Precariato a giudizio
Il 12 marzo 05, il tribunale del riesame ha valutato la possibilità di arresti domiciliari preventivi per 9 attivist*, e qualche decina di obblighi di firma per i restanti 64. Le denunce riguardano le azioni del 6 novembre all'ipermercato Panorama e alla libreria Feltrinelli. E la risposta che Pisanu promise subito dopo le azioni - ribattezzate per l'occasione "espropri proletari" - che gli hanno fatto rispolverare qualche fantasma del passato.
La decisione e' giunta l'11 maggio, e prevede gli arresti domiciliari per cinque attivisti e attiviste e l'obbligo di firma per altre 14 persone. La decisione non sarà esecutiva, poiché occorre attendere l'esito del ricorso alla Corte di Cassazione da parte degli indagati.
La repressione non è un problema esclusivo de* precar*, ma di tutti coloro che in questa città (e non solo) praticano e vivono in prima persona le lotte sociali - dalla casa all'università, passando per i posti di lavoro. Le circa 7000 denunce - solo negli ultimi 10 anni - riguardanti i/le protagonist* delle lotte, spingono a una riflessione più ampia che faticosamente si sta cercando di fare nelle assemblee cittadine e nei dibattiti pubblici.
Aggiornamenti 2006:
22 giugno 06 - ore 12 conferenza stampa in via Cesare de Lollis 6
21 giugno 06 - Ore 11 presidio - presenza - conferenza stampa davanti al ministero di grazie e giustizia (largo cairoli) in contemporanea all'udienza della cassazione che deciderà le misure cautelari per gli imputati del 6 novembre.
La Cassazione di Roma si pronuncia in merito alle misure restrittive richieste per 15 attivist* che parteciparono alle azioni del 6 novembre 2004. Si tratta di 5 arresti domiciliari e 10 obblighi di firma.
21 giugno pomeriggio: Confermati gli arresti! // Rassegna stampa sugli arresti // Raccolta comunicati
Precedenti feature su Indymedia:
- "Fermi tutti - e una rapina?!?"
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