lidia menapace ha quasi 80 anni. ha fatto la resistenza. e' stata partecipe della nascita de Il Manifesto. e' una femminista che dice, pensa, agisce contro la guerra. a Parigi e dopo Parigi ha detto...
LIDIA MENAPACE: PER NON PERDERE LA SPERANZA
Cari e care, per non perdere le speranze credo dobbiamo fare molto e presto e bene, il che "raro avviene", ma puo' avvenire. Comunque sono appena tornata dal Forum di Parigi e ne scrivero' piu' avanti.
Intanto mi dichiaro d'accordo con la proposta di Peyretti di provare a rivolgerci a Prodi per fargli conoscere la nostra proposta. Vorrei poi che dessimo spazio a dichiarazioni del tipo di quelle rilasciate dal delegato del nostro ministero degli esteri in Iraq, che si e' dimesso e non vorrei sparisse dalle cronache.
Ancora: ho visto riportare da varie mailing list dichiarazioni di carabinieri, di associazioni e periodici di appartenenti all'Arma, molto critiche verso la spedizione.
A mia volta ho sentito con le mie orecchie donne di Pietrogrado raccontare come avviene la distruzione dell'umanita' nei loro figli che fanno ilservizio militare in Russia (avviliti, umiliati, isolati, sottoposti a durissime prove) per essere poi mandati in Cecenia dove fanno quasi ogni cosa venga loro ordinata: le madri di Pietrogrado si stanno organizzando per la diserzione dei loro figli. Vorrei che quando cominceranno a distribuire medaglie alla memoria qualche madre o vedova la rifiutasse, e anche in Italia secondo me sarebbe giustoorganizzare la diserzione, poiche' anche un volontario puo' voler disertare se si accorge che gli vengono ordinate azioni criminali. * Comumque ero a Parigi quando e' arrivata la prima notizia di Nassiriya, anzi ero alla tribuna per l'intervento che mi era stato richiesto e ho espresso a nome di tutte (era la giornata dei diritti delle donne) naturalmente la pieta' e il compianto per i morti, tutti ovviamente;
e poi ho detto sotto mia responsabilita' che il nostro governo aveva mandato una spedizione del tutto incostituzionale ed era propriamente colpevole di assassinio.
Che la guerra illegale tale rimane anche dopo la sanatoria Onu: se rifiutiamo il condono edilizio e quello fiscale potremmo mai accettare il condono bellico?
Ho dichiarato inoltre che gli eventi tremendi non mutavano la nostra decisione "riportiamoli tutti a casa subito vivi". Sulla stessa onda abbiamo anche scritto e distribuito un volantino. * A questo punto vorrei fare alcune riflessioni mie: l'attacco di Nassiriya e' il primo contro installazioni militari dopo la "fine" della guerra: dal maggio in qua sono state attaccate pattuglie in perlustrazione, mezzi per strada direttamente o con mine, edifici civili, mai installazioni militari stabili; c'era da aspettarselo, l'atroce escalation bellica e' evidente. Poiche' a Nassiriya non era mai successo nulla era statisticamente prevedibile che succedesse la'. Poiche' il nostro governo e' il piu' importante politicamente dei non molti che hanno accettatto di mandare truppe in Iraq al seguito degli angloamericani era anche prevedibile che attaccassero i soldati italiani. Se tutto cio' non e' stato previsto o sono stupidi o - peggio - continuano la tradizione militare italiana che e' molto prodiga di vite. Come si sa i paesi poveri sprecano vite ed economizzano munizioni, i paesi ricchi risparmiano vite (proprie) e sprecano bombe, vite di alleati e vite "nemiche". Noi che non siamo piu' un paese povero, pero' siamo un paese di nuovi ricchi, sprechiamo vite e munizioni. * Non mi intendo di cose militari ma ricordo che durante la Resistenza quando le formazioni volevano armi o vettovaglie o munizioni o altro non si sognavano di avvicinarsi a una postazione tedesca perche' le sentinelle sparavano anche a un gatto appena vedevano o sentivano qualcosa muoversi. Con loro bisognava fare una trattativa politica (tra gli austriaci quelli ostili a Hitler erano abbastanza numerosi) oppure di corruzione economica (ai soldi erano sensibili anche i rigidi tedeschi). Se invece si trattava di casermette o posti di blocco tenuti dai repubblichini si poteva cercare di distrarre la sentinella - che comunque c'era sempre - e poi tutto procedeva anche li' a trattativa promettendo salvacondotti dopo la fine della guerra, aiuto a disertare, soldi ecc. Insomma bisogna sapere con chi si ha a che fare e non credere di essere simpatici: un invasore non lo e' mai. Se la caserma e' stata saccheggiata dalla popolazione dopo che i soldati l'avevano abbandonata perche' inservibile, e il saccheggio e' terminato all'ordine dato dal partito religioso, bisogna sapere che con quello bisognava trattare le condizioni di uso del territorio, se eravamo li' in missione di pace.
Non posso pensare tuttavia che una caserma piena di soldati e di munizioni sia aperta a chi arriva. Insomma la conduzione e' stata criminalmente inefficente. Bisogna usare tutti questi argomenti e non accettare che il segreto militare copra tutto. Non voglio essere complice di niente di tutto cio', e voglio che se anche uno solo dei superstiti ha qualche dubbio possa sapere che vi e' chi lo ascolterebbe e gli darebbe appoggio. *
Credo che sia anche il momento di avviare la proposta di Capitini per sfiduciare il governo con obiezione politica. Se adesso pubblichiamo il testo dell'obiezione e lo facciamo girare e' possibile raccogliere molte adesioni.
lidia menapace
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