Aderiamo all'appello del centro sociale ex mattatojo-perugia- in merito alla manifestazione del 13 dicembre del Campo Antimperialista
apparso su http://italy.indymedia.org/news/2003/12/440633.php
A pochi giorni dalla ricorrenza della strage neofascista del 12 dicembre, in un clima dove le destre di governo portano avanti un attacco ai diritti delle fasce più deboli e schierano l_Italia nella guerra dell_Irak, mentre la destra eversiva trova spazi di tolleranza per riorganizzarsi nel paese, sentiamo di intervenire come antifascisti sulla manifestazione organizzata il 13 dicembre a Roma _A favore della resistenza dell_Irak_. Non si era mai verificata finora una adesione così consistente di attivisti della destra ad una iniziativa _di sinistra_. Ed al di là di questo fatto già sospetto abbiamo assistito ad un comportamento ambiguo da parte del _campo antimperialista_. Se da un lato nega l_evidenza e cancella poche firme (le più impresentabili) dall_altra conserva tutt_ora numerose adesioni di intolleranti, provenienti dalla destra estrema che stanno convergendo più o meno mascherati alla manifestazione.Troviamo squallide e pericolose alcune prese di posizione del Campo Antimperialista, riferendosi al dibattito interno a certi settori nazional-rivoluzionari (nazisti!) italiani come la rivista _Italicum_ o il quotidiano _Rinascita nazionale_.E altrettanto squallide troviamo alcune adesioni di personaggi all'appello della manifestazione a cominciare dal difensore e "custode" di Priebke(Lorenzo Borre'), a quella di A.B.Mariantoni attivo promotore ( su mandato del F.N.di Le Pen) di un "cartello elettorale" unitario dell'estrema destra italiana per le europee del 2004. Ci appare chiaro che alcune organizzazioni che si definiscono _sinistra rivoluzionaria_ ( per quanto deboli e minoritarie) stiano percorrendo un crinale sbagliato, quello di concedere legittimità politica ad alcuni ambienti della destra neofascista sia scendendo in piazza assieme a loro, sia attuando nella pratica le elaborazioni che parlano di superamento dei confine tra destra e sinistra in salsa antiamericana, che hanno i loro teorici sia a _sinistra_ (pochissimi, Preve per esempio) che a destra (numerosi, tra tutti Terracciano e Marco Tarchi)
Noi crediamo che il movimento antifascista, capace negli ultimi anni di costruire forti e significative mobilitazioni, e che oggi costituisce certamente parte viva e attiva dei movimenti attuali di opposizione al capitalismo neoliberista, debba esprimersi anche nella nostra città contro ogni fascismo senza se e senza ma. Se in passato si è usata cautela su situazioni _chiacchierate_ è bene che nella presente situazione si sia invece chiari: nessuna collusione né ideologica né organizzativa con quelle propaggini nazional-socialiste ammantate di sinistrismo! Che stiano fuori dai movimenti sociali, e che nessuno commetta l_imprudenza e la scelleratezza di sdoganarli! Prestare orecchio a queste destre che da decenni almeno predicano il superamento delle differenze ideologiche per fare fronte comune, vuol dire porsi al di fuori e contro un movimento che predica l_alternativa alla gobalizzazione neoliberista ed alla guerra.
Invitiamo gli antifascisti e le antifasciste Perugin* a vigilare su questa ed altre possibili derive. E ad tutti i compagni/e rammentiamo che se non saremo immediatamente reattivi a subirne le conseguenze sarà tutto il movimento, che perderà in credibilità, unità e sarà vittima di un'altra strumentalizzazione repressiva. l'antifascismo e' una pratica collettiva, uniti si vince divisi ci arrangiamo. (altre info su: http://italy.indymedia.org/features/antifa/#991)
Realtà e le soggettività Antifasciste: Giovani Comunisti-Perugia-, Ass. Afrogrifo, Rifondazione Comunista, coll. La Locomotiva, Altra Sinistra, individualita' antifasciste, centro sociale ex-mattatojo, csa la torre (roma)
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