Il progetto degli Archivi della Resistenza, tra ricerca e militanza antifascista

29/05/2009 18:00
29/05/2009 19:00
Europe/Rome

Il progetto degli Archivi della Resistenza, tra ricerca e militanza antifascista
+ proiezione del film- intervista “Fino al cuore della rivolta. Breve storia del partigiano «Carlin»

L’associazione “Archivi della Resistenza- Circolo Edoardo Bassignani” è un collettivo formato da giovani intellettuali che dal 2004 lavorano nell’ambito della ricostruzione delle pagine più significative della Lotta di Liberazione nelle province di Massa Carrara e La Spezia, in quella zona che durante il periodo bellico veniva identificata come Linea Gotica Occidentale. Le modalità di lavoro dell’associazione prevedono, partendo dalla ricerca scientifica sul materiale documentario, la raccolta e la valorizzazione, in varie forme, del patrimonio orale locale, attraverso la registrazione su supporto audiovisivo delle testimonianze dei protagonisti della Resistenza. Intervistando partigiani, staffette ma anche semplici testimoni (come coloro che al tempo erano bambini), ci proponiamo di documentare, al di là di quelli che sono i ricordi della cosiddetta “Resistenza istituzionalizzata”, l’esperienza dei tanti che negli anni successivi non hanno avuto voce. L’intento è appunto quello di togliere dal silenzio tutti, e soprattutto tutte, coloro che con il loro prezioso contributo hanno reso la Lotta di Liberazione un movimento di ampia partecipazione popolare. Attraverso l’intervista possiamo ascoltare quelle microstorie che sono tessere imprescindibili alla comprensione dell’ampio mosaico della storia sociale e politica del nostro paese. Questa prospettiva di una storia dal basso ha evidenti implicazioni politiche e intende ribadire la spiccata connotazione popolare e non egemone del fenomeno resistenziale.

La ricerca sul campo, che si è articolata in varie campagne di interviste, ha prodotto un archivio audiovisivo di alcune centinaia di con interviste a decine di testimoni, film-intervista. Mostre, installazioni video e trasmisisoni radiofoniche.

Un altro ambito in cui vengono impiegate le energie del collettivo è la realizzazione del festival della Resistenza “Fino al cuore della rivolta” che si tiene a Fosdinovo (MS) ad aprile e ad agosto nel Museo Audiovisivo della Resistenza, che prevede incontri e dibattiti e spettacoli di musica, teatro, poesia. Quest’anno il festival è giunto alla sua quinta edizione

Oltre all’illustrazione del progetto dell’associazione, come esempio del lavoro svolto verrà proiettato il film-intervista Fino al cuore della rivolta. Breve storia del partigiano «Carlin», regia di Andrea Castagna, interviste e sceneggiatura AdR.

Interverranno Alessio Giannanti, Simona Mussini e Luca Madrignani
Atre info http://www.archividellaresistenza.it/cms/index.php?option=com_content&ta...

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FINO AL CUORE DELLA RIVOLTA. BREVE STORIA DEL PARTIGIANO CARLIN
Regia e montaggio di Andrea Castagna, interviste e sceneggiatura a cura di Archivi della Resistenza. 18 min.

L’intensa vita e la tragica morte di un partigiano ucciso il 21 aprile del 1945, a poche ore dalla liberazione definitiva dall’occupazione nazifascista e da un ventennio di regime. La storia Nello Masetti, il partigiano Carlin, capace di attaccare in solitaria squadre di soldati tedeschi, di intraprendere azioni tra le fila nemiche, di travestirsi da tedesco per stare in mezzo ai tedeschi, raccontata dalle sei persone che meglio lo hanno conosciuto: la sorella Elia, il cognato Renato, il comandante Lido, i vicini ed amici d’infanzia Bruno, Turiddo e Nella parlano di come un ragazzo di vent’anni diventa protagonista della storia suo malgrado. I racconti partono dall’infanzia di Nello, figlio di una terra mai conquistata dal regime e che lo trasformerà nel “ribelle Carlin” (“non si improvvisa un ribelle, non si improvvisa mai, c’è dietro una radice che lo genera” sono le parole del comandante Lido) e terminano nella disperata ricerca del corpo ormai privo di vita di Nello, portato via nell’anonimato dagli stessi americani che Carlin stava guidando sul territorio, per liberarlo dalla presenza del nemico. Il tutto si intreccia con le otto fotografie del funerale del 5 maggio 1945: centinaia di persone trasportano la bara di Carlin e di altri tre partigiani verso il cimitero di Sarzanello; i partigiani, i civili e i musicisti della banda sono mescolati tra loro; sullo sfondo le colline della bassa Lunigiana teatro della lotta partigiana. L’amalgama tra ricordo e frammenti d’immagine va a ricomporre la storia di un uomo, un partigiano, divenuto simbolo e storia per un’intera popolazione. La colonna sonora è tratta da “54” degli Yo Yo Mundi