Fridays For Future in piazza per il Global Strike

Bergamo – Il 24 settembre è il giorno dello sciopero mondiale per il clima, e anche a Bergamo ci sono state iniziative per partecipare a questa giornata mondiale. Il collettivo orobico dei Fridays For Future ha organizzato questo evento, a cui hanno partecipato diverse realtà e persone di ogni età, soprattutto studenti e studentesse.
In occasione di questa iniziativa internazionale il Fridays For Future di Bergamo ha organizzato un presidio, a cui hanno partecipato diverse persone, comitati e associazioni che sono impegnate a diversi livelli nel contrasto alla crisi climatica, a livello nazionale e sul territorio.

In piazza Vittorio Veneto, dalle 12:00, si sono riunite le numerose persone che hanno partecipato al presidio, portando vari contributi e interventi. Numerosi sono stati i temi affrontati nell’arco dell’iniziativa, a partire da quelle che sono le problematiche locali a livello ambientale. Bergamo si attesta come ogni anno in cima alla triste classifica delle città più inquinate, anche nel corso del 2020, nonostante il lockdown, le emissioni di pm10 sono state superate numerose volte nel corso dell’anno, e la qualità dell’aria è una delle peggiori in Italia, se non di tutta Europa. 

Il consumo di suolo non sembra arrestarsi: negli ultimi sette anni è scomparsa sotto il cemento una superfice grande quanto il comune di Bergamo. A subire questa devastazione è soprattutto la pianura bergamasca, che nella posizione strategica di passaggio delle merci tra Milano e Brescia, sta subendo un continuo arretrare del suolo agricolo in favore dei capannoni industriali e della grande distribuzione. Oltre alla Bre.Be.Mi., un’opera tristemente famosa per la sua inutilità, i costi esorbitanti e le speculazioni, avanza sempre di più il progetto dell’autostrada Bergamo – Treviglio, ennesima bretella che andrà a impattare ulteriormente sui territori già martoriati da asfalto e cemento.

Il Comune di Bergamo, nonostante abbia firmato la Dichiarazione per l’emergenza climatica, continua a vendere ai privati intere fette di città. Oltre al più noto scempio del parcheggio della Fara, l’amministrazione Gori ha concesso la realizzazione, per citarne solo due, di Chorus Life, un’opera mastodontica ed elitaria, decisa e progettata da Bosatelli, che vuole erigere a suo monumento personale; e la devastazione del Parco Ovest, che a causa di Ferretti casa verrà cementificato per la realizzazione di villette, parcheggi e centri commerciali.

Nell’ultimo anno abbiamo assistito, a livello globale, a una serie di inquietanti campanelli d’allarme che riguardano il clima sul nostro pianeta: tempeste, inondazioni, temperature altissime, incendi. La protesta dei Fridays For Future serve a ricordarci ancora una volta che il tempo per agire è poco, che tutti e tutte dobbiamo pretendere un radicale cambiamento di passo nelle politiche ecologiche da coloro che ci governano, e che riempirsi la bocca di slogan “green” non basta a fermare i cambiamenti climatici.

 

 

 

 

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