronos

Nei giorni scorsi quella sul portone della cattedrale di San Lorenzo

A Genova nuove scritte contro Bagnasco

Il presidente della Cei ancora sotto attacco. Scoperte nel giorno di Pasqua sui muri accanto a due chiese, nel quartiere Sampierdarena. Alla vigilia di Pasqua diffuse, in cattedrale, immagini pornografiche. Diocesi Genova: ''Vigilanza ma non allarme''

ascolta la notiziaascolta la notizia
Genova, 9 apr. (Adnkronos/Ign) - Nuove scritte a Genova contro il presidente della Cei e arcivescovo della città, monsignor Angelo Bagnasco. Le scritte sono state scoperte nel giorno di Pasqua sui muri di vico delle Catene e piazza del Monastero, nel quartiere Sampierdarena. 'Bagnasco a morte' e 'Bagnasco attento ancora fischia il vento' si legge sui muri accanto a due chiese. Minacce con un chiaro contenuto politico, avvalorato anche dal simbolo della falce e martello e la stella a cinque punte a mo' di firma. Durante la veglia di Pasqua di sabato, poi, sono state diffuse in cattedrale false immaginette sacre che in realtà avevano contenuto pornografico.

Nei giorni scorsi la scritta ''Bagnasco vergogna'' apparsa sul portone della cattedrale di San Lorenzo aveva fatto decidere di assegnare una scorta all'arcivescovo di Genova, tutelato da speciali misure di sicurezza disposte dal comitato ordine pubblico e sicurezza del capoluogo ligure.

Minacce che non allarmano più di tanto la diocesi di Genova. Mons. Angelo Bagnasco ''è molto sereno e tranquillo, in ogni caso c'è attenzione e vigilanza ma non allarme per quanto sta accadendo'', ha detto all'Adnkronos il portavoce della diocesi, Carlo Arcolao.

''Ancora non si è capito bene - ha poi spiegato in riferimento ai possibili autori delle scritte e delle provocazioni degli ultimi giorni- se si tratta di esibizionisti, gruppuscoli o a qualcosa di più organizzato. Polizia e carabinieri comunque stanno esercitando una forte vigilanza''.

''E' possibile - afferma ancora Arcolao - che su Genova convergano ora dei personaggi più o meno pericolosi proprio per il ruolo che ricopre ora l'arcivescovo a livello nazionale''. ''E' anche normale - aggiunge - che vi siano delle contestazioni, ma queste devono rimanere dell'ambito dell'educazione e soprattutto non devono trasformarsi in minacce''.

Misure di sicurezza sono state predisposte fin dalla prima scritta apparsa contro il presidente dei vescovi. Un uomo della Digos segue le attività di mons. Bagnasco, spesso staziona fuori dalla Curia, a volte sale nella segreteria dell'arcivescovo. ''Poi naturalmente durante le funzioni ci sono diversi uomini della sicurezza fra la gente, anche se noi non li conosciamo''.

Da parte delle forze politiche è stata espressa solidarietà, ricorda ancora il portavoce di Bagnasco, ''con l'eccezione dell'estrema sinistra''. Ancora forte e' stata la solidarieta' dei cittadini e dei fedeli anzi, ''la partecipazione alle funzioni della pasqua quest'anno e' stata superiore che negli anni passati''. In ogni caso dopo la scritta apparsa sulla cattedrale di San Lorenzo - che diceva ''Bagnasco vergogna'' - e' stato aperto un fascicolo contro ignoti da parte della magistratura.

Mar, 10/04/2007 – 09:55
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione