cari compagni,
la situazione di tregua unilaterale di Israele, seguita da un cessate il fuoco della resistenza per una settimana entro la quale l'esercito sionista deve ritirarsi dalla Striscia, non deve abbassare il livello di attenzione e di mobilitazione in sostegno alla Palestina. la carneficina di Gaza, destinata a contare altri morti rimasti sotto le macerie, non deve passare nel dimenticatoio, ma essere la molla che ci fa continuare il nostro lavoro di condanna del progetto sionista e della sua violenza, dei legami tra Israele e Italia, della nuova fase di guerra imperialista di cui Gaza è un tassello centrale, per dare il nostro contributo al sostegno totale alla resistenza palestinese e a tutte le resistenze che si oppongono ai piani di ricolonizzazione del mondo. La tempistica della tregua da parte israeliana è stata pensata ad arte per l?inizio del mandato presidenziale di Obama così si ergerà a nuovo paladino della ripresa dei ?negoziati di pace?: la loro ?pace?, quella delle macerie a Gaza, di domati bantustan palestinesi circondati dal muro, di carceri pieni di resistenti e della purezza dello stato ebraico con l?espulsione dei suoi cittadini arabi. Il nostro lavoro, dunque, sarà lungo e dovrà essere un lavoro organizzato, ben pianificato, che punta a una controinformazione seria a un proseguimento della mobilitazione che punta a legarsi con le masse arabe immigrate che in questi giorni sono scese in strada, rompendo il laccio del ricatto e della paura.
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