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MARGHERA - PETROLCHIMICO |
13/02/2004 |
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Piccoli omicidi di operai
MARGHERA - PETROLCHIMICO
Il 20 gennaio è cominciato il processo d'appello relativo all'Enichem di Porto Marghera.
Il 2 novembre 2001 il tribunale di Venezia assolse in primo grado tutti i ventotto imputati, ex dirigenti di massimo livello di Eni, Montedison ed Enichem, che erano accusati di omicidio colposo e disastro ambientale. I giudici hanno ritenuto che nei decenni passati le conoscenze scientifiche e le leggi sull'inquinamento fossero così limitate da poter considerare l'azienda non responsabile della morte per tumore di 157 suoi operai. Secondo i giudici, non è detto che i padroni sapessero quanto male faceva lavorare in reparto. Resta il fatto che mentre qualcuno andava, senza saperlo, incontro alla malattia e alla morte lavorando, magari "grattando una vasca", qualcun'altro ai piani più alti maneggiando miliardi
diceva che "l'impresa ha come fine il profitto. Occorre andarci piano con costose manutenzioni. Bisogna correre dei ragionevoli rischi!" (E. Cefis, uno degli imputati). 157 ragionevoli rischi, almeno.
Sul processo:
Atti | un commento alla sentenza | comunicato slai cobas enichem ravenna | dossier greenpeace
Su Porto Marghera:
Analisi storica | Gli incidenti | I prodotti inquinanti | Ad un passo dalla catastrofe
Contro l'Enichem ci sono vari processi in corso in varie parti d'Italia,
visto che, ovunque si sia insediata, ha causato disastri ambientali e
morte sul lavoro. A tal proposito sono state lanciate numerose mobilitazioni e campagne di informazione anti-Enichem.
Per 4 giorni in Veneto si presenteranno materiali e documentazioni che riguardano il polo
petrolchimico di Augusta, quello di Manfredonia, e la Maremma contaminata dall'attività estrattiva dell'Eni.
venerdì 13 febbraio:
Verona
sabato 14 febbraio:
Vicenza
domenica 15 febbraio:
Padova
lunedì 16 febbraio:
Chirignago (VE)
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Padova Pride 2002 |
07/06/2002 |
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Padova Pride 2002 Antifascista e il contro Pride di Forza Nuova
Oggi avrà luogo il PADOVA PRIDE 2002. Un pride nazionale gay, lesbico, transgender, bisessuale, laico e
democratico per rivendicare tutti quei diritti di libertà che ancor
oggi sono negati a una parte cospicua dei cittadini.
Il Pride si svolgera' all'insegna dell'antifascismo, quale primo
punto del Manifesto politico redatto dagli organizzatori .
Ed e' in questo contesto che Forza Nuova, associazione xenofoba di
estrema destra, organizza un corteo-comizio dal
titolo "Identità e tradizione, no al gay pride".
La chiara iniziativa omofobica viene realizzata con il sostegno
ambiguo e compiacente di tutte le forze di centro destra e con
l'autorizzazione delle stesse istituzioni locali che non offrono
supporti e aiuti logistici affinche' il Pride possa svolgersi in un
clima sereno.
Il movimento gay invita tutte le realta' laiche e antagoniste ad
ignorare l'iniziativa di Forza Nuova e ad aderire al Pride per
chiedere con forza una normativa antidiscriminatoria, la tutela dei
diritti della coppia etero-omosessuale.
Per chiedere ancora che: siano garantiti i diritti delle persone
transessuali e transgender, il diritto all'asilo politico per
persone gay perseguitate in paesi ove l'omosessualita' viene
perseguita come reato, il diritto all'autodeterminazione delle
donne, i diritti costituzionali e di cittadinanza, una piu' diffusa
e efficace campagna ed attivita' di prevenzione AIDS.
PadovaPride
adesione donne Anitifasciste Antisessiste
Anticlericali
lettera aperta del Movimento disobbedienti nordest
Foto dalla parata [1] | [2]
racconti: unico momento di tensione
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