"Da una terra che ci odia ad un'altra che non ci vuole" canta Fossati in una sua celebre canzone. Questa è una condizione comune a molti migranti, di ieri e di oggi, vittime di pregiudizi, odio, emarginazione e, spesso, delle leggi barbare erette a protezione dei "nuovimondi".
Anche in Italia, da sempre terra di emigranti, e per molti, oggi, agognato "nuovomondo", politiche migratorie criminali costringono migranti alla disumanità dei CIE e ad una condizione di emarginazione e sfruttamento, favorita dall'introduzione del reato di clandestinità.
Questo film può essere un utile promemoria per chi dimentica troppo in fretta "le storie dei propri nonni" e un efficace antidoto contro l'ottusità razzista di chi vede nel migrante un pericolo e nella guerra tra poveri la soluzione ai propri problemi.
NO AL RAZZISMO! SI' ALLA SOLIDARIETA' TRA I POPOLI!
Chiudere i CIE! Abrogare leggi criminali come la Bossi-Fini
Vi aspettiamo.
Proiezione "NUOVOMONDO" alla Casa del Popolo
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Mercoledì 20 novembre ore 21.00 - Cineforum
- Cineforum presso la "Casa del Popolo" in via Solari 15, con proiezione del film "NUOVOMONDO" di Emanuele Crialesi, 2006
Da Ellis Island ai CIE
Le storie dei migranti di ieri per capire meglio lo storie di oggi
Il film racconta di una famiglia di migranti italiani in viaggio verso il loro "nuovomondo", l'America di inizio '900.
Cambiano le latitudini e i paesi di provenienza e d'arrivo ma, oggi come ieri, le ragioni che spingono tanti ad emigrare sono le medesime: per disperazione, per sfuggire alla guerra, alla fame, alla miseria. Si è spinti a mettersi in viaggio per sopravvivere o anche solo per il desiderio di riscatto, alla ricerca di una vita migliore, di un futuro per sè e per i propri figli, alla ricerca di una terra accogliente, nella quale vedere riconosciuti diritti e dignità umana.
Ma il viaggio verso il "nuovomondo" si trasforma, spesso, in una terribile odissea e il "nuovomondo" si rivela presto una terra inospitale e respingente.