A guardare bene l’oggi, come altro possiamo considerare i pestaggi, le denunce, le schedature e gli arresti di massa attuati dallo Stato?
Quello stesso Stato che vuole dirsi democratico, da decenni sottopone a questo trattamento coloro che combattono, protestano, lottano per i propri diritti, per la propria terra, appiccicando ai movimenti di ogni latitudine l'etichetta di "terrorista" e imponendo con la forza le politiche di austerity ai lavoratori.
Migliaia di persone che si trovano a combattere contro la mancanza di case, la disoccupazione, l’assenza di adeguate strutture sanitarie, la decadenza della scuola, il peggioramento delle condizioni di lavoro, il saccheggio e la devastazione di interi territori in nome del profitto, sono state sottoposte a procedimenti penali o colpite da misure di polizia. Le accuse vengono sempre formulate in base alla “pericolosità sociale” dell’individuo che protesta: un diverso, un disadattato, un ribelle, a cui di volta in volta si applicano misure giuridiche straordinarie, sospendendo i principi di garanzia con leggi di emergenza, fino a prevedere, attraverso la negazione di qualsiasi diritto individuale, la tortura e l’annichilimento della persona. Una delle conseguenze di questa gestione assassina dell’“ordine pubblico” è la condizione dei prigionieri nelle carceri italiane.
Non è tanto dissimile dal ’43, quando coloro che ripresero la lotta non solo contro il nazifascismo, ma contro l’oppressione e lo sfruttamento, pagarono quest’assalto al cielo con settantamila caduti, con centinaia di migliaia di feriti, con anni di carcere.
Essere antifascisti, per questo, per noi, non vuol dire solo ricordare le centinaia di morti provocati dall’estrema destra dagli anni ’70 ad oggi, gli agguati agli operai e giovani di sinistra, la complicità e il silenzio degli apparati dello Stato; non vuol dire solo far presente che il fascismo è propaggine delle forze repressive, che serve ad orientare il malcontento, ad arginare le lotte sociali, a dividere le persone…vuol dire continuare oggi la lotta per libertà e uguaglianza, contro la repressione.
PER DAX, PER TUTTI I COMPAGNI UCCISI DA MANO FASCISTA - PER I COMPAGNI PRIGIONIERI
PER UN PRESENTE ED UN FUTURO LIBERI DALLA MISERIA E DALLO SFRUTTAMENTO
Fronte antifascista