Oggi come ieri Rho ama la libertà

 

Domenica 24 aprile street jam in via Meda con musica, teatro e arte per la liberazione

Quest’anno festeggiamo il 25 aprile a Rho, prendendoci il parcheggio di via Meda e organizzando una street jam con musica, teatro e arte. Non certo una “celebrazione” – ancorché “autonoma” e lontana dalle sclerotizzazioni istituzionali – ma piuttosto un riannodare i fili, un tentativo di connettere un presente di lotta con la memoria e le esperienze di un territorio che ha saputo essere ed è – oggi come ieri – resistente. Perché la liberazione è pratica quotidiana.

Domenica 24 aprile 2016
Dalle 14:00 alle 20:00
Rho (MI) – Parcheggio di via Meda

1945 – 2016
OGGI COME IERI
Rho ama la libertà

Street jam antifascista e antirazzista
MUSICA + TEATRO + ARTE
PER LA LIBERAZIONE

On the mic:
Mr. Fuji
Senz
Bhaze
Bravo
Enjoy
Monkey
Text
+ friends + guests
(The mic is open: share it!)
Hosted by Kabo, DJ Wolf & DJ Krash

Interventi teatrali a cura del:
Laboratorio Teatrale della Fornace

In action:
Volkswriterz

Vuoi partecipare? Scrivici a sosfornace@inventati.org o contattaci attraverso la nostra pagina di Facebook o il nostro sito sosfornace.org.

*** In caso di maltempo ci spostiamo in Fornace (Rho, via Moscova 5) ***

*** Dopo la street jam in via Meda la giornata dedicata alle liberazioni e alle vecchie e nuove resistenze continua in Fornace dove va in scena lo spettacolo teatrale “Restiamo umani” dedicato a Vittorio Arrigoni e alla resistenza del popolo palestinese ***

—-

Il 25 Aprile è il giorno che simbolicamente rappresenta le energie, i sentimenti e le idee che hanno permesso la Liberazione del nostro paese dal nazi-fascismo, la data che ci serve per ricordare l’ esempio di migliaia di uomini e donne che hanno buttato il cuore aldilà di un ostacolo che sembrava insuperabile per creare una società nuova che non fosse la fotocopia dell’ Italia prima del fascismo. La carica di sensazioni e concetti che riempie questo giorno però sta faticando molto ad arrivare viva alle generazioni di oggi, a causa di decenni di lavoro delle parti politiche mirato a “disinnescare” la potenza rinnovatrice e rivoluzionaria che c’è nella Resistenza al fascismo. Da una parte, quella targata PD-Sel, il 25 aprile è diventato un giorno di commemorazione (quasi) religiosa, in cui si parla più di vittime che di vittorie, che ringrazia l’intervento di inglesi e americani come unica fonte seria del cambiamento in Italia, e che descrive tutte le correnti della Resistenza come aderenti al 100% al parlamentarismo e genericamente alla “democrazia” che fino ad oggi ci ha governato. Dall’altra parte la destra, sempre meno “di centro” e più estrema grazie all’ entrata in campo di Salvini & soci, fa quello che può per far apparire l’intera liberazione dal fascismo come una “normale” guerra civile in cui si sono scontrati due interessi di natura simile, che nelle intenzioni come nelle azioni non erano uno migliore dell’altro, bensì sullo stesso livello. Intanto, costoro usano lo stesso trucco che ha permesso al nazi-fascismo di portare morte nel mondo: il nazionalismo, l’identità nazionale e razziale, diretti contro i migranti che vengono mostrati come selvaggi violenti e moralmente cattivi. Una sensazione di paura e insicurezza che spinge le persone a rinunciare alla propria libertà per dare potere a un uomo forte (che una volta era Mussolini, oggi potrebbe essere Salvini o Renzi o Grillo) che dovrebbe salvarci dal “nemico”. Peccato che ogni volta nella Storia “il nemico” si dimostra essere il gruppo di potenti che ci governa, sia esso in buoni o cattivi rapporti col resto del mondo, e questa favola si dimostri una scusa per questi potenti per guadagnare sulla pelle del popolo verso cui hanno giurato fedeltà: da questa odiosa truffa nasce la Resistenza.
Noi pensiamo che l’ antifascismo sia un valore vivissimo e oggi debba essere un esempio per gli sfruttati di tutto il mondo. Quello che proponiamo è un 25 aprile vissuto in prima persona a Rho con energia e voglia di sconfiggere ciò che ci opprime oggi, un 25 aprile che guardi anche al futuro e non solo al passato, e nel dirlo ci rivolgiamo a chi oggi resiste, e quindi è partigiano: lavoratori precari e non, disoccupati, stranieri ricattati dal permesso di soggiorno, donne e persone gay o transessuali ricattate da tradizioni famigliari inutili. L’ oppressione e gli interessi dei potenti cambiano continuamente forma, ma sono tutt’ora al centro della società, quindi non ci resta altro che ribadire che la Resistenza non è finita, anzi va portata avanti tutti i giorni contro il fascismo, sia esso “in divisa militare” o “in doppiopetto”.

 

Articoli Correlati:

  1. Oggi come ieri – Street jam – Musica + Teatro + Arte per la Liberazione
  2. Milano non tollera fascismo e razzismo, nè oggi nè mai!
  3. Rho ama la libertà e ripudia razzismo e fascismo!