[#10Fornace] Switch the power – BDSM: un approccio queer-femminista – “Sadomaso Cocktail” con nita – Performance “In Sana” di e con Tiger Orchid

 

Giovedì 15 gennaio 2015 – dalle 21:30
SWITCH THE POWER
BDSM: Un approccio queer-femminista
SOS Fornace – Rho, via Moscova 5
#10Fornace

Temi come sessualità, potere, corpo e libertà non potevano non essere trattati nei festeggiamenti del 10° compleanno della Fornace!

SADOMASO COCKTAIL
Aperitico performat(t)ivo con
nita
Attivista e buffona queer

Ti eccita pensare di essere sculacciat@ o di sculacciare? Ti incuriosisce la parola sadomaso anche solo per il suo suono sinuoso? Vorresti essere una mosca per sbirciare nelle darkroom o da anni sei all’esplorazione della sessualità estrema?
Come e quando con i nostri desideri, nelle nostre pratiche di vita, nelle nostre battaglie collettive o quotidiane, attraversiamo il confine tra normalità e devianza, tra lecito e proibito, tra possibile e immaginifico?
Sadomaso Cocktail è un momento di confronto su sessualità, potere, corpo e libertà.
Un aperitivo a base di stuzzichini sadici, chiacchiere piccanti, assaggi masochisti, insalata russa di piaceri.
Si raccomanda di portare: fantasie perverse e voglia di giocare.

IN SANA
Performance BDSM di e con
TIGER ORCHID
Extreme body artist, fakir and BDSM performer

Tiger Orchid, al Secolo Noema Pasquali (Rieti, 10 Febbraio 1978) e’ un artista indipendente attiva da circa 12 anni in ambito internazionale, sin da bambina dimostra una naturale inclinazione alla ricerca. adolescente intraprende la carriera di piercer e, parallelamente, conduce studi umanistici che la portano a specializzarsi in Sociologia Visuale, Antropologia Visuale e Semiotica, mentre la passione per le letture filosofiche e la pratica dello Yoga la avvicinano alle filosofie orientali ed al Fachirismo, diventando la prima fachira italiana. Contemporaneamente non abbandona ma amplia il proprio spazio artistico dedicandosi a Sospensioni Body Art Estrema, Teatro Contemporaneo ed Arte Circense, sfruttando i differenti piani semiotici del processo comunicativo (dall’arte figurativa alla semiotica, alla narrativa).

“Relegare il BDSM ad un acronimo che riferisce ad un insieme di pratiche (relazionali e non ) basate sul principio di dominazione/sottomissione è un azione borghese, un termine che non mi piace usare – e che di solito definisco anacronistico – eppure credo che, in un certo immaginario collettivo, sia il solo termine che rimanda perfettamente alla manipolazione che la cultura dominante cerca di mettere in pratica rispetto a questa specifica sottocultura.
Invece io definisco l’universo feticista – passatemi il termine, ve ne prego – un mondo pieno di simbologie e ritualità, profondamente incentrato sulla cura, l’intimità e l’empatia.Un mondo che si basa sul riconoscimento di una sfera intima altamente erotica che esalta la sessualità ed il piacere in ogni forma possibile. Vi sono entrata riconoscendomi in esso come persona, non come una sfumatura di grigio, consapevole e senziente, libera di esprimere e vivere il mio corpo e la mia natura al di là dei giudizi.
Non porterò uno spettacolo che sia di opposizione o che voglia scioccare, porterò l’intensità calda di un corpo che ama esprimersi attraverso i codici che ha fatto propri, una narrazione che parli di cura ed attenzione.
‘occorre essere attenti per essere padroni di se stessi occorre essere attenti’ cantavano i CSI.

A seguire selecta musicale Riot Grrrl

SOS Fornace – Rho, via Moscova 5
#10Fornace


 

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