L'Ausl, promotore e controllore del progetto, non ha previsto alcun piano di bonifica, nemmeno per cio' che riguarda i residui bellici che le ruspe hanno già incontrato nei giorni scorsi.
Gli Enti responsabili non forniscono esaurienti informazioni, più volte richieste da alcuni abitanti del q.re, riguardo il nome delle ditte che hanno sub appaltato i lavori di sbancamento e la destinazione del terreno che viene rimosso.
Nel frattempo il cantiere produce molte polveri e non rispetta nemmeno le minime misure di contenimento previste a tutela delle abitazioni limitrofe e degli operai del cantiere.
Ci si chiede perchè l'Ausl non esegua i lavori di bonifica su un terreno che è stato piu' volte oggetto di sequestro da parte della procura riguardo a causa di omissioni di documentazioni sui livelli di inquinamento e perchè, inoltre, persegua un progetto che prevede zone verdi interdette al contatto diretto degli utenti (le aiuole verdi nel progetto non potranno essere calpestabili per via delle esalazioni) in un polo sanitario che curerà bambini.
L' Ausl si sta rendendo artefice di un piano distruttivo ai danni di quella salute pubblica che dovrebbe controllare e tutelare. Anche i finanziamenti sembrano insufficienti a coprire la spesa necessaria.
Dopo i cantieri della scorsa giunta, ci troviamo di nuovo a fare i conti con progetti di pura speculazione edilizia, per giunta a discapito della salute dei cittadini?
Dopo l'Inceneritore, quanti abusi sull'ambiente e sulla salute possiamo ancora sopportare?
Vi invitiamo a parlarne insieme, Domenica 6 ottobre, h18.00