Caprotti sceglie i suoi eredi

Da:
"wallstreetitalia", 1 febbraio 2007

CAPROTTI
SCEGLIE I SUOI EREDI INDUSTRIALI -(di Camilla Conti)

Dopo i rumor di
vendita il patron della catena di supermercati Esselunga ha delegato
alcuni poteri ai suoi due vicepresidenti Paolo De Gennis e Giovanni
Maggioni. Che ora potranno anche sottoscrivere gli atti necessari
alle operazioni immobiliari.

MILANO
Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell’ autore e
non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street
Italia, che rimane autonoma e indipendente
.

(WSI)
– Il patron di Esselunga, Bernardo Caprotti, non finisce di
sorprendere. Dopo i rumor di vendita che ormai da due anni danno la
catena di supermercati come la più corteggiata del business
della grande distribuzione, l’imprenditore milanese sembra aver
deciso di scommettere sui top manager più fidati. Magari
abbandonando il progetto di cessione che, nonostante i ripetuti
contatti con colossi stranieri del calibro dell’americana Wal Mart
e dell’inglese Tesco, non è mai andato oltre le parole.

Fanno così immaginare un cambio di strategia i provvedimenti
varati dal consiglio di amministrazione di Esselunga del 12 dicembre:
Caprotti ha infatti deciso di avvalersi della possibilità  di
delegare alcuni poteri ai suoi due vicepresidenti Paolo De Gennis e
Giovanni Maggioni
che ora potranno anche sottoscrivere in nome e per
conto della società  tutti gli atti necessari per le operazioni
di natura immobiliare. Tali poteri, si legge nel verbale del cda,
comprenderebbero soprattutto «l’acquisto e la vendita di beni
immobili, la stipula di convenzioni urbanistiche o la costituzione di
diritti reali su beni immobili».

Del resto il tesoro in mattoni
(stimato attorno ai 600 milioni) è stato preventivamente messo
sotto chiave dallo stesso Caprotti nei mesi scorsi scorporando gli 84
supermercati di proprietà  in una nuova società 
denominata La Villata con sede a Milano e capitale sociale di 45
milioni. L’eredità  industriale dell’ultraottantenne
Caprotti potrebbe dunque essere lasciata ai manager più
fidati, De Gennis in primis, piuttosto che all’erede naturale –
ovvero il primogenito Giuseppe – allontanato dalla gestione operativa
dell’azienda per aver rivolto troppo le attenzioni all’e-commerce,
al biologico e alle tematiche filo ambientaliste
.

Una
riorganizzazione preventiva che, almeno per adesso, non prelude ad
una uscita di scena del patron che alla fine del 2006 non ha esitato
a investire 300mila euro per comprare due pagine pubblicitarie sui
quotidiani nazionali e rispondere per le rime alle Coop e al governo
sulla necessità  di mantenere in Italia il patrimonio
alimentare del gruppo di Pioltello
.

Sul fronte dei conti, intanto,
Esselunga si prepara a chiudere il 2006 con un bilancio record vicino
a 5 miliardi
dopo un già  ricco 2005 chiuso con un giro
d’affari di 4,3 miliardi (più 4,8% rispetto al 2004) e un
utile netto di 107,2 milioni grazie alla drastica cura dimagrante sul
fronte dei costi e dei prezzi di vendita. Nella sola giornata del 23
dicembre il gruppo milanese della grande distribuzione avrebbe messo
a segno un fatturato di 57 milioni di euro.

 

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Le liberalizzazioni del decreto Bersani e la GDO

Le
liberalizzazioni del decreto Bersani e la GDO

Noi ce ne occupiamo oggi
cercando di capire come la Grande Distribuzione verrà  colpita
(tendenzialmente in bene) dai provvedimenti del Decreto.

BENZINA. E’ sicuramente
l’aspetto più controverso. Bersani e i suoi hanno previsto sia
delle norme per una maggiore trasparenza sui prezzi, sia una vera e
propria apertura del mercato a favore dei retailer della GDO. Finora,
infatti, ci sono stati solo dei timidi approcci da parte dei
Protagonisti della grande distribuzione, sfavoriti dagli iter
normativi necessari. A titolo di esempio: Leclerc ci ha messo tre
anni ad aprire un distributore con la sua insegna presso il Centro
Commerciale di Gallicano (vicino Lucca). Fra un po’ il mercato
potrebbe apparire molto più vicino a quello transalpino. In
Francia, infatti, oltre il 55% della benzina viene venduto dai
distributori della GDO che in Italia sono solo 8 (suddivisi fra
Auchan, Leclerc e Conad) su oltre 22.000 complessivi. Ma di questo ne
avevamo già  parlato in un paio di occasioni. In ogni caso vi
segnalo questa intervista a Onder Vecchi, responsabile delle
partecipazioni commerciali di Coop Consumatori NordEst, che comincia
a fare un po di ipotesi sulle "iniziative commerciali" che
fra un po’ potremo vedere.

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Presentazione: City of Gods, il presente e il passato, ciò che è stato e ciò che sarà 

City of Gods siamo noi 9 febbraio 2007, ore 19 – via Morigi 8, Milano [Flyer_fronte] [Flyer_retro]
Tutta
la città  l’ha letto e molti ne hanno parlato. Ha intrigato quella parte
di Milano che produce tutti i giorni, per tutto il giorno, cultura,
informazioni, flussi di conoscenza e che resiste ai riflussi di
coscienza. Ha affascinato quella parte di Milano che ne ha compreso il
senso profondo. Che non è disposta a rassegnarsi. Che non vuole farsi
succhiare l’anima, farsi stressare i nervi, rovinarsi il fegato, il
cervello ed ogni sentimento. Il tutto rigorosamente al minor prezzo
possibile.

Milano è un Olimpo rovesciato dove chi crea sta in basso nascosto
sotto una fitta coltre di nuvole che lui stesso contribuisce a
generare, il più delle volte senza accorgersene
, altre volte ammaliato da luccichii di immaginari contraffatti e stereotipati falsamente carrieristi.

La realtà  è un’altra. Siamo noi gli dei della città !

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Wind: un po’ di numeri…del 2006

Wind sul proprio sito da’ ampio risalto ai propri risultati del 2006…

Noi stiamo con http://noesternalizzazionewind.blogspot.com

Ecco i dati forniti da Wind:

Utile di gruppo a 56 milioni di euro contro una perdita di 133 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente

Restituzione anticipata del debito per ulteriori 462 milioni di euro

Risultati al 30 settembre 2006

  • Ricavi
    totali nei primi nove mesi del 2006 pari a 3.697 milioni di euro, in
    crescita del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2005
  • Ricavi da servizi di telecomunicazioni in crescita del 6,2% a 3.572 milioni di euro
  • EBITDA
    nei nove mesi al 30 settembre 2006 pari a 1.269 milioni di euro, in
    crescita del 16,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso
  • Risultato
    operativo (EBIT) in forte progresso a 495 milioni di euro, +78%
    rispetto ai 277 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno
    precedente
  • Risultato ante imposte pari a 159 milioni di euro contro una perdita di 100 milioni dell’anno precedente
  • Risultato
    netto nei primi nove mesi del 2006 positivo per 56 milioni di euro
    contro una perdita di 133 milioni di euro registrata nei primi nove
    mesi del 2005
  • Nell’ultimo anno rimborsato anticipatamente circa 1 miliardo di euro di debito
  • 14,5 milioni di clienti nella telefonia mobile, +9% rispetto al 30 settembre 2005
  • ARPU della telefonia mobile in aumento per il secondo trimestre consecutivo a €19,7
  • Aumento clienti broadband a 711 mila, in crescita del 28% rispetto al 30 settembre 2005
  • Clienti sulla rete fissa in accesso diretto 773 mila, in crescita del 47% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
  • Terzo trimestre 2006, il migliore nella storia del gruppo




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Tfr: intervista a C….. della Cgil!

ntervista a L

Come
sta andando la campagna di informazione sui TFR?

Molto
bene abbiamo attivato tutte le nostre strutture territoriali, per
questo grande passo. I delegati sindacali stanno spiegando a tutti i
lavoratori coinvolti, nel corso di assemblee, i vantaggi della
destinazione dei loro TFR ai fondi pensione.

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