Arresti a Torino in merito agli scontri all'università del 14 maggio

fonte www.infoaut.org/news.php

Dalle 6.30 di questa mattina la Digos di Torino ha arrestato 3 compagni dell'Askatasuna e del collettivo universitario autonomo. Dopo aver perquisito le abitazioni li ha tradotti in questura notificando loro il mandato di custodia cautelare ai domiciliari. Davide, Fabio e Marco sono imputati dei reati di Violenza e resistenza a Pubblico ufficiale in merito agli scontri avvenuti all'università il 14 maggio quando un presidio antifascista impedì ai
fascisti del Fuan di entrare a palazzo nuovo. Ci furono cariche della polizia entro l'atrio dell'università e ci furono alcuni feriti.

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DAVIDE, FABIO, MARCO LIBERI SUBITO! TUTTI LIBERI!!!

Gio, 14/06/2007 – 13:41

Scontri all'università, tre arresti

fonta lastampa.it

Tre giovani anarchici del centro sociale Askatasuna arrestati dalla Digos della polizia di Torino. I provvedimenti si riferiscono agli incidenti di un mese fa nell’atrio di Palazzo Nuovo

TORINO
Tre giovani anarchici del centro sociale Askatasuna sono stati arrestati dalla Digos della polizia di Torino. I provvedimenti si riferiscono agli incidenti che si erano verificati un mese fa nell’ atrio di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’ Ateneo torinese. Una quarantina di studenti del Collettivo Universitario Autonomo avevano cercato di impedire un volantinaggio di esponenti di Azione Universitaria, che fa capo ad An. Per respingere l’assalto, la polizia aveva fatto alcune cariche.

In base all’analisi dei filmati, il Gip Silvia Salvatore ha stabilito gli arresti domiciliari per Fabio Benintende, torinese di 22 anni, Davide Grasso, originario di Cuneo ma residente a Torino di 27 anni, e il coetaneo Marco Orecchio, anche lui residente nel capoluogo piemontese. L’accusa nei loro confronti è di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.

Gli scontri con la polizia, avvenuti lo scorso 14 maggio, erano avvenuti nell’atrio di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’ateneo, in seguito al tentativo del Collettivo Universitario Autonomo di bloccare una manifestazione elettorale organizzata da Azione Universitaria in vista del rinnovo del Senato Accademico.

In base ai filmati dell’episodio, le forze dell’ordine avevano deferito all’autorità giudiziaria anche altre sette persone. La vicenda ha suscitato polemiche politiche anche per la presenza, tra i manifestanti, di un esponente dei Comunisti Italiani, Roberto Calliano.

Immediata, alla notizia degli arresti, è scattata la protesta del Collettivo Universitario Autonomo. Un gruppo di giovani aderenti al movimento ha occupato l’ufficio di gabinetto del rettorato, chiedendo di incontrare il rettore, Ezio Pelizzetti, e la liberazione immediata dei loro compagni.

Il Fuan chiede lo sgombero dei locali dei collettivi
«Dopo gli arresti di questa mattina il Rettore faccia sgombrare gli spazi abusivamente occupati dal Cua e dai Collettivi che hanno partecipato all’aggressione ai nostri danni nel maggio scorso». Lo chiede in una nota il presidente provinciale del Fuan, Giovanni Morgagni che sottolinea: «Oltre ai provvedimenti della magistratura anche il mondo accademico deve intervenire per chiudere i cancelli ai violenti».
Per Azione Universitaria, Augusta Montaruli aggiunge: «Adesso coloro che hanno giustificato la violenza degli autonomi in nome dell’antifascismo ci devono scuse e spiegazioni».

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