Parma - Presidio contro meeting Efsa e istituzioni ambientaliste

Il 2 ottobre è stato fatto un presidio all'EFSA, durante l'incontro tra gli esperti dell'EFSA del gruppo OGM e delegazioni internazionali di varie ONG, associazioni ambientaliste, associazioni dei consumatori, tra cui Amici della Terra, Greenpeace e l'Ufficio Europeo dell'Ambiente.
Lo scopo dell'incontro era "Un opportunità per dare un aggiornamento dell'attività dell'EFSA in materia di OGM e offrirà agli esperti dell'EFSA, inclusi i membri del gruppo GMO, e ai rappresentanti delle ONG la possibilità di confrontarsi in merito ad attività e questioni riguardanti il riso geneticamente modificato LLRICE62 e i commenti che alcune ONG hanno presentato nell'ambito della consultazione pubblica della Commissione Europea relativa al rinnovo dell'autorizzazione per il mais geneticamente modificato MON810 in base al parere dell'EFSA".
Non è un caso che si parli  nello specifico di questi due OGM viste le fortissime critiche che hanno avuto a livello internazionale per gli evidenti effetti nocivi di cui l'EFSA ha provato in ogni modo a mascherare e minimizzare.

Coalizione contro le nocività


Segue testo del volantino distribuito:

QUANDO LE NOCIVITA' HANNO UN  VOLTO AMBIENTALISTA
Era il 2002 quando l'Unione Europea realizzava un proprio ente per la sicurezza alimentare, l'EFSA. Un ente europeo con un'importanza strategica notevole che doveva aver sede nel nord Europa, ma forti pressioni del governo italiano, lo porteranno in Italia, a Parma.
L'EFSA è chiamata a dare il suo parere scientifico su tante questioni, praticamente sulle peggiori nocività dell'era industriale: additivi, pesticidi, ogm, nanotecnologie, clonazione... e in futuro avrà potere decisionale anche sulla sicurezza dei farmaci.
Dal momento che le multinazionali sono sempre le stesse perchè rivolgersi a più enti quando è possibile rinforzare un unico passaggio valido per tutti? Abbiamo già visto cosa rappresentano questi enti per la sicurezza alimentare in America con l'FDA (Food and Drugs Administration), vera e propria anticamera della Monsanto, dove del resto i dirigenti erano gli stessi.
Si dirà che l'Europa non è l'America, questo è vero, infatti le multinazionali sono abituate ad attendere in sala di aspetto. L'approccio dell'EFSA è diverso dal suo corrispettivo americano di cui non vuole rifare gli errori. Se un dissenso agli ogm non si può ignorare, soprattutto se arriva da un rifiuto generalizzato della popolazione, il metodo migliore è inglobarlo. Per questo l'EFSA, che sta dando il via libera ad un ogm dietro l'altro, è la prima ad organizzare conferenze e tavole di discussione sui rischi degli ogm, come l'ultima a Bruxelles e come questa di oggi. A Parma sono state invitate ONG, ambientalisti e associazioni di consumatori.
L'entrata degli ogm in Europa è stata definita una delle più grandi operazioni di lobby da parte dell'industria biotech e di tutto quel mondo politico che ne fa da contorno, in tutto questo l'EFSA ne è parte integrante.
Il  ruolo democratico e indipendente dell'EFSA non è altro che apporre dei via libera agli ogm con delle relazioni scientifiche preconfezionate dalle stesse multinazionali che vogliono rendere irreversibile la contaminazione.
L'EFSA ha inoltre la funzione di mantenere l'inquietudine diffusa nella percezione generale in tema di nocività,  con lo scopo di gestirla e di rendere permanente una domanda sociale di protezione.
E' l'anello di congiunzione tra le multinazionali,  i vari produttori di nocività e la Commissione Europea, le sue valutazioni sono il passaggio obbligato per ottenere l'autorizzazione per la commercializzazione e la diffusione delle nocività. Rappresenta  quindi  il fulcro del sistema europeo di decisioni.     
BASF Plant Science, Syngenta Seeds, KWS, Bayer CropScience, Pioneer Hi-Breede, Monsanto.... queste sono solo alcune delle multinazionali clienti dell'EFSA che da anni cercano di rompere con ogni mezzo le resistenze europee.

Siamo contro le biotecnologie, come al mais MON810 e al riso Bayer  LLRICE62 non perchè potrebbero avere effetti nocivi, del resto questi ultimi due l'hanno già ampiamente dimostrato, ma per il fatto che siamo in un mondo disastrato dove gli ogm rappresentano un'accelerazione nella punta mortifera.
Associazioni ambientaliste, associazioni dei consumatori pensano di poter  confinare le nocività in attesa di “sicurezze” da parte della ricerca scientifica, come vorrebbe il metodo precauzionale e quello monsantesco dell'EFSA. Ma non c'è bisogno di aspettare  le conclusioni di esperti di ogni genere per sapere di quali disastri e irreversibilità sono gravide le innovazioni biotecnologiche.
Per sapere che l'ingegneria genetica, in ogni sua applicazione, rappresenta il livello dove il potere è ancora più profondo: dal controllo dei processi biologici è arrivato alla vita stessa, controllata, plasmata, modificata, ridotta a meri componenti genetici. La scienza prodotta dalla società industriale ha contribuito a reificare la  natura  e a estraniare l'uomo da sè stesso e dal mondo che lo circonda. 
Rifiutiamo la coesistenza tra ogm e specie tradizionali, come ovvia impostura di chi vorrebbe farci credere che sia possibile convivere con le nocività mantenendo allo stesso tempo un ambiente naturale integro.
L'unico reale “metodo precauzionale”che riconosciamo nei confronti dell'ingegneria genetica e di ogni nocività  è la tolleranza zero.
Delle varie associazione  e ONG il sistema ne ha estremamente bisogno, per mercanteggiare e mediare e  per arrivare alla fine a far passare le nocività. Prestandosi a questo non si è altro che funzionali ad una direzione già decisa.
La nocività non è da venire, questa è già presente in chi l'ha resa necessaria, in chi l'ha prodotta e in chi la rimette in circolo con  il marchio di sicurezza.

Coalizione contro le nocività

MBE 222, C.so Diaz 51, 471OO, Forlì
www.inventati.org/contronocivita
email: nonanobio@inventati.org

Sab, 03/10/2009 – 19:53
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