Precarifornia: se tu verrai a San Francisco

L’ultima tappa del giro di presentazioni della Mayday e dell’Intelligence Precaria sulla costa ovest americana è San Francisco. La città che con il resto della Bay Area (Berkeley e Oakland) fu uno degli epicentri della rivolta degli anni 60 è tuttora una delle capitali dei movimenti sociali e del radicalismo americani. Alcune similitudini con l’Europa sono ben visibili. Una rete di centri sociali, non occupati e sempre adibiti ad abitazione prima che a spazi per la comunità. Ma centri sociali. Un movimento di occupazioni di case. La tradizione di sinistra che qui resta forte. San Francisco è una città in cui il Partito Repubblicano potrebbe evitare di presentarsi alle elezioni e risparmiarsi l’umiliazione di percentuali da Udeur fuori da Ceppaloni, e in cui i giochi veri si fanno tutti all’interno del Partito Democratico.

Eppure questo non significa che le condizioni della città siano paragonabili a quello che accade in una città europea. La possibilità di trasformazioni radicali è ben lontana… anche se l’accesso alla sanità pubblica è più semplice e l’assegno di disoccuppazione è più alto della media nazionale, per esempio, la povertà estrema è incredibilmente diffusa. Non ci sono case per chi non ha i soldi per permettersele, e la popolazione di homeless è oggetto di repressione crescente. Una proposta del sindaco liberal Newson sarà sottoposta a referendum tra un mese, e se passasse vieterebbe di… sedersi per strada, con ovvie rieprcussioni sulla capacità della polizia di reprimere a sua discrezione chi sta per strada.

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Precarietà, condizione generalizzata

Liberazione – 10 ottobre 2010

Oggi la precarietà è sempre di più oggetto del dibattito politico e della rappresentazione mediatica. Non c’è programma di approfondimento della televisione in cui non si faccia riferimento alla problematica. La crisi economica e finanziaria globale, inoltre, accentuando il processo di precarizzazione, ha incrementato l’attenzione su questo fenomeno.

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Precarifornia: San Precario in Oregon

Due giorni in Oregon hanno proiettato San Precario in una dimensione completamente diversa da quella vissuta dalle nostre parti. Il far west è qui, e tutto è differente. Il giro della West Coast per presentare Mayday e Intelligence Precaria mi porta a Portland, vecchia città operaia ora de-industrializzata e impoverita. Portland è famosa per le rose e le birre ma anche, negli ultimi anni, per essere uno dei luoghi più “cool” della costa ovest, dove controculture, do-it-yourself ed ecologia fioriscono. Il mio Virgilio è Kevin Van Meter, attivista di Brooklyn trapiantato nei boschi dell’Oregon e non ancora del tutto adattato alla vita locale. Con il collettivo Teamwork ha appena pubblicato una bibbia dei movimenti radicali americani che hanno resistito alla bassa marea della fine del movimento noglobal: Uses of a Whirlwind. Dopo una notte di chiacchere – la prima volta per me in tre mesi passati negli Usa – valeva la pena di fare un’intervista a Kevin sullo stato dei movimenti: presto potrete leggerla su queste frequenze.

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La (Maria) Stella filanda

General Assembly of the Estates of Precarity

This is an invitation to the General Assembly of the Estates of Precarity, which will be held on 9-10 October 2010 in Milan, organized by the MayDay movement under the auspices of San Precario.

Two days of debate on generational unemployment, temporary work, migrant labor, job insecurity, gender discrimination and social
rights. We want to discuss strategies for a fall offensive against austerity in workplaces and urban spaces. We want to invent new ways of action against precarity to reclaim our future in Europe and beyond!

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