Quell'accordo è figlio dei referendum/ricatto a Mirafiori e Pomigliano, della propaganda odiosa che scaricava sugli operai, e solo su di loro, i problemi di una fabbrica che ha ingoiato per decenni soldi pubblici e che non ha investito nulla in innovazione, ingrassando proprietari e managers.
La vicenda Fiat ci parla della drammatica situazione dei lavoratori in Italia, schiacciati tra precariato, caporalato, salari da fame e peggioramento costante delle condizioni di sicurezza, accettate sotto la minaccia di una disoccupazione lunga e senza speranza. Una situazione che ha visto saldamente al fianco del Lingotto il Governo Berlusconi, il Governo Monti, i sindacati “gialli” Cisl e Uil e la totalità dei partii politici rappresentati in Parlamento.
Eppure questa storia ci consegna anche una classe operaia che, nonostante sia stata lasciata sola ad affrontare il ricatto della disoccupazione a fronte di una svendita di diritti conquistati in anni di durissime lotte, ancora non piega la testa, tant'è vero che al referendum farsa di Mirafiori gli operai danno una lezione di dignità votando in maggioranza No al piano Marchionne, che passa solo grazie ai voti dei colletti bianchi (che a differenza degli operai subiranno conseguenze trascurabili dal “nuovo accordo”).
Per discutere di tutto questo Insurgent City, giovedì 20 dicembre, presenterà il libro di Maria Elena Scandaliato “La strategia del Maglione”. Insieme all'autrice e a Piermichele Pollutri (Usb Parma) discuteremo di Fiat, del nuovo piano sulla produttività siglato nei giorni scorsi e di quali strategie sono possibili per evitare che il futuro di tutti sia quello siglato da industriali e sindacati “gialli”.
L'iniziativa si terrà presso il Circolo Arci Zerbini in via Bixio, a Parma, con inizio alle ore 21.