il babau è un mostro bianco per chi di vivere è ormai stanco il babau è un mostro nero finisci dritto al cimitero il babau è tutto rosso corri corri a più non posso il babau è tutto giallo tocca pure al maresciallo il babau è anche blu occhio il prossimo sei tu il babau è di tutti i color se lo incontri sicuro muori
 

Un babau-drago per le vie di Firenze

Pubblicato il 06.04.2009 in babau, home page, iniziative || Nessun Commento

Sabato 4 aprile, al corteo contro il nuovo piano strutturale e in difesa del nEXt-Emerson, un Babau-drago si aggirava minaccioso per le vie di Firenze…

La propensione allo stupro

Pubblicato il 01.04.2009 in home page, lessico || 1 Commento

di Giuseppe Faso

Vi segnaliamo un intervento di Luca Ricolfi, sulla Stampa del 21 febbraio. Lo riproduciamo in appendice, limitandoci qui a indicarne alcuni passaggi particolarmente arditi.

1.Si noterà come Ricolfi, così attento alle mille variabili quando si trattava di studiare il comportamento degli adolescenti a Torino negli anni ’80, o i comportamenti elettorali più di recente, per “spiegare” all’inclito e colto pubblico della Stampa  l’andamento della criminalità si limita a una spiegazione monocausale: nel 2007 le persone liberate con l’indulto devono essersi macchiate di ogni sorta di reato, e nel 2008, essendo costoro stati “riacciuffati” dalla polizia, i reati sono di nuovo in calo.  Che l’aumento e poi la diminuzione degli omicidi o delle truffe telematiche vadano spiegati in questo modo ci sembra il segno di un accecamento ideologico di rara gravità. Tale è lo stile argomentativo dell’articolo di Ricolfi.

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Roma: “La paura è una marea torna indietro a chi la crea”

Pubblicato il 18.03.2009 in home page, iniziative || Nessun Commento




Roma
20 Marzo 2009
Ore 16.30 presso l’ex Volturno
Via Volturno
INDIPENDENCE DAYS – 18, 19, 20 e 21 Marzo 09

“La paura è una marea torna indietro a chi la crea”

Governo della crisi e politiche autoritarie: pratiche di cospirazione e attivazione dal basso

Le trasformazioni del sistema produttivo, il ridimensionamento e la chiusura di grandi imprese transnazionali, le privatizzazioni dei beni e dei servizi pubblici, l’implosione del mercato bancario e finanziario investono i 4 angoli del pianeta e stanno, da anni, nutrendo questo processo di crisi economica globale. Che il modello neoliberista fosse infatti destinato a esplodere era già chiaro dopo il crack in Argentina, come dopo la riapertura della guerra infinita per il petrolio in Medio-oriente.

Questo processo di crisi economica ha già investito l’Europa, portando anche paesi di più recente arricchimento, come Islanda e Grecia, a dichiarare bancarotta, in un domino partito dal crollo dei colossi bancari multinazionali.
In Italia coinvolge già da anni decine di migliaia di persone, che stanno pagando caro e pagheranno per i prossimi anni, il prezzo della crisi.
Eppure, anche di fronte a questa crisi sistemica devastante, i governi globali e locali, con poche eccezioni, continuano a promuovere, con interventi di stato ad hoc, aiuti e sostegni alle imprese e ai grandi capitali,e falsi interventi di welfare, scaricando il prezzo della crisi sulle fasce più deboli della cittadinanza. Precarietà del posto di lavoro e dell’alloggio, disoccupazione, caro-vita, svendita dei beni collettivi mettono seriamente in discussione il nostro futuro.
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Babau in memoria di Dax

Pubblicato il 17.03.2009 in home page, iniziative || Nessun Commento

Sabato 15 marzo a Firenze, nel quartiere dei casermoni popolari, del cemento e della noia. Un po’ di foto dall’iniziativa contro la paura, contro il razzismo e il fascismo. Con Dax nel cuore e nella testa.

Firenze: stanchi di avere paura…

Pubblicato il 10.03.2009 in home page, iniziative || 1 Commento

stanchi di avere paura

Stanchi di avere paura
Torniamo per le strade con la testa e con i piedi

Le ossessive campagne sulla sicurezza, agitate da anni da destra e da sinistra, si nutrono di immagini stereotipate e demagogiche semplificazioni della realtà. Immigrati criminali, drogati, giovani facinorosi, clandestini da rimpatriare, ecc.. Se la paura non nasce spontanea occorre costruirla, organizzarla, suscitarla con ogni mezzo necessario a costo di rovesciare la realtà e le statistiche, a costo di nascondere o dissimulare i fatti scomodi.

[Firenze]

Giovedì 13 marzo
Chiostro di Piazza Brunelleschi – Facoltà di Lettere e Filosofia
“Corpi di sicurezza: violenza sui corpi e politiche securitarie”

ore 15.00 performance teatrale gruppo “TIde”
ore 16.00 incontro dibattito con attivist* di Facciamo Breccia, Azione Gay e Lesbica, Maschile Plurale, Libere tutte.

***

Sabato 15 Marzo
Alle Minime, nella piazza di fronte alle case popolari di Via Rocca Tedalda
15/03/09 – Via Rocca Tedalda
“La sola sicurezza è libertà e diritti per tutt*” In memoria di Dax

Dalle ore 11.30 Writing_HipHop_Bar in strada
ore 13.00 pranzo all’aperto
ore 16.00 concerto Hip Hop con Bassi Alti e BroinBlack
ore 18.00 incontro dibattito su “Politiche securitarie e nuove destre”

Lanzichenecchi

Pubblicato il 10.03.2009 in home page, lessico || Nessun Commento

Lanzichenecchi – 22 febbraio 2009
di Giuseppe Faso

Prologo

Nonostante le arie signorili e l’abito firmato (o proprio per questo, direbbe Proust, che di signorilità si intendeva), Corrado Augias è uno di bocca buona, e di maschio e rude parlare. Alcune sue prestazioni, in questo campo, sono memorabili, e in molti le proponiamo nelle analisi e nelle esercitazioni sulla performatività del razzismo perbene.

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piu’ cultura, meno paura

Pubblicato il 07.03.2009 in home page, iniziative || Nessun Commento

+cultura -paura
Scendi in piazza anche tu!
Maggiori informazioni le trovi qui

babau a milano per il cox 18 – 28/02/2009

Pubblicato il 02.03.2009 in home page, iniziative || Nessun Commento

Qualche foto dal corteo del 28/02/2008 a Milano – Il babau in piazza

Foto Street Carnival Firenze

Pubblicato il 01.03.2009 in home page, iniziative || Nessun Commento

Ecco alcune prime foto dello Street Carnival di Firenze (ne seguiranno altre…)

‘La paura è un reality show, lo vince sempre chi è al potere

Pubblicato il 26.02.2009 in home page, letture || 1 Commento

Un articolo di qualche mese fa piuttosto interessante che riassume alcuni concetti del libro Paura liquida, di Zygmunt Bauman.

Tratto dall’Unita’

Bauman : ‘La paura è un reality show, lo vince sempre chi è al potere’

Sabato, 27 settembre 2008

«Le nostre paure sono liquide, si attaccano e si staccano a seconda di chi le vende: politica ed economia». È Zygmunt Bauman che al World social summit spiega la paura. Viviamo in un realty ad eliminazione. Se perdi è colpa tua e paghi. È un racconto, una storia, un excursus. La paura che va e che viene. Che si compra e si vende. E coincide con la lotta millenaria fra libertà e sicurezza.

Il pendolo si sposta ora verso l’una ora verso l’altra, entrambe esigenze primarie dell’uomo. La storia, il racconto, lo fa Zygmunt Bauman, nella sua lectio magistralis al World social summit di Roma. «È la storia delle paure viste dall’Europa – dall’altra parte dell’Atlantico il punto di vista è diverso», sottolinea il sociologo.

È la lunga storia che va dalle paure sociali dei secoli scorsi, dalla lotta tra sicurezza e libertà, dunque, alle paure del XXI secolo per cui si accetta anche l’umiliazione, il liberticidio pur di avere quella fantomatica sicurezza.

«Fantomatica perché non risolve il problema. Le nostre paure, infatti, – dice Bauman – sono liquide, non sono descrivibili, si attaccano a tutto, si staccano da tutto, sono facilmente alimentabili, ma difficilmente descrivibili». Eppure eccola spiegata in pochi minuti l’incertezza del secolo.

«Quella che non è più umana e sociale ma animale e individuale e che viene proprio da quella libertà, o meglio liberismo. Quello che non ci da più reti, protezioni sociali o tutele. Dobbiamo accettare il rischio, la vita dipende da noi. O ce la facciamo, o siamo esclusi».

Ma la paura che questa responsabilità illimitata genera non dipende solo dalla possibilità di essere esclusi, ma soprattutto dalla «frustrazione di doverci dire che non abbiamo saputo cogliere appieno ciò che la vita ci ha offerto, di non essere stati abbastanza abili.

Questa nuova paura si chiama inadeguatezza – continua Bauman. Viene da tutti gli angoli della società. Potrebbe sparire la società per cui lavoriamo, potrebbero non servire più le nostre competenze».

Ecco che per Bauman ci troviamo «in un reality». «Potremmo essere buttati fuori come succede per la legge della sopravvivenza. La nostra paura quotidiana viene generata dalla domanda conseguente e la domanda è: A chi toccherà essere fuori la prossima volta? Chi dovrà confessare il perché non è stato in grado di sfruttare tutte le possibilità per vincere».

Insomma, continua Bauman – abbiamo sempre paura di non essere in linea con gli standard e di non meritare il nostro destino fino a dover ammettere che la colpa è solo nostra.

Ed è qui che il mercato e la politica ci comprano – suggerisce il sociologo. «La paura è un guadagno perenne per i politici che sembrano accollarsi il compito di porre rimedio alla paura. Stessa cosa vale per le società commerciali che ci offrono un’auto blindata o una casa – fortezza. Entrambi i poteri sarebbero riluttanti a risolvere le nostre paure perché ogni paura genera nuovo reddito.

Ora si cercano protezioni contro i clandestini – entra nel vivo dell’attualità Bauman – contro potenziali terroristi e gli attentati kamikaze. Far passare lo stato come quello che sa riconoscere un kamikaze è una grande opportunità per ristabilire la sua credibilità e ripristinare la disciplina.

Questo ci dimostra che la paura è un capitale», conclude il sociologo della Modernità liquida.

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