Resoconto assemblea 23/3/2007 sugli arresti del 12 febbraio 2007

L'assemblea convocata dall'Associazione Solidarietà Parenti e Amici degli arrestati, tenutasi al CPO Gramigna e che ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di persone, tra familiari, avvocati, operai colleghi di lavoro, organismi di lotta colpiti e di solidarietà, singoli compagni:

1. Denuncia tutti i tentativi di impedire una reale e libera informazione e la manifestazione della solidarietà, messi in atto attraverso il divieto di usare sale pubbliche a Padova; la confusione e il disorientamento creati ad arte dai mass media per far fallire questa iniziativa invece perfettamente riuscita; l'incomprensibile lungaggine nel concedere il conto corrente richiesto; le sospensioni dei compagni conduttori da parte del consiglio di amministrazione di Radio Cooperativa;
2. Esprime la più sincera e ampia solidarietà ai compagni e familiari arrestati e lancia una mobilitazione permanente contro il perdurare della pesante e ARBITRARIA condizione di isolamento, contro cui è partito l'esposto del collegio di difesa;
3. Denuncia con forza la natura politica di questa operazione preventiva volta a criminalizzare ogni possibilità di organizzarsi per l'affermazione del pensiero comunista. Operazione che si colloca in un contesto generale di prosecuzione della politica di guerra da parte del governo Prodi, già in crisi dopo la straordinaria manifestazione di Vicenza e oggi nuovamente in traballante equilibrio. Tale situazione impone allo stesso di rafforzare il controllo e la repressione interni nei confronti di chi ne denuncia la politica antipopolare e guerrafondaia e di chiudere gli spazi di agibilità politica per tutto il movimento di classe.
4. Denuncia il clima di caccia alle streghe instaurato nei posti di lavoro che ha portato al licenziamento politico di due lavoratrici "colpevoli" di avere sempre lottato contro lo sfruttamento, la precarietà, le morti bianche. Clima generato per azzerare il dissenso interno alla CGIL alla vigilia di nuovi e importanti attacchi ai lavoratori, come la rapina del TFR e i rinnovi contrattuali;
5. Si unisce con profondo affetto al saluto di tanti colleghi operai venuti a testimoniare il sostegno e la profonda stima per i loro compagni e delegati sindacali oggi in carcere, sottolineandone la serietà e la dedizione nella dura battaglia quotidiana per la causa operaia;
6. Denuncia l'utilizzo fuorviante e distorto dei mass media che continuano a diffamare i compagni incarcerati spacciandoli per "infiltrati" tra i propri compagni di lavoro, e gli interventi di sociologi "illuminati" che chiamano "balordi" gli arrestati confermando la loro colpevole distanza dalla vita reale, integra e coerente, dei nostri compagni e familiari.

Nulla di tutto ciò ha fermato la solidarietà che continua a giungere copiosa da ogni parte d'Italia e da molte città europee e ad allargarsi, come dimostrano le centinaia di comunicati, i contributi economici, le cene, le assemblee organizzate da Nord a Sud, isole comprese, le lettere che giungono numerose ai nostri compagni in carcere.
NON CI FERMIAMO QUI. L'assemblea rilancia il lavoro di informazione e di solidarietà promuovendo:

- La partecipazione al presidio sotto il carcere di San Vittore sabato 24 marzo;
- La festa di solidarietà in Piazzetta Toselli (Padova) dell'Associazione "Nicola Pasian" con data da definire;
- Un presidio sotto il comune di Padova, con data da definire, per denunciare la censura e i divieti di fare informazione;
- Una sottoscrizione nei posti di lavoro per il sostegno alle spese processuali;
- La partecipazione alla manifestazione del 25 aprile a Milano con le parole d'ordine "Contro la guerra e la repressione".

Lun, 26/03/2007 – 11:54
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