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« Martedì Marzo 17, 2009 »
Mar
Start: 15:00
End: 23:00

Le mani moleste della Proprietà e del Controllo sono in grande attività:
Trasformano la salute in un affare per imprenditori. Ci raccontano che la migliore cura è l'espulsione. Cancellano l'edilizia popolare e trasformano in merce i bisogni. Negano i diritti, la solidarietà.
Per salvaguardare i loro loschi affari ingabbiano la cultura, cacciano le persone, cancellano la storia.
In città ridotte a macchine per fare soldi, vogliamo liberare spazi,luoghi in cui stare e tempi da attraversare.
Con la forza dei nostri desideri e con le armi della solidarietà vogliamo sconfiggere l'ossessione di controllo di chi nega il diritto all'esistenza e l'avidità di chi trasforma la conoscenza in un lusso.

Start: 17:00
End: 23:59

Cari compagni e compagne, parenti e amici
LA RETE CONTRO LA PRECARIETA'
organizza una serata di solidarietà per i compagni e la compagna arrestati nell'ambito dell'operazione tramonto per questo sabato 28 febbraio 2009.

UNITI NELLA SOLIDARIETA' DI CLASSE!
UNITI SI VINCE!!!

appuntamento alle ore 17 al
C.S.O.A. RDA MAY DAY
VIA DELLE PIANAZZE 29
AREA ENEL ZONA NORD
LA SPEZIA

Start: 18:00
End: 23:59

SABATO 28 FEBBRAIO, DALLE ORE 18 CORRENTE GIORNO, QUINDI VERSO IL CALAR DEL SOL, CI PRESENTERANNO IL LIBRO "A COME ANARCHIA" A CURA DEL GRUPPO ANARCHICO CAPITOLINO E. MALATESTA.
SEGUIRA' UNA CENA CERTA, E POI CANTI ANARCHICI FINO A NOTTE SFONDATA.
FALLO SAPERE

Scarica ill flyer

Start: 21:00
End: 23:59

1991-2009 18 anni navigati in mari ostili tracciando la rotta verso la libertà

Sabato 28 febbraio dalle 18 alle 02 giornata di festa e iniziativa a L38
Squat per i 18 anni di occupazione

Incontro aperto su Autogestione, DIY, autonomia cosa si è fatto, cosa si
può fare

Dalle 18 alle 21

L'occupazione di L38 squat compie 18 anni. In questo tempo hanno vissuto
qui per un periodo di mesi o di anni piu' di 50 persone e migliaia hanno
attaversato una o tantissime volte questo spazio.

In questi anni tante sono state le sperimentazioni sulla via
dell'autogestione, dell'autonomia, della costruzione di un'esistenza altra.

Start: 22:00
End: 23:59

Sabato 28 febbraio 2009
Benefit per gli arrestati e gli indagati dell'Operazione Ardesia (PISA)

dalle 22.00

D.D.I. (hc punk Pavia)
UMANA MISERIA (Pavia punx)
PANICO (post punk Torino)
LA CONGIURA (Rovereto hardcore)

Presentazione del libro "Make Music Not Money - Punk a Pavia 1990-2000"

A seguire Festa in Maschera - DJ SET Arottenbit + Hyena

DISTRO-BAR-CIBO VEGAN
lasciate i cani a casa

alla Villa vegan Occupata, via Litta Modignani 66 - MILANO Affori
bus 40-41 - FNM Affori
veganvilla@yahoo.it

Start: 13:00
End: 17:00

Se è vero che ogni crisi ha bisogno di un capro espiatorio, una figura verso cui veicolare la rabbia e la frustrazione della “gente comune”, ultimamente sembra che chi comanda abbia scelto per questo ruolo gli “immigrati”. Da un po’ di tempo a questa parte, infatti, su giornali e televisione, politicanti ed esperti dell’ultim’ora non fanno altro che parlare in tono minaccioso di criminalità, disoccupazione, crisi; contemporaneamente, sugli stessi mezzi di comunicazione, si sono intensificate le sparate sul tema dell’immigrazione e della clandestinità.
Questo subdolo abbinamento, evidentemente, è una tattica per manipolare l’opinione della gente spingendola al razzismo, alla xenofobia, alla violenza e ad atteggiamenti aggressivi verso lo “straniero”, mentre le strategie di repressione nei confronti dei migranti vengono spacciate per “inevitabili” e quindi giustificate.

Tra di esse, i Centri di Permanenza Temporanea (ultimamente ribattezzati CIE, centri di identificazione ed espulsione), le galere in cui vengono rinchiusi i migranti solo perché sprovvisti di documenti. Costruiti ad arte per essere meno visibili possibile e incredibilmente simili a dei lager, questi centri hanno arricchito le tasche di preti e di svariati enti “misericordiosi”, e continuano a costituire un inaccettabile strumento di controllo e repressione. Così, mentre per i soldi non ci sono barriere, a questi individui viene negata la possibilità di spostarsi da un paese all’altro e, nel frattempo, viene tolta loro anche la libertà, con periodi di reclusione sempre più lunghi.

Sappiamo che da giovedì 5 marzo 2009, i migranti rinchiusi nei CPT/CIE di Bari San Paolo e Palese hanno iniziato uno sciopero della fame per protestare contro l’allungamento dei termini di reclusione in questi centri da 2 a ben 6 mesi, previsto dal “Pacchetto Sicurezza” appena approvato dal governo. Nonostante la crisi, dunque, il governo sceglie di investire una barca di soldi per infierire sul nuovo nemico della “brava gente”, oggi i migranti domani chissà chi.
Il 14 marzo saremo sotto le mura del cpt di Bari S. Paolo
per portare solidarietà ai migranti reclusi in sciopero della fame.

Contro questi centri di detenzione che rappresentano l’ipocrisia dei poteri forti, responsabili di guerre, povertà e devastazioni ambientali.
Contro la repressione di cui sono vittime coloro che, proprio a causa di queste dinamiche, sono obbligati a scappare dalla loro terra alla ricerca di una vita più dignitosa.

SABATO 14 MARZO - dalle 13 alle 17
PRESIDIO DAVANTI AL CPT DI BARI SAN PAOLO - V.LE EUROPA
IN SOLIDARIETA’ AI MIGRANTI IN SCIOPERO DELLA FAME CONTRO IL DECRETO CHE ALLUNGA LA DURATA DI UNA RECLUSIONE GIA’ DI PER SE’ INSOPPORTABILE


COME ARRIVARE AL CPT DI BARI S.PAOLO (by google maps)

da brindisi / lecce: Prendi la SS16
Prendi l'uscita 5 verso Bari/Bari San Paolo
Entra in Viale Europa
Svolta leggermente a sinistra per rimanere su Viale Europa
Svolta a sinistra in Variante alla Strada Provinciale per l'Aeroporto
Prosegui su SP73/Viale Europa
Prosegui dritto per rimanere su SP73/Viale Europa
Svolta a destra in Viale Europa
Svolta a destra in Viale Europa La tua destinazione è sulla destra

da taranto:
Prendi su SS100 (indicazioni per Bari/SS100)
Entra nella SS16 attraverso lo svincolo per Foggia
Prendi l'uscita 5 verso Bari/Bari San Paolo
Entra in Viale Europa
Svolta leggermente a sinistra per rimanere su Viale Europa
Svolta a sinistra in Variante alla Strada Provinciale per l'Aeroporto
Prosegui su SP73/Viale Europa
Prosegui dritto per rimanere su SP73/Viale Europa.
Svolta a destra in Viale Europa
Svolta a destra in Viale Europa La tua destinazione è sulla destra

Start: 14:00
End: 17:00

IN MERITO AL PROCESSO AL COMPAGNO ARRESTATO IL 10 FEBBRAIO A LECCO
Gli ultimi esempi di repressione che si stanno vivendo a suon di denunce, fermi e arresti stanno a dimostrare come si voglia al momento troncare ogni radicalità di espressione ed ogni dissenso, soprattutto dove questo si presenta sotto forma di incontro fra il ribellismo sociale crescente e una progettualità della conflittualità messa in atto verso il sistema sociale. È proprio questo infatti che può rendere più incisive, e quindi più pericolose per lo stato, le lotte. L’aprirsi, il socializzare ed il condividere emozioni porta una varietà di individui ad intraprendere percorsi comuni, sviluppando quella progettualità che va ben oltre la semplice conflittualità quotidiana.
Dalla repressione avvenuta a Bergamo all’apertura della sede di forza nuova, a quella che ha colpito gli studenti delle università di Torino, Pisa, Padova e Milano, da quella contro gli operai di Pomigliano e della Innse, a quella avvenuta a Lecco per la contestazione alla giornata delle foibe, anche se situazioni diverse fra loro, sono solo gli ultimi esempi.
Il 10 febbraio 2009 a Lecco, come ogni anno, un gruppo di compagni ha deciso di contestare la trentina di persone, tra cui fascisti, istituzioni ecc, che svolgono una cerimonia in ricordo dei presunti “martiri” delle foibe.
Si era in pochi, per di più totalmente impreparati a qualsiasi tipo di scontro, e si era pensato di andare a contestare i fascisti e poi via, nel buio della notte. Arrivati in dieci, dopo aver intonato due cori siamo stati rincorsi, strattonati, scalciati dalla digos.
All’angolo più avanti si trovava persino un gruppetto di celere pronta a chiudere la fuga. Quattro di noi sono stati presi, tre trattenuti fino alla sera in stato di fermo, il quarto compagno è stato tratto in arresto e sta subendo un processo per direttissima in merito ai reati di lesioni e violenza a pubblico ufficiale.
Arrivati ormai alla terza udienza, lo schema costruito ad arte è chiaro a tutti. Fin da subito si è palesata la totale connivenza tra giudice e pubblico ministero. Trattandosi anche di una piccola città, questo risulta ancor più facile, perché non sussiste neanche la necessità di dare una parvenza reale al processo. Sebbene inoltre questo processo avrebbe dovuto riguardare esclusivamente i reati di resistenza e lesioni per il compagno tratto in arresto, l’accusa ha fin dall’inizio allargato il campo a tutto quello che è stato fatto a Lecco negli ultimi mesi, comunicando in aula tutte le notizie di reato arrivate al tribunale di Lecco in merito ai compagni. Grazie a questo siamo venuti a sapere che la procura ha avviato parecchi procedimenti a nostro carico, in occasione di ogni uscita pubblica. Oltre al fatto che da giugno ad adesso siamo stati denunciati in più circostanze, c’è anche da far notare che i capi di imputazione sono sempre numerosi anche se leggeri, e le informazioni dei fascicoli che il PM ha presentato si denota una schematizzazione delle procedure, con la divisione delle persone coinvolte in capi , capetti eccetera.
D’altra parte procura, forze dell’ordine e politicanti vari non possono che pensare in maniera gerarchica e autoritaria! In questa società sono proprio queste figure che inculcano tali istanze!
Durante le udienze sono già stati sentiti i testimoni dell’accusa (sei agenti digos tra cui il “caduto”), è stato fatto il riesame all’imputato e sono stati interrogati alcuni testimoni della difesa. Questi ultimi non sono nient’altro che alcuni dei compagni che hanno partecipato a questa contestazione, il che comporta automaticamente un prossimo sicuro procedimento penale nei loro confronti. Tutti i testimoni hanno infatti rivendicato a testa alta l’essere scesi nelle strade non accettando l’agibilità politica data ai fascisti.
Per quanto riguarda gli agenti digos, questi hanno ricostruito la vicenda alla perfezione, tentando di spostare tutti gli eventi inventati al di fuori dal campo visivo di una telecamera comunale posizionata in zona.
Infatti, la montatura giudiziaria iniziale consisteva nel dichiarare che sotto alcuni portici era stato posizionato un cordone di digos e polizia in divisa, e che gli scontri e le lesioni si erano verificate con lo sfondamento di questo. In seguito però, venuti a conoscenza dell’esistenza di un filmato della telecamera posta sotto tale porticato, che dimostrava l’inesistenza del cordone e il fatto che la violenza messa in campo era solo quella della polizia in borghese, i servi del potere hanno dovuto reinventarsi una
versione diversa.
Per quanto riguarda il processo in sé, alla difesa è stato praticamente impossibile controinterrogare i vari testimoni, per le continue interruzioni del pm e per il totale asservimento del giudice alle sue istanze. Se infatti da parte dell’accusa era possibile chiedere qualsiasi cosa ai testimoni, perfino arrivando a riconoscimenti in aula di alcuni ragazzi presenti quella sera, alla difesa venivano impedite con ogni sorta di pretesto tutte le domande.
Questo rappresenta pienamente il nostro pensiero su carceri e tribunali, che sono e saranno sempre gli organi in mano allo stato per sterminare ogni sorta di lotta e dissenso.
Nelle varie udienze, la presenza al processo è stata importante. Già alla prima un centinaio di persone tra studenti, amici e compagni si sono mobilitate accorrendo al concentramento fuori e dentro le stanze del tribunale. La volontà della repressione di mettere in campo un processo politico all’autorganizzazione e alla conflittualità a Lecco ha trovato una risposta immediata.
Non hanno intimidito e mai ci riusciranno, perché “il nostro amore per la libertà è più forte di ogni autorità”, e perché mai e poi mai un tribunale potrà indurci alla resa.
LA LOTTA NON SI ARRESTA!
ASSEMBLEA PUBBLICA
Lunedì 16 marzo 2009 alle 20:30 al centro sociale di Germanedo (Lecco) per informare e discutere in merito all’arresto e alle denunce del 10 febbraio e alla repressione del dissenso a Lecco
Martedì 17 marzo alle ore 14:00 si svolgerà la prossima udienza, nella quale molto probabilmente verrà pronunciata la sentenza, invitiamo quindi tutti a partecipare.
ANARCHICHE E ANARCHICI

Start: 21:00
End: 23:59

MARTEDÌ 17 MARZO 2009 ore 21

al TELOS occupato - Via Milano 17 (ang. Via Varese) SARONNO

ASSEMBLEA  PUBBLICA CONTRO IL RAZZISMO  e CONTRO IL PACCHETTO SICUREZZA

con il COMITATO ANTIRAZZISTA MILANESE

e L’AMBULATORIO MEDICO POPOLARE di Milano

Il cosiddetto “pacchetto sicurezza” varato dal governo Berlusconi rappresenta un duro attacco alle condizioni di vita e di lavoro di tutti i migranti.
È l’ultimo passo di una politica contro i migranti fondata sul ricatto e sulla paura con l’obiettivo di costringerli a subire ogni forma di sfruttamento.

Start: 22:00
End: 23:59

17 Marzo 2009
a le "Encombrantes", casa occupata a Marsiglia dallo scorso novembre ed
ora sotto sgombero,
concerto con Death-Reign (Crust N' Roll - Grenoble), Human Compost
(crust-d-beat-punk - Besançon) e Bakterien Kavalcade (All Grrlz 4ox Punk
- Besançon)
A seguire dj e musica
Bar prix libre
342, Boulevard Sainte Marguerite
13009 Marseille France

Scarica il flyer

due righe sulla casa:
Villa borghese dell'inizio Novecento lasciata all'abbandono, "Les
Encombrants" è stata occupata lo scorso novembre. Da allora, diverse
attività si sono susseguite: lavori per rendere vivibile la casa,
concerti, proiezioni e film, feste, cene e discussioni. Ed è proprio a
causa di un'assemblea organizzata per discutere come reagire alla
politica repressiva ("dall'antiterrorismo alla guerra sociale", il
titolo) che è stato chiesto lo sgombero; domani ci sarà il verdetto
ufficiale del processo, ma, in ogni caso, non ci manderanno via
facilmente!

La domenica continuano le cene e le proiezioni
Solidarietà a tutte le occupazioni, squat the world!

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