Assemblea Pubblica dei Cittadini Alluvionati del Quartiere Montanara
Per la costituzione di un Comitato Civico Unitario
GIOVEDI' 27 NOVEMBRE
ORE 20.30
Sala Civica (ex circoscrizione), Largo Otto Marzo 9/A
Intervengono
Giuliano Serioli - coordinatore Rete Ambiente
Nicola Luberto - coordinatore comitato 11 giugno di Sala Baganza, aderente Rete nazionale Mai Più
Luca Ghirlanda - coordinatore Comitati Val di Magra
Dopo i tragici avvenimenti calamitosi del 13 ottobre 2014, che hanno travolto con fango e acqua interi quartieri di Parma, provocando danni a cose e persone, crediamo sia importante creare un momento di incontro e di confronto tra i tanti cittadini che a loro insaputa hanno subito ingenti danni economici.
Solo negli ultimi 10 anni su tutto il territorio nazionale si sono verificate alluvioni devastanti che hanno provocato decine di morti e miliardi di euro di danni.
Incuria, devastazione del territorio, cementificazione selvaggia, scarsa manutenzione e tutela dei beni comuni sono le cause principali attuate da una politica scellerata su tutto il territorio nazionale e in Provincia di Parma in modo particolare.
Denunciamo la giravolta dello scaricabarile sulle responsabilità politiche ed operative dei vari Enti (Comune, Provincia, Regione) preposti alla tutela e alla salvaguardia del territorio e della incolumità dei cittadini.
Rivendichiamo con forza che chi ha subito danni deve avere la certezza di essere risarcito subito e mobilitiamoci per vedere un cambio di tendenza radicale nella politica per la difesa dei beni comuni.
Basta grandi e inutili opere (TAV, Ponte sullo stretto, TI-BRE) che contribuiscono alla devastazione di un paese a forte rischio idrogeologico, la priorità deve essere la messa in sicurezza del territorio con investimenti certi che produrranno posti di lavoro socialmente utili e sicurezza ai cittadini.
Invitiamo gli alluvionati, le varie associazioni sensibili alle tematiche ambientali, personalità e professionisti competenti ad incontrarsi per creare un comitato civico auto organizzato per potere avere un peso politico e di controllo popolare nella fase post emergenza. Un comitato civico che nella fase del post alluvione mantenga viva l’attenzione per non fare spegnere i riflettori mediatici costringendo gli alluvionati a leccarsi le ferite nella completa solitudine. Comitato che sia di denuncia e di controproposte per creare coscienza civica e ambientale, rivendicando il diritto ad una informazione democratica con l’attuazione dei Piani Comunali di Protezione Civile, attraverso la partecipazione attiva e popolare. Valorizzare le energie solidali che hanno espresso i tanti giovani, mobilitati autonomamente, nell’aiutare le popolazioni colpite.