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« Sabato Ottobre 17, 2009 »
Sab
Start: 10:00
End: 13:00

L38 Squat vi invita

Mercoledì 14 Ottobre, CONTRO OGNI NOCIVITA'
dalle 20.00:
Cena, incontro, scambio e aggiornamenti
sulle lotte dal basso contro la devastazione ambientale.

A seguire: Racconti sull'esperienza di lotta e la repressione a Tarnac [Francia]
e distribuzione de "L'insurrezione che viene".

Spazio info/distro aperto a tutte/i

Contro l'inceneritore di Albano, per la chiusura della discarica di Roncigliano
CORTEO Sabato 17 Ottobre ore 10.00- Piazza Mazzini [Albano]

Start: 15:00
End: 18:12

SABATO 17 OTTOBRE ORE 15
presso il Presidio Permanente
Lavoratori della Scuola
via Ripamonti 85 Milano

INCONTRO PUBBLICO
CON GLI AVVOCATI DIFENSORI
DEI RIVOLTOSI DI VIA CORELLI DOPO LA  SENTENZA DEL PROCESSO

S'è chiuso martedì 13 ottobre, con la sentenza di primo grado, il processo ai ribelli di Corelli, arrestati la notte del 13 agosto dopo le proteste che fecero seguito all’entrata in vigore del pacchetto sicurezza.

A fronte delle pesanti richieste di condanna avanzate dal p.m. (per tutti/e pene dai due anni ai due anni e mezzo, con una sola assoluzione) il giudice, dopo ben sei udienze, ha deciso di suffragare la tesi della colpevolezza sostenuta dalla polizia e dalla croce rossa, condannando tutti/e, ma con pene di molto inferiori, che vanno dai sei ai nove mesi, senza in ogni caso concedere a nessuno la sospensione della pena.
Avrà inoltre seguito la vicenda “specifica” di Joy, emersa con nettezza durante il processo.
Da una parte è certo che verrà denunciata per calunnia nei confronti di Vittorio Addesso, l’ispettore-capo di polizia che ha esercitato violenze sessuali su di lei; dall’altra è altrettanto certa la denuncia di Joy nei confronti di Addesso. In altre parole: il processo Corelli continua.

In sintesi possiamo dire che l’esito del processo non fa che confermare il carattere “partigiano” della giustizia borghese, come sempre incapace di contraddire le scelte del potere politico e dei suoi apparati repressivi, decidendo quindi di colpire comunque, nonostante nel corso del processo siano emerse palesi contraddizioni nell’impianto accusatorio, sia in merito ai fatti accaduti, sia in merito all’identificazione dei presunti responsabili.

L’unico elemento politicamente positivo e significativo è stata la concessione a tutti/e delle attenuanti generiche, cosa che spiega il forte ridimensionamento dell’entità delle condanne rispetto alle richieste del p.m. In attesa che il giudice depositi le motivazioni della sentenza è lecito pensare che tali attenuanti siano esattamente legate al contesto in cui tali “reati” sarebbero avvenuti (la natura dei CIE e del loro funzionamento), riconoscendo implicitamente come il carattere politico che i detenuti, insieme con gli antirazzisti intervenuti a loro sostegno, hanno cercato di imprimere al processo, abbia comunque ottenuto un risultato importante, per quanto insoddisfacente di fronte alla repressione che, anche questa volta, l’ha fatta franca.

Resta il fatto che le lotte nei CIE continuano (e continueranno) come dimostrano gli scioperi proclamati nei CIE di Gradisca e Milano, proprio in solidarietà con gli immigrati processati oggi.
Resta quindi il fatto che è necessario e doveroso rilanciare l’impegno per la loro chiusura definitiva e, con essa, l’abbattimento definitivo di ogni legge razziale.

COMITATO ANTIRAZZISTA MILANESE

Start: 16:00
End: 19:00

 

Sabato 17 ottobre

dalle ore 16 alle 19

PRESIDIO MUSICALE

al carcere di Bergamo

via Daste Spalenga

(dalla parte opposta all'entrata)

 

la musica libera, ribelle e solidale

...occasionalmente spettacolare !

Alla consolle (d)J.Bonnot - MICROFONO APERTO !!!

Start: 20:00
End: 23:59

sabato 17 ottobre

 

dalle ore 20 presso

Cascina Torchiera senz'acqua

P.le Cimitero Maggiore - Milano

 

cena benefit per Radiocane  www.radiocane.info

costo 8/10 euri  menu umbro (anche vegetariano)

Start: 20:00
End: 23:59

Sabato 17 ottobre 09

Torre Maura Occupata
Via delle Averle 10
Bus 105 – 556 – 312 Trenino Roma Giardinetti

Dalle ore 20.00

Cena Vegan
e
presentazione di

NUNATAK
Rivista di storie, culture, lotte della montagna

Nunatak. Con questo nome, originario della lingua dei popoli nativi del
polo artico, sono denominate le formazioni rocciose che spuntano dalla
coltre ghiacciata della Groenlandia e del circolo polare artico. Si tratta
in effetti delle vette di alcune, le uniche al giorno d’oggi ancora
coperte dai ghiacci perenni, di quelle montagne su cui, all’epoca delle
glaciazioni, si rifugiarono embroniali forme viventi, che con il ritiro dei
ghiacci, ripopolarono di vita il pianeta. Dinnanzi al dilagare degli scempi
sociali ed ecologici prodotti dalla società della Merce e
dell’Autorità, le montagne della Terra tornano ad essere lo spazio della
resistenza e della libertà. Affinchè una vita meno alienata e meno
contaminata possa, giorno dopo giorno, scendere sempre più a valle.

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