Verona Caput Fasci

01/06/2009 22:30
01/06/2009 23:00
Europe/Rome

Iniziativa inserita nell'ambito del Tavolo LBGTIQ
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Video integrale dello spettacolo al festival sociale delle culture antifasciste di bologna ed. 2009

1995: il 14 luglio del 1995 il Consiglio Comunale di Verona, approva la mozione che rigetta la Risoluzione di Strasburgo dichiarando l’omosessualità “contro natura”.

Questo dopo un dibattito durato mesi nel corso del quale, dai banchi del governo cittadino di destra, emerge in tutta la sua violenza un’ideologia che afferma concetti quali:
“Abbiamo parlato del lavoro femminile, questa pseudo emancipazione… questa emancipazione femminile non si poteva fare in qualche altro modo; non è forse meglio che la donna ritorni a quella che è la sua vocazione naturale, che è quella di tutti gli animali…”
“… l’aborto come metodo anticoncezionale… perché tu hai aperto le gambe e non ci hai pensato in quel momento in cui lo fai… hai fatto quella scelta volutamente…” (Bottoli – A.N.)

Oppure:

I diritti delle persone omosessuali non hanno cittadinanza in una società civile” (Galli-Righi – A.N.)

I gay se vogliono dei diritti devono cedere i loro attributi alla chirurgia per la tranquillità di tutti… bisogna farli capponi…” (Bertozzo – Lega Nord).

Cogliendo la gravità del fatto che sanciva un pesante risultato, ottenuto in sinergia tra destre e integralismo cattolico, sette attivisti/e del Circolo Pink escono dal “palazzo” sgomberato dai vigili e decidono che non si può aspettare a fare qualcosa, capiscono che non ci sono diritti per chi non li rivendica in prima persona, decidono di farlo con i propri corpi. Aspettano il verde e poi si sdraiano sulle strisce pedonali: a mala pena in 7 riescono a coprire tutta la strada.
Dopo 5 minuti arrivano 5 macchine dei carabinieri e senza nemmeno chiedere di alzarsi li caricano a bordo e li portano in caserma. Dopo un lungo fermo vengono rilasciati con una denuncia per blocco del traffico (reato oggi depenalizzato ma per il quale all’epoca era prevista la detenzione da 2 a 6 anni).

Si costituisce il Comitato Alziamo la testa che organizza il 30 settembre 1995 l’omonima manifestazione che portò a Verona 5000 persone e con la quale il movimento glbt cerca di lanciare un campanello d’allarme su come la città veneta svolga il ruolo di laboratorio della futura destra di governo del paese.
Nel 1998 i/le 7 vengono processati e assolti perché il fatto non sussiste.

2008: Il “virus veronese” percorre l’Italia e a Verona, il 1^ maggio, un gruppo di fascisti uccide Nicola. Segni particolari della vittima: capelli lunghi.

***

Il 19 giugno 2008 la vicenda veronese del 1995 diviene spettacolo teatrale messo in scena all’Università la Sapienza, nell’ambito di una giornata dal titolo “Anomalia Sapienza - la verità non si arresta”, dopo che nell’università romana un gruppo di picchiatori fascisti ha compiuto un raid contro studenti di sinistra.
Elena Vanni ed Elio Germano presentano “Verona caput fasci”: un modo per ritrovare “le radici del male” e per dire che “alzare la testa” e resistere si può.
Verrà rivissuto il clima veronese di quel consiglio comunale per denunciarne le similitudini con quanto sta avvenendo in tutto il paese.
Lo spettacolo sarà riproposto in altre città.

Se quella mozione fascista è ancora in vigore a Verona, se Ratzinger e Berlusconi insieme studiano nuove strategie, la verità e la resistenza non si arrestano e quattro dei/delle sette fermati/e del 1995 sono stati/e nuovamente fermati/e lo scorso 7 giugno in Piazza San Pietro dove, durante il Pride di Roma, il Coordinamento Facciamo Breccia ha denunciato, con una simbolica occupazione, l’alleanza clerico-fascista che aveva negato l’uso di Piazza San Giovanni che, lo scorso anno, aveva visto un Pride di un milione di persone fare scomparire il “loro” Family Day.

E ora, come allora, una cortina di silenzio cerca di imbavagliare la resistenza che, caparbiamente, continua – e continuerà - ad alzare la testa.

Il Comitato Alziamo la Testa
che continua a r(esistere)

Altre informazioni
Verona caput fasci su Liberazione del 21 giugno 2008