Rho, 19 maggio 2012. Nella catena dei subappalti per i lavori di rimozione delle interferenze nell’area Expo, cioè nel primo appalto dell’Esposizione Universale del 2015, vinto dalla CMC di Ravenna, per un valore complessivo di circa 65 milioni di euro, si trovano aziende condannate e indagate a vario titolo in inchieste della Magistratura, in cui figurano reati gravi quali corruzione e turbativa d’asta.