Primo Maggio giornata di lotta internazionale

Occupy Oakland: spring is coming

Il movi­mento sta­tu­ni­tense Occupy nono­stante la repres­sione poli­zie­sca e un natu­rale riflusso con­ti­nua nella sua ela­bo­ra­zione cri­tica della società attuale, dando vita a diverse ini­zia­tive pub­bli­che. A Oakland, il 2 novem­bre 2011 uno scio­pero gene­rale bloccò il porto e buona parte della città. Ora il movi­mento chiama alla pros­sima mobi­li­ta­zione: il Primo Mag­gio 2012. Ecco cosa scri­vono. Ci sem­bra cal­zante anche per la situa­zione ita­liana ed euro­pea. Ripren­diamo in mano il Primo Mag­gio, fac­cia­mone un’occasione di attacco ai nostri sfruttatori!

 

È di nuovo tempo di scio­pero gene­rale, in un’epoca di tagli allo stato sociale, di raz­zi­smo con­tro gli immi­grati e di enorme spe­cu­la­zione finan­zia­ria. Nel 2011 la per­cen­tuale di lavo­ra­tori sin­da­ca­liz­zati negli USA era appena dell’11,8%, non più di 14,8 milioni di per­sone. Ma gli sfrut­tati sono milioni: milioni e milioni di per­sone infatti in que­sto paese sono disoc­cu­pati o sotto occu­pati, sono immi­grati senza docu­menti, spesso sono lavo­ra­tori manuali. Ma ci sono anche coloro che lavo­rano da casa e che svol­gono un lavoro ripro­dut­tivo senza rice­vere nes­sun sala­rio. Ci sono gli stu­denti che sono oggi inde­bi­tati fino al collo e devono fare più lavori alla volta per pro­vare a pagarsi gli studi. Ci sono tutti coloro che sono rin­chiusi in galera. Nel dicem­bre 2011 il tasso di disoc­cu­pa­zione a Oakland era di circa il 15%, e men­tre in città le misure di auste­rity si fanno sem­pre più severe gli ultimi soldi pub­blici sono divo­rati dalla cor­ru­zione, dalla mili­ta­riz­za­zione esa­spe­rata che ha l’unico obiet­tivo di argi­nare il con­flitto sociale.

Dopo lo scio­pero gene­rale del 2 novem­bre 2011 quando bloc­cammo il porto e buona parte della città dob­biamo re-immaginarci uno scio­pero in una fase in cui la stra­grande mag­gio­ranza dei lavo­ra­tori non è iscritta a nes­sun sin­da­cato, dove gran parte di noi lotta per con­qui­stare il pri­vi­le­gio ad avere un lavoro prima ancora che per avere miglio­ra­menti delle con­di­zioni di lavoro. Dob­biamo por­tare la lotta nelle strade, fin sotto gli uffici del governo locale. Un nuovo tipo di scio­pero signi­fica tro­vare solu­zioni imme­diate per quelle comu­nità deva­state dai tagli alla spesa sociale e dal con­ti­nuo abuso delle auto­rità poli­zie­sche, una solu­zione che non Primo Mag­gio gior­nata di lotta inter­na­zio­nale sia solo il ricam­bio dei ver­tici poli­tici. Tutti noi dob­biamo impe­gnarsi a dare vita a un nuovo movi­mento Occupy par­tendo dalla con­sa­pe­vo­lezza che non solo dob­biamo tro­vare modi
per sod­di­sfare i nostri biso­gni al di là dello Stato, ma dob­biamo anche attac­care le isti­tu­zioni che ci costrin­gono a una vita di sfrut­ta­mento, inde­bi­ta­mento e povertà cre­scente. Se non pos­siamo vivere, non pos­siamo nem­meno lavorare.

Il Primo Mag­gio è la gior­nata inter­na­zio­nale dei lavo­ra­tori in onore dei mar­tiri di Hay­mar­ket del 1886 quando la poli­zia, difen­dendo come sem­pre gli inte­ressi dell’1% della popo­la­zione, ha attac­cato e mas­sa­crato i lavo­ra­tori manuali che scio­pe­ra­vano per recla­mare le otto ore di lavoro. Anche oggi, nono­stante quel che ci dicono i media, il con­flitto sociale è vivo e si dispiega quo­ti­dia­na­mente con­tro tutti i lavo­ra­tori, gli stu­denti, gli immi­grati, i disoc­cu­pati, i senza casa, le donne, i trans, i prigionieri.

Invece di cer­care se abbiamo qual­cosa in comune con i nostri padroni, è tempo di combatterli!

Il Primo Mag­gio 2012, in con­tem­po­ra­nea alle lotte di ogni altro angolo del mondo, fer­me­remo la cir­co­la­zione del capi­tale che arric­chi­sce ogni giorno di più le classi domi­nanti e impo­ve­ri­sce tutti gli altri. Non ci verrà con­cesso nulla se non quel che otter­remo con le nostre mani, riven­di­cando il diritto all’esistenza che con­ti­nua­mente pro­vano a sottrarci.

Rivolta per una vita degna di essere vis­suta! Sciopera/Blocca/Occupa!

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