Lettera di Mauro Rossetti Busa [10-7-09]
Compagni/e,
Vi faccio sapere che non sono più sottoposto a regime Eiv e sono stato declassificato e trasferito al reparto Torino (comuni). Subito ho fattovalere i miei diritti e quelli degli altri prigionieri, qui nel reparto ci sono diversi problemi da risolvere con la direzione e, se non verrò ascoltato, mi farò sentire con la lotta.
Non possiamo fare nemmeno quattro ore d’aria ma cinquanta minuti al mattino e altri cinquanta al pomeriggio. Non c’è socialità né saletta di creatività. Le docce sono consentite due volte alla settimana, non è consentito acquistare tramite domandina nessun genere alimentare come frutta ecc. Nel raparto eiv “Venezia” usufruivo di quattro ored’aria, tre docce alla settimana, possibilità di accedere alla biblioteca ecc. Ai prigionieri non è concesso lavorare, nemmeno a quelli in forte indigenza economica e che non ricevono nemmeno un sussidio dall’amministrazione carceraria. Si dovrebbe chiedere a questi signori che fine fanno i fondi stanziati per i prigionieri, ma mi posso fare un’idea del mangia mangia a cui sono sottoposti. A quanto ho notato il vitto lascia a desiderare e non viene servito in contenitori termici. Non mi meraviglierei se scoprissi che non c’è una commissione cucina, di norma formata da un detenuto per ogni padiglione del carcere. Non c’è nemmeno la possibilità di fare attività ricreative come ping pong o biliardino o attività sportive. Le tv sono poste all’interno di gabbie e non ci sono i telecomandi. Nel reparto “Venezia” eravamo riusciti ad ottenere i telecomandi, attività di svago ecc. Quindi ho richiesto, anche a nome degli altri prigionieri, queste istanze e, se ciò non verrà fatto,ho chiesto di essere trasferito altrove o nuovamente nel reparto Venezia. E’ più facile che io venga trasferito altrove perché, persone come me, risultano pericolose per l’amministrazione in quanto potenziali promotori di disordini. L’educatrice carceraria, che in teoria dovrebbe occuparsi dei bisogni dei prigionieri, non è dalla parte dei reclusi ma fa la doppiogiochista ed è al servizio dell’amministrazione. Dopo averle presentato le mie richieste, al posto di rispondermi, mi ha offerto permessi premio e una diminuzione di quarantacinque giorni di reclusione, cose che possono tenersi perché non intendo fare nessun passo indietro. Non sarà facile lottare da solo perché non so quanti prigionieri potrebbero appoggiare le mie richieste, per ora ne ho parlato con qualcuno ma bisogna vedere cosa farà la maggioranza. Colgo l’occasione di portarvi un saluto dei prigionieri rinchiusi qui con me nel padiglione Torino. Purtroppo questi problemi esistono anche negli altri padiglioni di Poggioreale.
Un sincero saluto comunista e anarchico
Mauro Rossetti Busa
Padiglione Torino, 10-7-2009
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