Case a Milano
Dopo gli eventi di Rozzano, si e' riaperto per l'ennesima volta il dibattito sul
degrado delle periferie milanesi e sul problema delle occupazioni abusive
delle case popolari. Tutto e' iniziato con una violenta campagna di stampa che tendeva a rappresentare Rozzano come un Bronx senza legge ed in mano alla malavita
per poi passare a reportages ed attacchi frontali all'abusivismo. Dopo l'attacco del vicesindaco De Corato contro i centri sociali ed i sindacati
inquilini ritenuti "fiancheggiatori" degli abusivi il dibattito si e'
spostato sul tema della riqualificazione e del risanamento delle immense
periferie milanesi [ 1 - 2 - 3 - 4 ]. Con il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica
tenutosi in Prefettura e le dichiarazioni bellicose di Albertini sono state
dettate le linee di una politica repressiva [ 1 - 2 - 3 - 4 ].
Il problema e' molto piu' complesso, ovviamente.
Milano e' la citta' in Italia con il piu' alto numero di alloggi di edilizia
popolare, circa 90.000 dei quali solo il 4,5% risulta occupato
abusivamente. Lo sviluppo dell'edilizia popolare, come spiega l'ex-sindaco
socialista Aniasi avvenne tra gli anni '60 e '70 sotto la spinta della
grande ondata migratoria diretta verso le fabbriche della citta'. Proprio
in quegli anni si svilluppo' un poderoso movimento per il diritto alla casa
che diede vita a grandi occupazioni di massa in Viale Tibaldi, in Via
MacMahon, in Viale Fulvio Testi, Gallaratese e cosi' via....
A quanto pare il problema dell'abusivismo (viste le percentuali
relativamente basse) pare proprio come uno specchietto per le allodole. Il
grande problema e' la politica della casa a Milano [ 1 - 2 - 3 ]. Per quanto riguarda poi le case popolari i problemi stanno, in primis, nell'incuria e nella mancanza di manutenzione. In secondo luogo nella sconsiderata idea di
sopprimere in alcuni quartieri le portinerie. Nella scelta politica di
creare dei veri e propri ghetti come a San Siro dove la composizione
fortemente squilibrata che verte su binomio anziani-immigrati porta allo
sviluppo di una drammatica "guerra tra poveri".
Molti sono i quartieri "a rischio" come Giambellino, Lorenteggio, Quarto
Oggiaro, San Siro, Ponte Lambro, Calvairate-Corvetto, Gratosoglio,
Stadera....Le modalita' d'occupazione sono molto diversificate. In certi quartieri
vige un vero e proprio racket a pagamento delle occupazioni. In altri
ancora il tutto avviene attraverso un semplice "passaparola" tra amici e
parenti. In altri ancora ci sono forti comitati per il diritto alla casa che portano avanti delle lotte [ 1 - 2 - 3 - 4 - 5 ]
Sito Unione Inquilini
Sito Sicet
Sito Sunia
Sito Aler Milano
Comunicato Aler sulle occupazioni
|