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Firenze: ateneo fermo |
13/12/2002 |
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Scoppiano le occupazioni
Da martedì 10, in parallelo con le pseudodimissioni dei 77 rettori italiani, in tutta la Toscana si susseguono mobilitazioni e assemblee studentesche che hanno portato solo a Firenze al blocco totale della didattica in tutto l'ateneo e all'occupazione di 6 istituti universitari: scienze politiche, lettere e filosofia, architettura, agraria e i due poli scientifici di viale morgagni e di sesto fiorentino. A queste si aggiungono le mobilitazioni nelle università di Pisa e Siena.
Si protesta contro i tagli della nuova finanziaria 2003. Tagli che gravano in particolare sull'ateneo fiorentino, che da anni versa in una drammatica condizione economica, non solo a causa della legge del' 99 che impone agli atenei di pagarsi autonomamente gli aumenti degli stipendi di docenti, personale e dei cosidetti specializzandi ( 1 | 2 ), ma soprattutto a causa delle scelte esclusivamente speculative che hanno portato a miliardi di debiti, oggi sulle spalle degli studenti e dei lavoratori dell'università.
Per tutto il mese di Dicembre in tutta la Toscana si sono susseguite, da parte di studenti e lavoratori della scuola, mobilitazioni, iniziative varie e occupazioni di scuole, università e luoghi simbolo della Pubblica Istruzione per concludersi solo con le vacanze di Natale e rilanciare la protesta a Gennaio.
[ Approfondimenti | Aggiornamenti | Links utili e di approfondimento ]
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IN MOVIMENTO |
03/12/2002 |
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Firenze citta' aperta
english text: esf in florence
[ AGGIORNAMENTI DAL CORTEO DEL 9/11 ]
Si comincia in piazza mercoledi 6 novembre, con la manifestazione per la
chiusura della base americana di
Camp Darby.
Nella Fortezza da Basso si inaugurano i lavori del
Forum Sociale
Europeo, mentre Cobas e Movimento antagonista toscano trasformano piazza Santissima Annunziata in piazza
della trasformazione sociale. Arrivano il Forum dei teatri, quello degli studenti, la tre giorni anarchica e il 9 novembre una grande manifestazione contro la guerra.
In barba a leggende metropolitane, brutte notizie e tanta disinformazione, le strade di Firenze si coloreranno di radio, giornali e notizie, esperimenti di tivvù elettrodomestica e azioni di subvertising.
Nel Parterre di Piazza della Liberta', a pochi minuti dalla Fortezza, si materializza HUB: un'area di creazione e di libero godimento dei beni e dei saperi, un laboratorio di sperimentazione per l'attivismo sociale e mediatico.
Mentre un folto gruppo di cicloattivisti attraverserà l'Appennino 1 | 2 e invaderà Firenze al grido di "bici al popolo!"(foto),
l'attivismo Disobbediente si incontrera' al Palazzetto dello Sport con nOWorKNoShOp e via satellite con Global TV.
Mille progetti, collettivi e idee arrivano a Firenze, nonostante la
vergognosa
Caccia alle streghe scatenata dai professionisti della disinformazione e della politica.
Firenze in pratica: treni e mappe | Rassegna stampa | Vademecum legale
HUB TV in
STREAMING WEB
Diretta Radio Gap
[ AGGIORNAMENTI E APPROFONDIMENTI ]
Aggiornamenti dalle Frontiere | HUB Eur@ction | ESF | Diretta audio Radio Gap | HubTV UHF 60 | Streaming RadioHUB | Manifestazione Camp Darby del 6/11 | Libanesi e palestinesi: iniziativa al CPA
[ AZIONI ]
7/11 - Porcellino squat
8/11 - critical mass (foto) | HUB street parade I | HUB street parade II | HUB street parade III | HUB street parade IV | Carcere di Solliciano | SIAE (foto) | Disobbedienti contro la Caterpillar
[ AGGIORNAMENTI DAL CORTEO DEL 9/11 ]
Cronaca della Giornata
Foto
Video: 1 | 2 | 3
Corrispondenze audio: 1 | 2
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INDYTOUR II: MUGELLO |
28/10/2002 |
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T.A.V.velena?
Uno degli ultimi GRANDI AFFARI italiani e' l'ALTA VELOCITA', la linea ferroviaria che dovrebbe collegare le varie parti di Europa rapidamente.
In Italia questo ha significato corruzione, commistioni con mafia e camorra, un sistema di appalti complicatissimo, che permetteva di nascondere le complicita'. Un intreccio prima ingnorato dai magistrati di Mani Pulite e successivamente ostacolato dai politici come denuncia il Sen. Ferdinando Imposimato esponente della comm.ne antimafia nel libro "Corruzione ad alta velocita".
In tutta Italia gli interessi economici e di tangenti hanno prevalso rispetto alle esigenze territoriali e ambientali dei luoghi interessati dal passaggio della nuova linea ferroviaria. La Regione Toscana ha subito, nelle zone coinvolte (Mugello, Firenze, Sesto fiorentino), gravi danni di tipo idrogeologico: problemi idrostatici, pericolo di frane e sopratutto fonti seccate.
Oltre a questo la TAV, in Toscana gestita dal Consorzio Cavet (gruppo Fiat) ha significato anche un massiccio sfruttamento dei minatori impiegati, costretti alle 48 ore di lavoro settimanali da un accordo firmato dai Sindacati e a rischiare la vita a causa degli scarsissimi sistemi di sicurezza.
Indymedia Toscana si e' recata in Mugello per documentare gli scempi prodotti dal mostro TAV, per raccogliere le testimonianze dei minatori CAVET e per raccontare la storia di un lavoratore
scomodo: Pietro Mirabelli.
[ Approfondimenti ]
[] Danni ambientali e lavoratori della TAV
[] L’alta velocità: Sulla tratta Bologna-Firenze, il nodo di Firenze
[] Intervista del 2001 a un minatore
[ Foto ]
[] Alcuni danni ambientali causati dai lavori per la TAV
[] Un'esempio di secca di una fonte
[] Da un campo base per i lavoratori TAV
[] Condizione di vita di un lavoratore TAV al campo base
[] Varie
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MAREMMA AVVELENATA |
21/10/2002 |
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MAREMMA AVVELENATA: REGGERA' LA DIGA?
Durante la prima tappa
dell'Indy Tour, i mediattivisti toscani, sono passati per la Piana di Scarlino (Follonica) e nella
zona mineraria dell'alta maremma, le Colline Metallifere (Massa Marittima)
venendo a contatto con situazioni di degrado e inquinamento ambientale
inaccettabili.
Le immagini e i racconti finora raccolti descrivono una situazione
ambientale gravemente compromessa, indicano delle responsabilita' precise e
richiedono una immediata soluzione.
Nel sito di
Fenice Capanne abbiamo visto, stoccati a cielo aperto, 800.000
mc (pari ad un grattacielo di 30 piani con una base grande come un campo di
calcio) di fanghi tossico nocivi in quanto contenengono altissime concentrazioni
di metalli pesanti. Questi rifiuti di lavorazione sono trattenuti da una diga in terra e
sabbia alta circa 40 metri, realizzata quando il sito era di proprieta'
della SOLMINE s.p.a (Gruppo ENI).
Ci viene raccontato che il progettista della diga, lo stesso che realizzò quella di Prestavel in Val di Stava (franata nel Luglio 1985, uccidendo 268 persone) aveva dichiarato alla stampa che: "...dighe come quelle di Prestavel e di Fenice Capanne a Massa Marittima non sono certo tra le più sicure del mondo, specialmente se la manutenzione non è fatta con la massima accuratezza."
A Fenice Capanne di manutenzione non si parla da anni e domenica 20 ottobre 2002 con foto e filmati abbiamo documentato che dalla diga fuoriescono degli allarmanti rivoli di ''acqua'' dal colore verde-celeste.
La nostra documentazione e le opinioni del costruttore lasciano presagire una possibile catastrofe delle dimensioni imprecisabili, mentre le autorita' compententi stanno ancora rimpallamdosi le responsabilita' per l'accertamento della tenuta idrostatica la domanda che sorge spontanea in questo inizio di autunno è: quanto potra' ancora reggere il terrapieno?
Molte altre sono le domande che attendono una risposta: Come mai in un sito inquinato si apre una nuova attivita di smaltimento batterie esauste notoriamente rifiuti a rischio? Chi è il responsabile? Cosa e chi c'e' dietro l'inquinamento del fiume Merse, della Pianura di Scarlino e del fosso dei Noni che scorre sotto le tonnelate di rifuti di Fenice Capanne? Come mai nostante le molte proteste tutto questo silenzio?
Ecco il tentativo di una sintesi possibile per una storia incredibile, che speriamo non faccia che preannunciare il momento in cui si parlerà realmente dell'inquinamento del reticolo idrico di superficie e delle falde profonde in Maremma causato dalla multinazionale Eni e coperto dalle istituzioni locali.
Da parte nostra stiamo tentando di raccogliere materiale, immagini, video e testimoniaze per completare un lavoro di documentazione e denuncia sul degrado e l'inquinamento ambientale compiuto nelle varie zone della Maremma.
Invitiamo quindi tutti, in primo luogo i residenti nelle zone interessate,
a collaborare a questo lavoro di informazione e documentazione scrivendo a
toscana@indymedia.it
Ecco intanto una raccolta delle prime immagini e dei primi documenti raccolti
[] Alcuni momenti di seminari e workshops
[] Grosseto: minatori riciclati
[] Fenice Capanne: Scheda Tecnica e schema in sezione della diga
[] Fenice Capanne: Sulle discariche di rifiuti tossici (testo e foto) - altre foto: 2 | 3 | 4
[] Fenice Capanne: primo video documentazione
[] Pianura di Scarlino: ancora sui rifiuti tossici (testo e foto) - altre foto: 2 | 3
Approfondimenti:
[] Maremma Avvelenata
[] Sintesi del primo libro di Barocci che ci ha fatto conoscere il caso
[] Acqua della Toscana
Contributi:
[] ENI vende terreni (inquinati) ed il Comune di Massa Marittima compra
[] Fanghi arsenico e vecchi progetti
[] Pianura di Scarlino: i dati delle indagini svolte dall'universita' di Siena
Aggiornamenti:
[] ENIrisorse e POLYTECKNE - Conferenza Stampa 10 aprile 2003
[] Presentazione piano regionale di Bonifica
[] Mp3 dell'intervento dell'assessore Franci
[] Avvenuta consegna documenti inquinamento falde idriche della maremma
[] Mp3 Risposte tecnici di Geoscienze S.r.l. - prima parte
[] Mp3 Risposte tecnici di Geoscienze S.r.l. - seconda parte
[] Intervengono anche i comitati della Val d'Elsa
[] Relazione del prof. Tiezzi sulla Piana di Scarlino
[] Le indagini della magistratura
[]pdf con il Dossier/inchiesta di IMC-Toscana
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