Cosa succederà ai servizi per i cittadini?
Quale futuro per i lavoratori in generale ed i ceti popolari?
Come lavoratori abbiamo bisogno di svelare i meccanismi di questi programmi di governo e sentiamo la necessità di unirci per dare vita ad una lotta che vada oltre le pur indiscutibili rivendicazioni aziendali (pubbliche o private che siano). Crediamo sia il momento di unirci, al di là dell’eventuale appartenenza sindacale, per costruire un fronte sociale che sia espressione dei diritti popolari nei singoli luoghi di lavoro e nella società. Un fronte che sappia collegare la lotta per la difesa del posto di lavoro e del salario con la rivendicazione di una qualità di vita dignitosa: contro il carovita, per il diritto alla casa, alla scuola pubblica ed alla sanità pubblica. Un fronte unitario di lavoratori che metta in discussione questo modello di società in cui, a seguito delle direttive della Troika(FMI,BCE,UE) i governi nazionali e locali attuano unicamente una politica di tagli dei diritti e dei beni primari, a favore esclusivo delle imprese economiche e finanziarie, il tutto a spese dei lavoratori e delle classi sociali meno abbienti.
In una situazioni di crisi del sistema economico capitalista e delle rappresentanze sindacali e politiche, l’unica strada da percorrere è l’aggregazione dei lavoratori che condividono le stesse difficoltà e gli stessi interessi di classe e ,sapendo che non potremo ottenere risultati senza mettere in discussione l’Unione Europea e le sue politiche, oggi lanciamo l’appello ad aderire al Fronte Unitario dei Lavoratori e delle Lavoratrici(F.U.L.)
Fronte Unitario dei Lavoratori ( F.U.L. )
di Parma
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