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guerra permanente, guerra di padroni |
16/04/2003 |
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E' FINITA?
La guerra del petrolio, mascherata da guerra santa in onore della democrazia, è finita. Almeno per adesso.
Si pensa ora a ricostruire, sia un nuovo governo, che le città distrutte dai bombardamenti. Il presidente americano, nel parlare della ricostruzione, è chiarissimo: la divisione del bottino conquistato riguarda solo coloro che hanno fatto questa guerra.
La prepotenza dei signori della guerra, ormai non si ferma nemmeno di fronte ai trattati che loro stessi hanno firmato e creato, escludendo l'Onu, e uccidendo persino i giornalisti. Ci preoccupano quei militari che spadroneggiano nelle strade delle città conquistate.
In Toscana non si sono mai interrotte le iniziative di protesta nelle principali città, e il monitoraggio attorno alle basi e sulle coste, da livorno all'isola del giglio , dove le armi non hanno mai smesso di partire. Facoltà occupate , sciopero generale, critical mass , media center, azioni contro la Esso . Ognuno con la sua modalità per portare avanti il no alla guerra:
[ NO ALLA GUERRA! - Contro la guerra e le basi militari USA - Carnevale contro la guerra - Insofferenti alle vostre basi ]
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BRAINSnotBOMBS |
22/03/2003 |
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BRAINSnotBOMBS
La mistificazione quotidiana della realtà messa in atto a livello globale
dai media main-stream, sta alimentando sempre di più a livello sociale la
necessità di costruire un rapporto diverso con la fruizione, la
produzione e la circolazione dell'informazione. Un numero sempre crescente
di persone stà sperimentando quotidianamente modalità e strumenti che gli
permettano di svincolare l'informazione dalla logica capitalista del
profitto.
Modalità e strumenti che aprono la strada ad un rapporto con
l'informazione basato sulla partecipazione diretta, la condivisione di
risorse, l'accessibilità e l'orizzontalità. Dare voce a chi non ce l'ha, a chi quotidianamente lotta dentro le scuole e le università come nei
posti di lavoro, costruendo passo dopo passo quell'altro mondo possibile di
cui tutti parlano ma così difficile da immaginare. Controinformazione come
strumento per rompere il consenso intorno a questa realtà e come
modalità collettiva di costruzione di un'alternativa sociale.
Il 27 marzo alla facoltà di Sc.Pol. alcune esperienze sparse sul territorio fiorentino daranno vita ad un esperimento di contaminazione tentando di detournare lo spazio universitario attraverso i contenuti,gli strumenti e le forme differenti che le
caratterizzano.
programmazione
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cominciano i lavori |
16/03/2003 |
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venere BIOmeccanica... lavori in corso
E' stata osannata, declamata, adorata, annunciata...finalmente la grande venere, feticcio di tutto ciò che brilla, si avvia a nascere, a farsi carne, per lanciare il suo grido poderoso, a smuovere il fango del nostro declino, a cantare le gesta di nuovi eroi.
Un gruppo di inconsueti adoratori, sono sgusciati fra le rovine della città vetrina per trovare una culla degna della sua maestà, della sua imponente grandezza. Attirati dall'inconsueto bagliore dell'assurdo, il baldo manipolo si è riversato dentro il feticcio del fallimento culturale fiorentino, il mai nato museo di arte contemporanea di Firenze, uno spazio che doveva simboleggiare la rinascita di una città fossile e che, restando incompiuto, si era trasformato in un tempio consacrato al nulla.
Da qui ad un mese questo luogo fatiscente si trasformerà in un imponente fucina, dove, fra guizzi di saldatore e colpi di martello, agili mani daranno corpo alla grande dea, che fulgida di gloria solcherà le strade della città a fine aprile. Attorno ad essa, di fronte agli sguardi sgomenti della popolazione, sconnesse e colorate mandrie di adoratori/trici si ripeteranno nella costruzione di una tre giorni di delirio organizzato.
vita di cantiere
Video: Trailer | processione BIOmeccanica | 72 ore 2002
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Contro la guerra e contro il fascismo. |
01/03/2003 |
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Oggi come ieri.
In un clima di guerra generalizzato, in una Toscana militarizzata per aprire porte e finestre a carichi di morte, in una Firenze ipercontrollata e protetta per difendere il proprio aspetto di città vetrina, quasi come uno scherzo di carnevale rispuntano fuori le vecchie camice nere. Il comitato dell'ordine pubblico di Firenze ha infatti ben pensato, invece di rispolverare i vecchi valori costituzionali dell'antifascismo e del ripudio della guerra, di lasciare la piazza a Forza Nuova in nome della libertà e della pluralità di parola.
Rispuntano cosi a Firenze croci celtiche, fasci littori e saluti romani. Ufficialmente per manifestare anche loro contro la guerra, contro le commemorazioni di personaggi come Stalin, ma sembra che quello che un gruppo come Forza Nuova si porti dietro, come odio, come razzismo e come fascismo in certe occasioni non conti più.
Per fortuna a Firenze, tra l'altro medaglia d'oro alla resistenza (piccola consolazione per chi ancora crede nell'antifascimo), qualcuno non ci sta e un predisio/corteo è stato lanciato a P.zza San Marco. Manifestazione a cui comune e prefettura hanno saputo rispondere solo con la militarizzazione [ 1 | 2 ], lasciando liberamente pascolare qualche decina di "ForzaNovisti".
Aspettiamo aggiornamenti, forse ancora troppo speranzosi di non vedere più certe manifestazioni in città.
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